Fashion culture

Festival di Cannes 2022: day by day i look delle star che illuminano il red carpet

Festival di Cannes
25-05-2022
Come sempre, sul red carpet della storica kermesse abbiamo visto sfilare abiti da sogno. Serata dopo serata, ecco il nostro best of!
Festival di Cannes

Nel 2020 non se n’è fatto niente causa pandemia, nel 2021 l’appuntamento è stato spostato a luglio ma diciamolo: l’atmosfera aveva perso magia. Questo 2022 segna finalmente il grande ritorno del Festival di Cannes. In tutto il suo splendore, senza restrizioni né timori di sorta.

A proposito di splendore, se è vero che stiamo parlando di una kermesse fondamentale per il cinema internazionale, è pure vero che gli abiti indossati dalle star, per percorrere l’ambito red carpet e lasciarsi travolgere dalla pioggia di flash, puntualmente catalizzano l’attenzione. Sì, è anche un evento fashion. Imperdibile.

Eccoci qua, dunque, pronte a lasciarci incantare dagli outfit che contribuiranno a caratterizzare questa 75esima edizione. Mica tutti, intendiamoci. Perché ci sentiamo in diritto di vestire i panni di giudici (almeno quelli…). E questa è la nostra selezione dei look più belli, serata dopo serata.

La serata inaugurale

17 maggio, comincia il Festival di Cannes 2022. Sulla Croisette appaiono le prime stelle. Cominciamo dalla giuria: Jasmine Trinca, Rebecca Hall, Deepika Padukone, Noomi Rapace, Asghar Farhadi, Ladj Ly, Jeff Nichols e Joachim Trier. Presidente, Vincent Lindon.

Rebecca Hall si fa subito notare, col suo long dress rosso e fucsia firmato Gucci. Il color block, già potente di suo, è messo in risalto da linee vagamente retrò. Ottimo. Deepika Padukone punta sulle sue origini indiane per mostrare il lato più glam del sari; la creazione è firmata Sabyasachi. Jasmine Trinca è sempre stata un’anticonformista, la amiamo per questo. Non ci delude indossando un minimalista e candido abito Prada, ma occultandolo parzialmente con un blazer maschile poggiato sulle spalle. Faceva freschetto. Jasmine, sei una di noi.

Inossidabile emblema di coraggio ed energia positiva, Bebe Vio sfila con un abito Christian Dior in pizzo grigio, che le calza egregiamente. Anche perché ricorda un po' le armature dei cavalieri, pronti a combattere.

Di Dior è anche il vestito scelto da Valeria Golino, che presiede la giuria di Un Certain Regard: scollatura profondissima, maniche che accompagnano tutta la figura, sinuosi drappeggi. E poi quel blu così raffinato... Sì, sì e ancora sì. Eva Longoria è più consapevole che mai del proprio sex appeal nell’abito nero vedo-non-vedo in chiffon by Alberta Ferretti. Gira la testa.

Nero, ma di tutt’altro genere, l’abito Bottega Veneta in twill di Julianne Moore: austero ma non troppo, romantico ma non troppo, lucido ma non troppo. Insomma, equilibri perfetti. Come lei.

Nel partito del black troviamo anche Margherita Buy, in Giorgio Armani Privé: impossibile sbagliare. Katherine Langford gioca con gli effetti speciali: il long dress Prada, tempestato di paillettes argento, sembra avere linee ultra semplici. Poi si volta e voilà: una sorta di mega fiocco parte dal fondoschiena per poi sfociare in uno strascico.  

Promossa anche Bérénice Bejo, protagonista di Final Cut, che ha lasciato da parte le gonne per infilarsi in una morbida e luccicante tuta Valentino. Colore? Pink PP, of course.  Lo stesso scelto da Caro Daur, tra le influencer più amate dalla Gen Z: un total look Valentino composto da mini dress, pochette e sandali platform.

E ancora rosa per la creazione di Atelier Zuhra fieramente indossata da Farhana Bodi. Piume, strascico, maxi volumi: quando l’esagerazione è glam. Invece giallo, principesco, corpetto e gonna vaporosa, l’abito con cui è arrivata Lori Harvey. Firma: Alexandre Vauthier Couture.

La più audace di questa prima serata? Senza dubbio Didi Stone in Roberto Cavalli: un abito a sirena con corpetto metallico a maglia larghissima, arricchito da rose gold. Di tutt’altro genere, di un romanticismo contemporaneo la candida mise Kaviar Gauche per Emilia Schüle: gli shorts si fondono con una lunga gonna, il décolleté è sottolineato da un mega fiocco.

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Rebecca Hall in Gucci
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Deepika Padukone in Sabyasachi
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Jasmine Trinca in Prada
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Bebe Vio in Christian Dior
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Valeria Golino in Christian Dior
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Eva Longoria in Alberta Ferretti
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Julianne Moore in Bottega Veneta
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Margherita Buy in Giorgio Armani Privé
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Katherine Langford in Prada
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Bérénice Bejo in Valentino
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Caro Daur in Valentino
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Farhana Bodi in Atelier Zuhra
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Lori Harvey in Alexandre Vauthier Couture
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Didi Stone in Roberto Cavalli
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Emilia Schüle in Kaviar Gauche
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Il secondo red carpet

18 maggio, secondo giorno del Festival di Cannes 2022. Si entra nel vivo della kermesse, arriva Tom Cruise per presentare Top Gun-Maverick, sequel del cult targato 1986. È impeccabile nello smoking Giorgio Armani; il resto del cast lo affianca e quindi c’è pure lei: Jennifer Connelly, che per l’occasione ha scelto un abito argento firmato Louis Vuitton. Scultoreo.

Sul red carpet della pellicola in questione appare anche Elle Fanning, le forme perfette esaltate da un abito Giorgio Armani Privé senza spalline di un rosa tenue e delicatissimo: applausi, subito. La collega indiana Aishwarya Rai Bachchan sceglie invece Dolce&Gabbana, una cascata di fiori multicolor a ravvivare – decisamente – un vaporoso long dress nero.

Il mood floreale caratterizza anche l’abito indossato da Jessica Wang, design by Nicolas Jebran, mentre la supermodella Jasmine Tookes punta sul giallo abbagliante del maestoso abito firmato Tony Ward Couture.

C'è anche Leonie Hanne, tra le influencer più quotate del momento: la creazione di Nicole + Felicia pare avvolgerla in una nuvola rosa. Black&white, invece, per Josephine Skriver. Che percorre il red carpet con un abito Tony Ward Couture; sovrapposizioni, tanto tessuto, linee che s’inseguono ma il risultato convince.

Alberta Ferretti veste la youtuber Elisa Maino con un abito in stile odalisca, audace ma non troppo; Emilia Schüle gioca la carta Gucci e vince. Per lei, una gonna nera velo-e-pizzo, culotte in vista e un bianco top con maxi colletto.

Katherine Langford torna sul red carpet e si lascia sedurre anche lei dal Pink PP Valentino. Total look: abito, reggiseno a vista, collant coprenti e platform.

E poi Adriana Lima, grintosa dark lady all’ottavo mese di gravidanza. Cavalca la tendenza del cut out, l’abito nero di Balmain lascia abbondantemente scoperto il pancione e merita di essere promosso per l’audacia che fa rima con libertà.  

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Jennifer Connelly in Louis Vuitton e Tom Cruise in Giorgio Armani
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Elle Fanning in Giorgio Armani Privé
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Aishwarya Rai Bachchan in Dolce&Gabbana
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Jessica Wang in Nicolas Jebran
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Jasmine Tookes in Tony Ward Couture
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Leonie Hanne in Nicole + Felicia
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Josephine Skriver in Tony Ward Couture
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Elisa Maino in Alberta Ferretti
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Emilia Schüle in Gucci
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Katherine Langford in Valentino
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Adriana Lima in Balmain 
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La terza giornata

Tra le star più attese della terza giornata, lei: Julia Roberts, madrina del Trophée Chopard. Basta il suo sorriso per illuminare il red carpet, ma ovviamente la curiosità circa il look scelto c’è. Ed ecco che, tra un trionfo di abiti principeschi, gonne ampie, corpetti seducenti, elaboratissime decorazioni, Julia stupisce tutti. Total black Louis Vuitton, ma soprattutto stile mannish. Un felice incontro tra una jumpsuit e un frac, con tanto di revers lucidi e code posteriori. Divina.  

Il minimalismo è la scelta anche di Anne Hathaway, al Festival di Cannes 2022 per presentare il film Armageddon Time, di cui è protagonista con Jeremy Strong. Anne, però, opta per il bianco. Di Giorgio Armani. Un long dress dal taglio dritto, senza spalline, con un fiocco in corrispondenza della schiena che poi si apre in uno strascico. Julia o Anne? Difficile scegliere, l’eleganza giunge ai vertici. E l'impresa diventa ancora più ardua quando torna sulla Croisette Rebecca Hall, con un abito nero firmato Gucci, illuminato da strass e polvere di stelle. Lasciateci sognare in pace.

Alessandra Ambrosio percorre una strada diametralmente opposta, con una creazione Stephane Rolland Couture: candida e vaporosissima gonna, guanti da opera a loro volta bianchi e… E poi niente. Anzi, tanto. Due “pietre” di strass e paillettes a celarle il décolleté. Largo alla seduzione senza mezzi termini.

Effetto vedo-non-vedo anche per Leonie Hanne, che alza il tiro rispetto a ieri e sfoggia un abito realizzato con una fitta trama di perle. Designer: Valdrin Sahiti.

L’abito Sophie Couture scelto da Masoom Minawala, una cascata di fiori, lì per lì può sembrare eccessivo. Poi lo guardi bene, la guardi bene e cambi idea. Promosso. Stessa cosa dicasi per l’outfit di Cindy Bruna by Giambattista Valli Couture, strati su strati di tulle rosa assemblati con grande armonia. Certo, non il massimo della comodità. Ma tant’è.

Deepika Padukone va sul sicuro, con un vestito Louis Vuitton rosso dalla linea classica (ma comunque d’effetto); Nidhi Sunil invece osa con un look firmato Manish Malhotra – top e gonna finemente ricamata, sapienti combinazioni cromatiche – e fa bene.

Ancora nude look per Rose Bertram, a suo perfetto agio nell’abito di Hamda Al Fahim a maglia larga con generoso spacco laterale. Una tonalità di verde che si distingue tra i colori apparsi finora, e che ci piace.

A proposito di colori: è di un raffinatissimo baby blue l’abito Elie Saab Couture indossato da Nieves Alvarez, uno tra i più belli visti finora.

Aishwarya Rai Bachchan si è invece affidata a Garauv Gupta, probabilmente entrambi avevano voglia di scatenarsi. E ci sono riusciti.

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Julia Roberts in Louis Vuitton
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Anne Hathaway in Giorgio Armani Privé
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Rebecca Hall in Gucci
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Alessandra Ambrosio in Stephane Rolland Couture
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Leonie Hanne in Valdrin Sahiti
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Masoom Minawala in Sophie Couture
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Cindy Bruna in Giambattista Valli Couture
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Deepika Padukone in Louis Vuitton
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Nidhi Sunil in Manish Malhotra
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Rose Bertram in Hamda Al Fahim
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Aishwarya Rai Bachchan in Garauv Gupta
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Il 20 maggio

Protagonista del fantasy Three Thousand Years Of Longing, sulla Croisette arriva l’eterea Tilda Swinton. Sempre fedele a se stessa e al suo stile minimalista e ultra raffinato, sceglie un austero abito Chanel blu notte, a maniche lunghe, il cui unico vezzo – chiamiamolo così – è il colletto decorato con pietre dello stesso colore, ma in una gradazione più accesa e brillante.

Chanel anche per Marion Cotillard, ma di genere diametralmente opposto. Al Festival di Cannes 2022 per presentare il film Brother and sister, infrange i codici indossando gli shorts. Total look nero. Promossa, anche se i collant velati in tono non convincono del tutto.

Rossy de Palma si unisce al giù nutrito gruppo delle celebs innamorate del PP Pink Valentino e fa centro, Alessandra Ambrosio brilla nel suo abito argento by Alberta Ferretti e Leonie Hanne si scatena con una creazione Tony Ward Couture, body e gonna asimmetrica dalle generose… visioni.

Frida Aasen dice no alla scaramanzia con un luccicante long dress blu e viola firmato Alberta Ferretti e Juana Acosta in Giorgio Armani Privé ci conquista subito: mirabili intrecci di perline e paillettes fiammanti su uno sfondo nero e un’intrigante veletta a completare l’opera.

Poi ecco arrivare Beatrice Valli, moderna sirenetta secondo la creatività firmata Rami Kadi Couture: per noi è sì, anche per l’originalità. E Marta Lozano, nel vitaminico abito di Victoria dal lunghissimo strascico? Beh, a volte l’esagerazione diventa quel twist che conduce al traguardo.

Fiori e trasparenze, ma senza sfociare nell’eccesso, per Victoria Silvstedt in Saiid Kobeisy; il rosso declinato nella semplicità massima, eppure d’effetto, per Aamito Lagum in Saint Laurent.

Tra gli abiti più apprezzati di questa quarta giornata, quello indossato da Charlotte Casiraghi, sbarcata a Cannes con il compagno Dimitri Rassam. Di Chanel, naturalmente. Seta blu notte, linee semplici, scollo all’americana. Très chic.

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Tilda Swinton in Chanel
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Marion Cotillard in Chanel
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Rossy de Palma in Valentino
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Alessandra Ambrosio in Alberta Ferretti
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Leonie Hanne in Tony Ward Couture
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Frida Aasen in Alberta Ferretti
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Juana Acosta in Giorgio Armani Privé
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Beatrice Valli in Rami Kadi Couture
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Marta Lozano in Victoria
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Victoria Silvstedt in Saiid Kobeisy
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Aamito Lagum in Saint Laurent
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Charlotte Casiraghi in Chanel
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Il quinto giorno

Due le protagoniste, e per ragioni completamente diverse, del quinto red carpet del Festival di Cannes 2022: Carla Bruni e – di nuovo – Tilda Swinton. Coi suoi trascorsi di top model (ed erano le mitiche top degli anni ’80-’90) e di Première Dame, la Bruni non deve prendere lezioni di stile da nessuno. Può solo darle. Così, eccola in uno slip dress di Celine color glicine tempestato di paillettes. Da ammirare, punto.

Tilda Swinton si presenta con uno shirt dress bianco di Alaia, a metà tra una camicia maschile e un abito a sirena, che nessuna di noi (ammettiamolo) indosserebbe. E che però a lei sta bene. Aliena Tilda.

Delicato, romantico, non privo di un’impronta retrò l’abito Giambattista Valli scelto da Mireia Oriol: non può non piacere, non può. Idem per la fluttuante creazione firmata Maison Valentino con cui Leonie Hanne fa la sua quarta apparizione sul red carpet. Ancora glicine. Questo colore meriterebbe più attenzione.

Charlbi Dean Kriek è così semplice, impeccabile, così “pura” nell’abito Christian Dior Couture che stronca sul nascere qualsiasi eventuale critica; la modella e attivista polacca Anja Rubik è una – raffinata – voce fuori dal coro col suo smoking Saint Laurent (e i sandali rossi).

Ancora Celine per l’abito cut-out nero con cui sfila Lily Donaldson: intrigano la lavorazione a maglia e l’intreccio che movimenta la scollatura. Femme fatale ma non troppo, Salma Abu-Deif, con un affascinante black dress firmato Pinko. Profondo spacco su un lato, strascico sull’altro, sensuale scollatura a V e il gioco è fatto. Bene.

E bene anche per Toni Garm in Off-White: completo pantalone di un intenso color acquamarina, illuminato da piccoli strass con effetto degradè sulla giacca. Sotto, niente.  

Ora. Tilda Swinton non teme rivali né confronti, ha una cifra stilistica tutta sua; ma se c’è qualcuna che in questa 75esima edizione del Festival di Cannes può farle concorrenza, è Sira Pevida. Con una creazione Balenciaga total silver, apparentemente senza una forma precisa ma in realtà assai creativa.

Invece total black, minimalista e al contempo scenografico, l’abito con cui Larsen Thompson ha calcato il tappeto rosso: sì, anche questo merita.

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Carla Bruni in Celine
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Tilda Swinton in Alaia
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Mireia Oriol in Giambattista Valli
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Leonie Hanne in Valentino
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Charlbi Dean Kriek in Christian Dior Couture
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Anja Rubik in Saint Laurent
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Lily Donaldson in Celine
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Salma Abu-Deif in Pinko
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Toni Garrn in Off-White
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Sira Pevida in Balenciaga
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Larsen Thompson in Ashi Studio
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Il giro di boa

Sesta giornata, il Festival di Cannes 2022 è a metà strada. E non ci sono dubbi: lato fashion, la regina di questo 22 maggio è Sharon Stone. Che bypassa anagrafe, generazioni, tempo che scorre. Battuta facile, dire che ha fatto un patto col diavolo. Ma tant’è. Ancora una volta, è unica. Arriva sul red carpet - del film Les Amandiers di Valeria Bruni Tedeschi - con un vaporosa creazione Dolce&Gabbana, fantasie azzurre tipiche delle maioliche su sfondo bianco. Poi alcuni baldi giovani l’aiutano a compiere l’incanto, ergo a togliere la sopragonna ed ecco svelarsi un abito a sirena. Lei sorride. Lei sa.

Incantate anche dalla supermodella portoghese Sara Sampaio; vabbè, è di una bellezza abbagliante e può indossare qualunque cosa, ma per la Croisette ha scelto un abito nero by Pinko che ci fa sognare: gonna dai volumi maxi, trasparente e con orlo a volant, corpetto minimal e spalline sottili. Pochi ingredienti, grande risultato.

Tra gli abiti che abbiamo apprezzato di più, anche quello di Giulia Salemi – by Pamella Roland – e Raline Shah: quest’ultima si è affidata alla creatività di Michale Cinco, che ha sapientemente giocato con diverse gradazioni di verde creando anche un effetto 3D.

Dopo Marion Cotillard, anche Virginie Efira “osa” con gli shorts e anche lei conquista la promozione: sempre nero, ma la firma è di Saint Laurent. Alicia Vikander punta su Louis Vuitton e sull’effetto metallico: outfit indubbiamente grintoso, ma anche sensuale. Sulla stessa lunghezza d’onda Flora Coquerel, che per l’occasione si tramuta in una magnetica fanciulla… d’oro.

Zar Amir-Ebrahimi porta sul tappeto rosso un’ondata di allegria e originalità grazie all’abito multicolor by Chloé; Thassia Naves, come altre influencer avvistate sulla Croisette, sfila con una creazione Tony Ward Couture e mette tutte d’accordo.

Eva Herzigova e il long dress nero Saint Laurent, a collo alto, che le accompagna il corpo centimetro per centimetro: classico ma nemmeno tanto. Ma a parte ciò… Eva, classe 1973, è un incanto. Senza se e senza ma.

La Palma d’oro per l’audacia, l’anticonformismo, la personalità da vendere, almeno in questa giornata, va a lei: Isabelle Huppert. 69 anni di talento, in tutti i sensi. E un total look – mai così total – Balenciaga spiazzante. Ipnotico.

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Sharon Stone in Dolce&Gabbana
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Sara Sampaio in Pinko
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Giulia Salemi in Pamella Roland
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Raline Shah in Michale Cinco
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Virginie Efira in Saint Laurent
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Alicia Vikander in Louis Vuitton
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Flora Coquerel
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Zar Amir-Ebrahimi in Chloé
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Thassia Naves in Tony Ward Couture
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Eva Herzigova in Saint Laurent
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Isabelle Huppert in Balenciaga
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Il settimo giorno

Il rosso e il nero. Il nero dell’abito Valentino Haute Couture con cui Naomi Campbell fa la sua apparizione sul red carpet del film Decision to Leave. Scollatura profondissima: due strisce di tessuto che seguono un andamento strategico e arrivano fino al punto vita, per poi trovare un continuum in una maestosa gonna decorata con piume. Che dire? Naomi non si discute. E anche commentarla può suonare riduttivo. Naomi è Naomi, fate largo.

Il rosso - brillante -  della creazione Zuhair Murad con cui Sara Sampaio torna in scena. L’abito è senza spalline, caratterizzato da sinuosi drappeggi e uno spacco vertiginoso. Splendida.

Anche Lara Leito sceglie il rosso: l’abito, firmato Christophe Guillarmé, è principesco. Classico ma non scontato. E lei lo porta alla perfezione. Questa settima serata del Festival di Cannes 2022 è davvero all’insegna della raffinatezza. Un’altra conferma arriva da Denise Capezza in Giorgio Armani: il rosa del suo vestito diventa cangiante grazie all’argento, quasi impalpabile.

Tina Kunakey arriva con l’amato Vincent Cassel e un abito Valentino Couture, verde. Massima semplicità, massima classe. Vincent sceglie la stessa maison per il suo completo nero. Chloe Lecareux cavalca con successo la tendenza crochet puntando sul total white e sull’effetto sheer: la temperatura sale, ma sempre nel segno della grazia.

Tang Wei è quasi angelica nel suo abito Fendi, anche se il tocco di seduzione c’è e si nota subito; lì per lì ci sembra che Marina Ruy Barbosa si allinei nello stesso mood col pink dress di Giorgio Armani Privé, poi notiamo il platform, ma soprattutto i lunghi guanti in lattice ton sur ton e… Sì, questi “angeli” contemporanei – e fashion - stupiscono con dettagli speciali.

Effetto nude per Anja Rubik: qua però non si parla di trasparenze, bensì di colore. Quello del vestito firmato Saint Laurent. La rosa al centro non fa altro che esaltare la semplicità dell’opera. Una semplicità che, come spesso accade, si traduce in grande eleganza.

Nero&piume by Louis Vuitton per Deepika Padukone, nero liscio e lucido per l’abito Lanvin egregiamente indossato da Maggie Gyllenhaal. Eh sì: gran classe, in questo 23 maggio.  

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Naomi Campbell in Valentino
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Sara Sampaio in Zuhair Murad
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Lara Leito in Christophe Guillarmé
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Denise Capezza in Giorgio Armani
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Vincent Cassel e Tina Kunakey in Valentino Couture
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Tang Wei in Fendi
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Marina Ruy Barbosa in Giorgio Armani Privé
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Anja Rubik in Saint Laurent
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Deepika Padukone in Louis Vuitton
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Maggie Gyllenhaal in Lanvin
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L'ottavo red carpet

L’aspettavamo, è arrivata e non ci ha deluse. Anzi. Sulla Croisette per il film L'innocente di Louis Garrel e per partecipare alle celebrazioni per il 75esimo anniversario del Festival di Cannes, Bella Hadid sceglie un abito nero Versace vintage. Che seduce al primo sguardo. Lei, invece, abbaglia.

Presente all’appello anche un’altra supermodella che in fatto di stile sa lasciare il segno, e basti ricordare il look scelto per il Met Gala 2022: Cara Delevingne. Che per l’occasione indossa un abito a sua volta nero, firmato Balmain; grintoso, seducente, anche un po’ sfacciato. Proprio come Cara.

Paola Turani è radiosa nel vaporoso vestito rosa firmato Georges Chakra, Claire Holt in Genny se ne infischia delle scaramanzie e punta tutto sul viola. Un viola carico, brillante, reso tale anche dalla fitta trama di paillettes.

Rebecca Hall si conferma una delle meglio vestite di Cannes 2022 e per questo ottavo red carpet indossa una creazione Armani Privé verde bosco, finemente arricchita da ricami e perline.

Jeanne Cadieu porta sul tappeto rosso l’ironia (e l’autoironia), ergo un abito rosa Loewe col corpetto a forma di mega labbra. La Palma dell’originalità se la gioca con Bérénice Bejo in Alexis Mabille: tutina aderente di paillettes e sopragonna rosso in tulle. Un concetto simile, quello alla base del total red Ashi Studio per Izabel Goulart; lo stile, però, è completamente diverso. Più classico.

Ma questa è soprattutto la serata del nero; si celebra il Festival di Cannes, c’è qualcosa di solenne nell’aria. E nelle più diverse interpretazioni, il nero si rivela comunque infallibile. Lo dimostrano concretamente anche Madison Headrick, con l’abito cut out by Philosophy di Lorenzo Serafini; Letitia Wright in Fendi Couture e Agathe Rousselle in uno slip dress firmato Louis Vuitton.

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Bella Hadid in Versace vintage
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Cara Delevingne in Balmain
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Paola Turani in Georges Chakra
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Claire Holt in Genny
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Rebecca Hall in Giorgio Armani Privé
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Jeanne Cadieu in Loewe
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Bérénice Bejo in Alexis Mabille
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Izabel Goulart in Ashi Studio
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Madison Headrick in Philosophy di Lorenzo Serafini
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Letitia Wright in Fendi Couture
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Agathe Rousselle in Louis Vuitton
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Il 25 maggio

Il nono red carpet del Festival di Cannes 2022 è quello dell’attesissimo Elvis, biopic biopic su Elvis Presley per la regia Buz Lhurmann. Tra le celebs che sfilano, naturalmente c’è Kaia Gerber. Che è anche la compagna del protagonista del film, Austin Butler. Kaia sceglie il classico e la sobrietà, ovvero un long dress fiammante by Celine. Incantevole.

Arrivano, parecchio attesi anche loro, i Maneskin. Che hanno collaborato alla colonna sonora della pellicola, incidendo la loro versione di If I can dream. Per tutti loro, brillanti total look Gucci dalla chiara impronta anni Settanta. Victoria De Angelis, in particolare, sceglie un completo con pantaloni a zampa e blusa drappeggiata che sottolinea il punto vita.  

Elsa Hosk si unisce al già nutrito partito delle celebs innamorate del PP Pink Valentino, l’abito è dotato di una scollatura ardita ma, a parte ciò, ha una linea classica. Raffinata. Shakira opta per il nero, ergo un vestito Monot in perfetto stile Gilda; Georgina Rodríguez non si discosta molto da questo mood con il long dress firmato  Ali Karoui, in maglia metallica effetto silver.

Romantica e principesca la supermodella Winnie Harlow, che si affida al brand Off-White; esotica – piume, tagli strategici e trasparenze - Isabeli Fontana in Roberto Cavalli. Madalina Ghenea opta per il connubio body+tulle (tanto tulle) che caratterizza l’abito Tony Ward Couture, è fiera delle sue gambe e le mette in mostra il più possibile. Fa bene, dai.

L’abito super classico David Koma, indossato da Izabel Goulart, è arricchito da quel dettaglio che cambia le carte in tavola e appaga le fashioniste: guarda la scollatura.

Deepika Padukone evidentemente vuole alzare il tiro, e fa la sua apparizione con uno scenografico abito in Louis Vuitton dotato di maxi-maxi spalline e maniche in pelliccia. Può piacere o no, ma il suo ardire va premiato.

L’inconfondibile fantasia Missoni è sempre un jolly e Hana Cross lo sa bene, Candice Swanepoel si lascia sedurre dalle frange e sceglie Boss. Tra gli abiti più interessanti di questa serata, anche quello – cut out - di Cucculelli Shaheen portato sul tappeto rosso da Wallis Day: ricorda per certi versi l’usbergo. I versione ultra fashion, naturalmente.

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Kaia Gerber in Celine
Victoria De Angelis
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Victoria De Angelis in Gucci
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Elsa Hosk in Valentino
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Shakira in Monot
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Madalina Ghenea in Tony Ward Couture
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Izabel Goulart in David Koma
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Deepika Padukone in Louis Vuitton
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Hana Cross in Missoni
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 Candice Swanepoel in Boss
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Wallis Day in Cucculelli Shaheen
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La decima giornata

Il Festival di Cannes 2022 si avvia al termine. I titoli protagonisti di questa decima giornata sono Broker, Close e Bora Bora. Certo, il red carpet di Elvis è stato tra i più caldi, ma ciò non significa che l’ondata glamour si sia placata. Anzi. E lo dimostra subito Bella Hadid, facendo la sua apparizione con un candito abito cut-out Gucci vintage (leggi Tom Ford).

Cut out, ma decisamente più strong sotto ogni punto di vista, anche l’abito nero con strass indossato dalla supermodella Maria Borges. Invece Diane Leyre, Miss Francia 2022, sceglie uno stile diametralmente opposto. Ergo, principesco. Il vestito in tulle, di un rosa delicatissimo, è firmato Millia.

Bambi Northwood-Blyth sceglie Pinko e un long dress classico e chic, che le lascia una spalla scoperta; Mariasole Pollio brilla – assai - in Roberto Cavalli: il mood ci riporta, per certi versi, all’Antica Roma. Luce e riflessi anche per Magda Swider, l’argento diventa materia sontuosa con la creazione di Christophe Guillarmé. Tra i look più interessanti di questa serata, quello di Marina Foïs: il super classico pantalone nero con pinces è abbinato a un top scultoreo e rigido con maxi spalline, ricoperto da piccoli dischi argento. Louis Vuitton.

Elaborato e maestoso, l’abito nero Rami Kadi sfoggiato da Pritika Swarup si avvicina all’accesso – la trama di vistosi fiori, le trasparenze, la mega stola fissata ai gomiti – ma abilmente lo scansa. Piume e azzurro pastello sia per Susan Holmes McKagan che Leomie Anderson: niente male, anzi. Solo che ritrovarsi con abiti in qualche modo simili, su un red carpet, non è affatto un piacere.

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Bella Hadid in Gucci
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Maria Borges
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Diane Leyre in Millia
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Bambi Northwood-Blyth in Pinko
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Mariasole Pollio in Roberto Cavalli
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Magda Swider in Christophe Guillarmé
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Marina Foïs in Louis Vuitton
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Pritika Swarup in Rami Kadi
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Susan Holmes McKagan
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Festival di Cannes
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Il penultimo red carpet

Il penultimo red carpet del Festival di Cannes 2022, prima del gran finale, è quello del film Mother and Son. E le regine sono loro: Helen Mirren e Andie MacDowell. Capelli grigi, bellezza, classe, anche una buona dose di ironia. L’anagrafe ha un’importanza pari a zero. Sobrietà per la MacDowell, magnifica nell’abito Christian Dior Couture; una pioggia di lustrini e paillettes argento per la Mirren, che sceglie invece Dolce&Gabbana.

Bustino, vedo non vedo, guanti lunghi e stile retrò per il black dress di Louis Vuitton portato in scena da Gemma Chan; spacco vertiginoso e la carica energetica del giallo per Fernanda Motta in  Rami Kadi. Giallo – più acceso - anche per la supermodella Lais Ribeiro, che si lascia ammirare nell’abito in taffetà ricamato a mano by Honayda.  

Abili giochi di simmetrie e coperto/scoperto, nonché un’unica manica generosamente arricchita da rouches caratterizzano il total look Kaviar Gauche sfoggiato da Rebecca Mir; Gabi DeMartino gioca – anche lei – la carta delle trasparenze e lo stile di Roberto Cavalli.

Di un’eleganza quasi austera il total look nero scelto da Joanna Kulig: gonna a ruota in tulle e giacca a 3 bottoni con cinturino in vita. Dior. Un mood completamente diverso per Heart Evangelista, che sceglie un principesco abito turchese by Tony Ward Couture.

Sul tappeto rosso arriva anche Michelle Williams, in attesa del terzo figlio. E con il delicato abito floreale Chanel incassa una promozione piena.

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Andie MacDowell in Christian Dior Couture
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Helen Mirren in Dolce&Gabbana
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Gemma Chan in Louis Vuitton
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Fernanda Motta in Rami Kadi
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Lais Ribeiro in Honayda
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Rebecca Mir in Kaviar Gauche
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Gabi DeMartino in Roberto Cavalli
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Joanna Kulig in Dior
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Heart Evangelista in Tony Ward Couture
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Michelle Williams in Chanel
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Il gran finale

Festival di Cannes 2022: la Palma d’oroTriangle of Sadness di Ruben Ostlund, Premio della giuria a Le otto montagne – ex aequo con Eo di Jerzy Skolimowski – protagonisti i “nostri” Luca Marinelli e Alessandro Borghi. Ultimo red carpet di questa 75esima edizione, dunque. E i look per l’occasione non deludono. Madalina Ghenea si prende il compito di incrementare il livello di sensualità con un abito cut out firmato Tony Ward, Diane Kruger – accompagnata da Norman Reedus - cattura i flash fotografici con la creazione total silver di Ami Paris, segno particolare un fiocco maxi sulla parte posteriore.

Jasmine Trinca sceglie Prada e il tocco naif delle piume; la collega Alba Rohrwacher in Christian Dior Couture sposa la sua idea della prima serata, ovvero la giacca sulle spalle. Che aggiunge qualcosa in termini di contemporanea sciccheria, bisogna ammetterlo.

L’infallibile delicatezza dei pastelli per Aja Naomi King in Giorgio Armani Privé, linee dritte e una complessa quanto raffinata lavorazione a base di strass per Gemma Chan in Louis Vuitton. Ancora una volta fa centro Rebecca Hall: l’abito nero by Dior è una meraviglia e lei non ha sbagliato un colpo, è sempre stata tra le più raffinate sul quel tappeto rosso.

Nero anche per Isabeli Fontana in Philosophy di Lorenzo Serarfini: minimalista, e proprio per questo le due ali d’argento che si posano sul collo hanno un effetto calamita per gli sguardi. Invece candido l’abito di Adu Jani Sandeep Khosla scelto da Deepika Padukone: vistoso, sì, ma non privo di grazia. Anzi, ci piace.

Come ci piace l’outfit di Noomi Rapace: Moschino, e il velluto blu che non avevamo ancora visto in quest’edizione del Festival di Cannes. Fa sempre il suo effetto, sì. Rosso lurex, gonna mini ricamata e lungo strascico per l’abito Ashi Studio Couture su cui ha puntato Maria Borges. Anche qui, per noi è sì.  

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Madalina Ghenea in Tony Ward
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Diane Kruger in Ami Paris
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Jasmine Trinca in Prada
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Alba Rohrwacher in Christian Dior Couture
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Aja Naomi King in Giorgio Armani Privé
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Gemma Chan in Louis Vuitton
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Rebecca Hall in Dior
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Isabeli Fontana in Philosophy di Lorenzo Serarfini
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Deepika Padukone in Adu Jani Sandeep Khosla
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Noomi Rapace in Moschino
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Maria Borges in Ashi Studio Couture
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