Come si fa a definire le borse semplicemente degli accessori? Sono microcosmi da scoprire, rivelatori della personalità di chi la indossa. Custodi di segreti, amiche fedeli. A prescindere dalle misure, dalla propria borsa le donne riescono a tirar fuori di tutto. Ma questo è anche un elemento indispensabile dell’outfit, la ciliegina sulla torta. Che mondo, anzi che moda sarebbe senza le borse? Impossibile anche solo immaginarlo. Siamo certi che delle tue vai molto fiera, che abbinarle agli abiti e alle scarpe è per te una sorta di rito divertente e gratificante. Probabilmente, la tua collezione si arricchisce costantemente e ogni new entry ti dà grandi soddisfazioni. Ti senti molto ferrata sull’argomento? Allora mettiti alla prova: stiamo per svelarti 10 curiosità proprio sulle borse. Vediamo di quali eri già a conoscenza e quali invece ignoravi.
Una trovata degli uomini preistorici
Sì, le origini della borsa risalgono alla notte di tempi. Gli uomini preistorici avevano la necessità di portare con sé le armi e gli utensili in pietra, probabilmente si scervellarono ma alla fine giunsero a una soluzione: si resero conto, cioè, che piegando in determinati modi le pelli degli animali era possibile ottenere dei contenitori piuttosto resistenti. La prima testimonianza visiva risale invece all’antico Egitto; si tratta di geroglifici che mostrano figure maschili con dei borselli legati intorno alla vita, contenenti presumibilmente semi da piantare. Insomma, la borsa è stata inventata dall’uomo per l’uomo. Poi la donna se n’è… appropriata.
Le borse più costose al mondo
Fra le borse più care al mondo troviamo la Gadino di Hilde Palladino, in pelle bianca di coccodrillo con rifiniture di oro bianco e diamanti; la borsa patchwork di Louis Vuitton, ottenuta assemblando 15 iconici modelli della stessa casa di moda; Cleopatra di Lana Marks, di cui se ne produce un solo esemplare all’anno. Doveroso citare, naturalmente, anche le Birkin di Hermès. La fine del 2020, proprio a quest’ultimo proposito, coincide con un nuovo record: una versione nera, in pelle di coccodrillo, con dettagli in oro bianco e ulteriormente impreziosita da diamanti (10,7 carati) è stata venduta all’asta per 287.500 dollari, all’incirca 240.000 euro.
… e quelle più piccole
Nel 2019, in occasione della Paris Fashion Week, lo stilista Simon Porte Jacquemus ha ufficialmente presentato un nuovo modello di Le Chiquito, la borsa più piccola del mondo. Occupa il palmo di una mano, è lunga soltanto 5,2 cm. Per intenderci, una carta di credito risulta più ingombrante. Questa micro bag costa più di 400 euro. Le critiche non sono mancate, in Rete si sono moltiplicati i commenti ironici. Eppure molti appassionati l’hanno acquistata. Ci sono anche versioni leggermente più grandi, nelle quali comunque non entra neanche uno smartphone e che a loro volta vanno a ruba.
Cosa diceva Freud
Persino il padre della psicoanalisi Sigmund Freud ha dedicato la sua attenzione alla borsa. Non solo riteneva raccontasse molto di ogni donna, per quanto vedeva nella sua forma cava la rappresentazione dell’utero materno, dunque la identificava con la sessualità femminile e allo stesso tempo come il simbolo di un luogo che accoglie, custodisce, protegge. Per dirla tutto, questa sua teoria riguarda tutti gli oggetti e le strutture caratterizzati da una cavità, quindi per esempio anche i borselli, le scatole, i pozzi.
La prima It-bag della storia
La prima It-bag della storia, nonché una delle più copiate, è senza dubbio la 2.55 creata da Coco Chanel nel febbraio del 1955 (da qui il nome, il 2 indica il mese). Geniale come sempre, Mademoiselle mise a fuoco la necessità di avere braccia e mani libere, soprattutto durante gli eventi mondani, per poter tenere un calice di vino senza problemi e gesticolare liberamente nel corso di una conversazione. Ebbe quindi l’intuizione di applicare a una borsa rettangolare, tramite due fori, una catena. Et voilà, ecco debuttare la tracolla. Il modello originario fu realizzato in tessuto jersey nero e blu, che successivamente venne sostituito dalla pelle con lavorazione matelassé. Negli anni Ottanta Karl Lagerfeld cambiò la chiusura a girella con la celebre chiusura CC. Ancora oggi la 2.55 Chanel è un’icona della maison.
Perché Lady Dior si chiama così
Quadrata, con il manico corto e arrotondato, impunture che compongono l’inconfondibile motivo Cannage: Lady Dior è un’altra borsa leggendaria. La sua storia è particolare: in principio si chiamava Chouchou, Christian Dior la disegnò nel 1994. L’anno successivo la première dame di Francia, Bernardette Chirac, ne regalò una a Diana Spencer, che se ne innamorò follemente e la indossò in moltissime occasioni. Così, la borsa cambiò nome.
La grande passione della Regina Elisabetta
La Regina Elisabetta ama le borsette. Soltanto quelle del brand londinese Launer, però. Ne possiede oltre 200, Royal (manco a dirlo) è il suo modello preferito. Probabilmente, questo lo sapevi. Forse non sei a conoscenza del fatto, tuttavia, che la Regina usa la borsetta anche per mandare messaggi in codice ai componenti del suo staff. Un esempio? Se la passa da un braccio all’altro, vuole dire che la conversazione in cui è impegnata le risulta noiosa e qualcuno dei fedeli deve intervenire. Un’altra chicca: pare che nelle piccole bag Sua Maestà metta sempre uno specchietto, gli occhiali da vista, una manciata di caramelle e gli spiccioli per le offerte in chiesa. Sarà vero?
La Baguette di Fendi per Sex and the City
“Dammi la borsa!”. “Ma è una Baguette!”. Se sei anche tu una fan sfegatata di Sex and the City, di certo questo scambio di battute ti è subito suonato familiare: sì, vede protagonisti Carrie Bradshaw (interpretata da Sarah Jessica Parker) e un rapinatore. Abbiamo visto Carrie indossare questa mitica borsa di Fendi – ideata nel ’97 da Silvia Venturini Fendi - in numerosi episodi della serie cult, ma molti ignorano che proprio questo è stato il primo articolo di lusso concesso in prestito per le riprese, dopo una lunga serie di rifiuti da parte delle più svariate case di moda. Le cose, poi, sono decisamente cambiate.
Quel detto che preannuncia fortuna
Secondo un’antica credenza riconducibile alla cultura cinese, “una borsa sul pavimento è denaro fuori dalla porta”. La prossima volta che accidentalmente ritrovi la tua borsa per terra, magari poco prima di uscire di casa, e sei costretta a dover raccogliere tutto il contenuto, non lasciarti prendere dal nervosismo. Perché a quanto pare, appunto, è invece una felice profezia per le tue finanze.
La più grande collezione di borse
Se ti ritieni una vera bag addicted, prima o poi dovrai andare ad Amsterdam. Perché lì si trova il Tassen Museum Hendrikje (ovvero The Museum of Bags and Purses), un museo dedicato proprio alla storia di questo accessorio femminile nel mondo occidentale. Sono esposti ben 4.000 modelli realizzati nel corso dei secoli, dal tardo Medioevo ai giorni nostri. É possibile ammirare anche diverse borse cult firmate da grandi marchi fra cui Yves Saint-Laurent, Gucci, Hermès, Dolce & Gabbana, Donna Karan.