Errare è umano, ma è vero anche che certi intoppi basta conoscerli per evitarli con facilità. Accade nella vita quanto nella moda, ci hai mai fatto caso? Si tratta di piccoli accorgimenti, apparentemente scontati, che possono però salvarti giornata e outfit… tutto in un colpo solo.
Già perché se è vero che l’abito non fa il monaco, di certo tutti sappiamo che aiuta a formarsi una prima idea molto precisa di una persona e – quando azzeccato - ha il superpotere di far sentire meglio con sé stesso chi lo indossa. Prima regola dello stile: mai sottovalutare un capo se vuoi evitare errori di moda!
E poi va detto che non tutti i look sono uguali: situazioni come un colloquio di lavoro, un esame o un primo appuntamento con un lui (o una lei) davvero speciale richiedono una cura particolare; potremmo dire che necessitino di una mise a “tasso di rischio zero” in fatto di errori di moda.
Per andare sul sicuro ovviamente è importantissimo conoscere i fondamentali del fashion, perché il rischio di commettere imperdonabili scivoloni di stile è sempre dietro l’angolo.
Ebbene, noi abbiamo individuato 6 errori ricorrenti dai quali tenersi accuratamente alla larga - di quelli che prima o poi capita di commettere un po’ a chiunque - e ne abbiamo fatto un elenco di “divieti assoluti” per vere amanti della moda (ma non solo).
Con queste istruzioni, il resto è nelle tue mani: qualche piccolo accorgimento, un po’ di attenzione e molto buon gusto ti faranno fare sempre centro. Pronta a prendere appunti?
1. Vietato sbagliare taglia
I bottoni della camicia che tirano sul seno e sulla pancia, tanto quanto le maniche troppo lunghe e abbondanti e le spalle larghe e cadenti, sono errori di moda che non passano inosservati nemmeno all'occhio meno attento. Insomma con la taglia sbagliata il rischio di apparire più grossa e volgare oppure un po' goffa e disordinata è davvero dietro l'angolo.
E qui una precisazione è d’obbligo: attenzione a non confondere la “taglia troppo grande” con una delle tendenze più hot da qualche stagione a questa parte. Parliamo ovviamente dell'oversize-mania, che premia sì cappotti o blazer ampi e in stile mannish, ma richiede anche il rispetto di alcune regole fondamentali per essere portato bene, in primis la scelta dei capi boyfriend giusti (e sapientemente riadattati per lunghezza maniche e altezza bottoni) abbinati a pezzi dal fit più asciutto e dalla taglia impeccabile.
Molta attenzione è richiesta poi per scelta dei pantaloni: no alle versioni troppo strette che nulla lasciano all’immaginazione (hai presente quando zip e bottoni sembrano essere sul punto di esplodere o quando hai difficoltà a sederti e ad accavallare le gambe?), né alle taglie troppo grandi che vestono in modo sbagliato creando vuoti e pieghe che conferiscono all'insieme un aspetto irrimediabilmente trasandato.
2. Occhio alla lingerie!
Lingerie a vista ... che passione! La bralette che sbuca maliziosamente da sotto un morbido pullover in cashmere o portata con carattere e in bella vista sotto al blazer è una delle tendenze più forti viste sulle passerelle (e non solo!).
Vero, ma va anche detto che si tratta di un trend da dosare e gestire con estrema cautela e nelle occasioni giuste. Per tutti gli altri momenti, la biancheria deve restare semplicemente ciò per cui è stata creata: intima.
Già, perché la lingerie in evidenza – quando ben portata sicuramente molto cool – spesso è semplicemente frutto di un errore di moda notevole. E quando è così, si vede!
Ciò accade quando è scura o colorata sotto indumenti chiari e trasparenti, quando stringe al punto da lasciare solchi visibili sotto ai vestiti, quando fa capolino in modo indesiderato da sotto la maglia perché il modello di reggiseno non è stato pensato in base allo scollo e poi ancora quando è davvero poco sensuale e “invadente” nelle dimensioni (ricordi i 'mutandoni' di Bridget Jones?). Ecco, in tutti questi casi possiamo parlare di errori di lingerie capaci di compromettere un intero outfit: non dire che non ti abbiamo avvisata!
3. Attenzione alle calze color carne
Per la Bibbia della moda rappresentano il male assoluto, eppure quante di noi hanno ceduto almeno una volta alla loro praticità? Parliamo dei collant color carne ovviamente, aka le calze che andrebbero indossate solo in casi davvero estremi o in circostanze particolarissime. Come ad esempio essere un membro della Royal Family e dover giocoforza dare la precedenza a una certa etichetta!
Scherzi a parte, si tratta di un accessorio controverso perché se da una parte viene indicato come indispensabile per alcune cerimonie formali, dall’altra viene considerato come la quinta essenza dell’anti-fashion.
Il nostro consiglio? Evitarlo e propendere per più rassicuranti varianti di collant in nero ma, se proprio non è possibile, abbi cura di scegliere la tua calza nude come fosse un fondotinta: leggerissima, perfetta per la tua carnagione e praticamente invisibile.
Tieniti invece accuratamente alla larga da nuances troppo chiare o troppo scure per il tuo incarnato e – soprattutto - dalle versioni lucide di collant color carne.
4. Divieto di abuso di loghi
I brand deluxe piacciono, non c’è che dire, e spesso qualche logo può anche rappresentare un elemento fashion iconico o divertente.
Eppure c’è un manuale non scritto che dice a chiare lettere che un abuso di loghi – troppo grandi, ostentati, all-over in modo esagerato – tende ad avere un effetto quasi diametralmente opposto, rendendo un look immediatamente più cheap e di cattivo gusto.
In pratica si rischia di scadere in ciò che gli addetti ai lavori definiscono ringarde, ovvero decisamente fuori moda (nel vano tentativo di esserlo a tutti i costi), forzatamente “modaiolo” e chiassoso, pur senza essere necessariamente volgare.
Il consiglio è quindi quello di essere sempre il più sobrie possibili nell’assemblare la propria mise ma, se proprio un logo lo vuoi indossare, inseriscilo (con misura) in un look sporty, estroso o ironico, in modo da alleggerirne l’impatto.
5. L’eterna questione del mix di tessuti
Il classico errore da mezze stagioni. Prima del cambio dell’armadio accade spesso di mixare capi e tessuti di stagionalità differenti in uno stesso outfit. Qualche esempio? Una camicia di lino con un maglioncino di lana spesso, una t-shirt in cotone leggero marinière con una sciarpa in lana, un pantalone di cotone super-estivo con il piumino.
Ricorda: in un outfit i tessuti - come i colori del resto - si devono “parlare”. Accostare filati con intenti e strutture differenti – ad esempio pizzo e cashmere oppure tulle e pelle – può essere una carta vincente, ma nulla deve essere lasciato al caso nella scelta del giusto contrasto.
La morale? Sì ai mix and match ben strutturati anche su pesi differenti, ma non confondiamoli con il “fuori tutto” di fine stagione, per carità!
6. Mai sottovalutare la lunghezza del capospalla
Questo lo abbiamo fatto (quasi) tutte. Si pensa a un look nel dettaglio e poi… si scivola sul capospalla! Non tanto per stile, colore o fitting, ma per lunghezza. Un abito midi che spunta senza senso dal cappotto un po’ troppo corto, il giubbotto biker sovrapposto (male) a un pullover troppo lungo… sono solo alcuni esempi di errori all’ordine del giorno che rischiano di compromettere anche un intero outfit ben studiato.
La regola da non dimenticare? Il capospalla dovrebbe essere sempre più lungo di ciò che si indossa “sotto” o al massimo di egual misura. Mai sottovalutare questo dettaglio!