Nell’antica Roma erano utilizzate dalle alte cariche politiche, dal XVI al XVIII secolo si sono diffuse come ciabatte da camera. Nell’Ottocento, eccole ai piedi di cortigiane e contadini. E poi, negli anni ‘60, hanno conquistato gli hippie. Ci riferiamo alle mules, conosciute anche come sabot.
C’è tuttavia una precisazione da fare: entrambe sono tipologie di scarpe che lasciano il tallone scoperto, ma il sabot ha sempre la punta chiusa. La mule, invece, può averla anche aperta.
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