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La carica delle gamer alla Milan Games Week con JD

29-11-2022
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Dal 25 al 27 novembre a Milano Fiera è andato in scena il più importante evento italiano dedicato al gaming. E le giovani donne della Gen Z ne sono sempre più protagoniste: ce lo conferma la caster Daniela Delle Cave che abbiamo intervistato

Una tre giorni all'insegna del divertimento, delle sfide e della (sana) competizione: si è chiusa domenica 27 novembre a Milano Fiera l'edizione 2022 della Milan Games Week, il più importante evento italiano in Italia dedicato alla cultura dei videogame, che quest’anno si è allargato anche al mondo del fumetto per una full immersion dedicata al divertimento e all’intrattenimento. Un universo, quello del gaming, che quest'anno ha attirato a Milano migliaia di appassionati e di professionisti. E che poggia saldamente sulla galassia degli eSports, un nuovo modo di vivere gli sport, virtualmente ma con lo stesso grado di coinvolgimento, e soprattutto all’insegna dell’inclusione.

La carica inarrestabile delle gamer 

Contrariamente a quanto accadeva sino a qualche anno fa, infatti, la percentuale di giovani donne gamer è in netto aumento, e secondo uno studio di Ipsos Mori oggi circa la metà di chi gioca ai videogame è donna e appartiene alla Gen Z

Alla luce dei numeri in crescita, il mondo del gaming si sta adeguando alla carica delle videogiocatrici, soprattutto quando si parla di eSports, che quest’anno hanno avuto ampio spazio all’interno della Milan Games Week, tra sfide e tornei. E tra i brand che hanno voluto partecipare a un evento di questa importanza nel settore c’è anche JD Sports, marchio di abbigliamento sportivo che quest’anno sarà partner di PG ESPORTS durante il circuito Tormenta con League of Legends, uno dei giochi più amati dalla fanbase dell’industria dei videogiochi in Italia. 

JD alla Milan Games Week con un esclusivo Rooftop

L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio partito già diversi anni fa grazie alla collaborazione con importanti squadre di eSports, come Qlash, e con famosi caster come Moonboy e Gladiator, che hanno scelto di far loro i valori del brand e diffondere lo spirito del sano divertimento e competizione. La Milan Games Week è quindi stata l’occasione buona per lanciare la campagna natalizia di JD, che all’interno della tre giorni ha realizzato uno spazio speciale: il JD Rooftop, una vip lounge concepita come un’area relax per invitati, caster e influencer con giochi di luci, photobooth, cabinati e arcade multigioco, costruita proprio a fianco della PG Arena, il palco principale dove verranno trasmesse le finali nazionali eSport di League of Legends, Fortnite e Rocket League. 

In questo contesto i caster rivestono un ruolo fondamentale per animare ogni sfida di eSports che si rispetti: a loro è affidato il compito di raccontare ciò che accade in diretta, divertendo e divertendosi e accompagnando il pubblico in un’esperienza immersiva e interattiva. Tra loro c’era anche Daniela Delle Cave, attrice, presentatrice, modella e soprattutto appassionata di sport e eSports. Con lei abbiamo parlato proprio delle sue passioni e della partecipazione alla Milan Games Week, facendoci raccontare qualcosa in più sul mondo del gaming.

Daniela, da dove nasce la tua passione per fumetti, videogiochi e cosplay?

Da bambina, già all'età di 5 anni, ero una cinefila di cartoni animati. Ne ero talmente appassionata che mia madre ha dovuto simulare un furto in casa per nascondermi tutte le videocassette. Ne sono rimasta talmente traumatizzata che ora i blue-ray li tengo in un mobile di vetro sottochiave. Di sicuro il suo approccio non ha funzionato, perché sono più patita di prima: divoro serie tv di ogni tipo, respiro giochi di società e vivo di videogiochi. Non vedo l'ora di giocare a Pokemon Scarlatto, però sono anche in lutto perché la mia ps4 mi ha abbandonato, spero di riuscire a regalarmi (o ricevere) a Natale una PS5.

Oggi ci sono ancora numerosi pregiudizi verso le donne che si approcciano a questi mondi, spesso etichettate come “nerd”. Ti sei scontrata con questi pregiudizi?

Nel mio settore lavorativo il mondo "nerd" non è visto di buon occhio, infatti quando mi presento a un casting per un ruolo in un film, spot o fiction parlo sempre di altro, per fortuna ho tante altre passioni: come l'equitazione, la subacquea e la danza. In realtà 5 anni fa vidi un cambiamento: per la prima volta un regista mi scelse ai casting perché aveva visto che facevo cosplay e ha ritenuto fossi perfetta per il ruolo di Laura, una ragazza molto seducente, ma che poi cambia completamente registro e modo di essere, in "Love Snack" una sitcom di Italia1. Questo dimostra che il modo di pensare sta cambiando, ma al di fuori del mondo del gaming non mi sento ancora totalmente a mio agio adesprimermi. Credo ci sia stato un forte cambiamento di rotta anche per i ragazzi, sono considerati molto meglio rispetto ad anni fa, soprattutto nel settore dei videogiochi. 

Quella del “caster” è una figura innovativa. Come potremmo descriverla, come ti approcci tu a questo ruolo, e come si inserisce all’interno degli e-sport?

Sono elementi fondamentali, come in qualsiasi sport. Sono una grande appassionata di MotoGP, e non riesco neanche ad immaginare una gara senza i commenti di Guido Meda. Personalmente trovo davvero noioso vedere giocare una partita senza qualcuno che la commenti. Poi abbiamo dei caster davvero eccezionali, che sanno animare i match talmente bene da farti credere di stare giocando tu stesso. Devo ammettere che invidio molto la loro parlantina.

Quest’anno JD partecipa alla Milan Games Week, lanciando anche uno spazio esclusivo in cui potersi mettere alla prova negli e-sport. Quanto ritrovi del brand nel mondo del gaming?

Come dicevamo, l'immagine del "nerd" sta cambiando. Nel mondo del gaming ci sono streamers che vengono presi come esempio e lanciano mode e trend, non c'è più una immagine dei gamer nerd di anni fa. Grazie alla sponsorizzazione del Circuito Tormenta, JD è arrivato in MGW con un rooftop che permette agli ospiti di vivere un'esperienza diversa e fuori dal comune, perché chi ci accederà assisterà a numerose competizioni. JD ha fatto bene ad entrare negli eSports, perché così può rappresentare ancora meglio passioni, interessi e personalità della Gen Z, che sempre di più si esprime per mezzo della moda. 

Come sceglie gli outfit per dedicarsi alle sue passioni?

Parola chiave: comodità. Come attrice e presentatrice sono "obbligata" ad avere uno stile curato, un po' elegante, passo ore e ore sui tacchi alti e pantaloni stretti. Ma a casa vivo in tuta e magliette larghe e quando vado in giro sono sempre in sneakers, in inverno sono inseparabile dai miei adorati Ugg, ne ho persino un paio vecchissimi che uso per andare in passeggiata a cavallo, i miei piedi ringraziando per il calduccio. 

Sfoglia la gallery e scopri la nostra selezione di capi must delle gamer. Pront* a ispirarvi?

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Felpa in velluto con cappuccio color fragola (JUICY COUTURE via JD SPORTS)
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Pantaloni in velluto color fragola con logo (JUICY COUTURE via JD SPORTS)
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Lupetto in tessuto tecnico con logo (NIKE via JD SPORTS)
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Crop top sportivo e contenitivo (NIKE via JD SPORTS)
5/10
Felpa imbottita (NIKE via JD SPORTS)
6/10
T-shirt panna dalla linea pulita (NIKE via JD SPORTS)
7/10
Shorts bianchi con inserti e logo a contrasto (NIKE via JD SPORTS)
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Crop top sportvo con lettering (THE NORTH FACE via JD SPORTS)
9/10
Piumino bomber panna (THE NORTH FACE via JD SPORTS)
10/10
T-shirt color pesca con stampa a contrasto (THE NORTH FACE via JD SPORTS)
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I contenuti di questo post sono sponsorizzati da JD.
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