Consigli di stile

Il galateo fashion del matrimonio: cosa indossare e cosa proprio no

Gli sposalizi sono eventi che richiedono un dress code particolare. Anche se non vuoi seguire le regole più rigide del bon ton, ci sono cose che vanno assolutamente osservate. Ecco i do, i don't e i "ma sei pazza?!"

Esiste il galateo fashion del matrimonio e sì, anche se siamo nel Nuovo Millennio ci sono delle accortezze che non tramontano mai: vanno quindi assolutamente osservate.
Ma niente paura: non è che devi seguire pedissequamente tutte le regole dell’etichetta rigidissima, tipo quella dei matrimoni reali. Basterà non fare scivoloni di stile, perché altrimenti l’unica etichetta di cui si parlerà nel tuo caso è quella che ti affibbieranno… Del tipo: “Ah, è quella che si è vestita di bianco al matrimonio della migliore amica?”.
Per non incappare in errori madornali del genere, eccoti un decalogo valido ieri, oggi e anche domani. Seguendo le 10 semplici regolette che ti proponiamo di seguito, non sbaglierai mai. Oltre a essere sempre impeccabile a livello di galateo, lo sarai anche a livello di stile. Ergo non temere: non ti diremo che devi metterti la veletta in testa per forza! Però ti diremo che il bianco va bandito, quindi se hai già scelto un abito del genere per il matrimonio della tua best friend non ti resterà che comprare un buon colorante per tessuti (ma, prima di farlo, leggi il capitolo in cui elenchiamo tutti i colori che sono un sonorissimo no).

Ecco 10 consigli con cui sarai splendida in qualsiasi situazione da fatidico sì.

01 Il dress code

Partiamo dalle basi, ossia dall’abito. Il vestito è il fulcro attorno a cui ruota tutto il look e per sceglierlo bisogna fare attenzione ad alcune regole.
Se la cerimonia è formale e si tiene di giorno, dovrai indossare un vestito lungo oppure l’abito da sera.

Se invece la cerimonia è sempre diurna ma semi-formale, via libera alla gonna o al’abito da cocktail medio lungo.
Per una cerimonia informale diurna, andrà benissimo un vestito semplice di media lunghezza. Quando tramonta il sole, invece, ci vuole sempre un po’ più di rigore.
Quindi se la cerimonia serale è formale, procurati un abito da sera lungo. In caso di seminformale e informale, vai di abito da cocktail.


02 Cappello sì o cappello no?

Cappello sì o cappello no? Questo è il problema. Se il dilemma amletico ti attanaglia, pensa innanzitutto a questo: la cerimonia è di giorno o di sera? E già potrei darti una prima risposta. Il cappello va portato solo ed esclusivamente di giorno (di sera è bandito), quindi la tua risposta può essere affermativa only entro il tramonto.
Inoltre il cappello è indicato per le cerimonie di tipo formale, non per quelle semiformali né tantomeno per quelle informali.
Non dimenticare però che il galateo pretende che questo accessorio possa essere indossato dalle invitate soltanto se lo porta anche la madre della sposa. Se così non fosse, l’alternativa che l’etichetta consente è il cerchietto con veletta (anche questo soltanto di giorno).


03 Le scarpe

Le scarpe sono accessori ma non accessorie, nel senso che in un look sono un dettaglio da non sottovalutare mai.
Anche nel caso del matrimonio, la calzatura è fondamentale per definire l’intero look. Preferiscila di uno stile e di una foggia sempre molto eleganti, optando per quelle chiuse, per i modelli slingback e per le spuntate.
Per le cerimonie più formali va sempre indossata una calza, pure con i sandali (non fare quella faccia, dai! Sarai bellissima e a prova di critiche da “lingua di suocera”).
I sandali gioiello sono l’ideale per risplendere di charme ma solo per la sera, mentre anche per il giorno décolleté e sandali sono wow, da scegliere con un tacco lungo che dia slancio alla silhouette e renda la mise ancora più chic.


04 Meno eleganti delle mamme degli sposi

Attenzione alle mamme degli sposi! Non perché è tipico loro bere quel bicchierino in più che le fa ballare come non ti aspetteresti mai. Attenzione a come sono vestite, intendevamo. Perché bisogna essere meno eleganti di loro, ebbene sì.
A un matrimonio gli invitati devono essere raffinati ma senza esagerare perché il rischio sarebbe quello di risultare più eleganti delle madri dei coniugi to-be.
Oltre a dover vestirsi in maniera più “bassa” rispetto alle prime donne del matrimonio (first ladies dopo la sposa, chiaramente), bisogna stare mooolto attente a non arrivare in chiesa o in municipio e ritrovarsi vestite… come le madri della coppia! Solitamente queste ultime scelgono abiti e tailleur caratterizzati dalla manica lunga oppure dalla manica francese. E le nuance più gettonate sono quelle della palette cromatica del blu. Dall’azzurro chiaro al celeste, dalle carta da zucchero al blu navy, dribbla qualsiasi variante del blu e (forse) sarai salva. Anche le tinte pastello sono abbastanza insidiose, specie in look in cui si aggiungono pure accessori in tono. Vade retro monocolore pastello e sarai (quasi) in una botte di ferro! Se invece vai pazza proprio per le sfumature pastello del blu, niente panico, un modo per uscirne bene c’è: la mise che mescoli le diverse varianti cromatiche. Così il look tinta unita verrà scansato. Però almeno per le scarpe niente tinte bluette, prometticelo!


05 Look classico e sobrio per i testimoni

Se invece fai parte del jet-set, ossia sei uno degli invitati più importanti (i testimoni), allora per vestirti dovrai prestare ancora più attenzione. Non tanto per accentuare il livello di eleganza ma, al contrario, per evitare qualsiasi tipo di eccesso. Eleganza compresa.
Dato che i testimoni sono situati in prima linea nelle cerimonie, religiose o civili che siano, è bene che le loro mise non spicchino particolarmente. Perché il rischio sarebbe quello di mettere in ombra la première dame in assoluto, la sposa, e pure lui. Quindi per i testimoni il consiglio è quello di adottare un look classico, con colori sobri e adatti all’occasione. Tradotto: metti via il tubino tempestato di paillettes multicolori a cui avevi pensato!


06 L’outfit della sposa

La first lady di cui sopra dovrà chiaramente sfoggiare il look più bello e importante di tutta la cerimonia. Ma non è che tutto tutto tutto è consentito, nemmeno se stiamo parlando del suo grande giorno: anche il vestito – e l’outfit in generale – della sposa devono seguire le regole del buon gusto. E dell’aurea mediocritas, che – se masticate un po’ di latino – sapete bene non essere di certo imparentata con la mediocrità ma semmai con la ben più nobile aurea moderazione. La vecchia cara via di mezzo è sempre la strada più sicura da percorrere. Orazio docet! Ma pure Coco Chanel docet che, senza offesa per Orazio, per noi è una voce ancora più autorevole…

Quindi il look della sposa non deve essere esagerato. Nessun eccesso e nessuna volgarità, quindi da scordarsi scollature e spacchi vertiginosi così come gonne corte.
Ma nemmeno troppi pizzi, merletti, gioielli e accessori. Il troppo stroppia sempre, dunque è bene prediligere un abito dal design lineare, preferibilmente con le spalle coperte (al massimo indossate un coprispalla durante la funzione). Anche le scarpe sono da preferire chiuse.
Per quanto riguarda i gioielli, uno solo è il top, due se proprio dovete, tre sono da citazione di Coco Chanel da ripetere come un mantra. “Prima di uscire, guardati allo specchio e levati qualcosa”. Quindi uno, massimo due gioielli (chiaramente escludendo la vera nuziale).
Anche la chioma e il make-up dovrebbero seguire le regole dell’essenzialità. I capelli raccolti in uno chignon, con l’aggiunta del velo, saranno un modo per garantire tanta raffinatezza. Ricordati che nella mano sinistra andrebbe portato un piccolo bouquet di fiori, dalla forma tondeggiante.
E l’abito non deve sempre essere bianco: bisognerebbe sceglierlo candido se la sposa è giovane e al suo primo matrimonio (perché il bianco è comunque sempre il simbolo cromatico della verginità). Se invece lei non è più una ragazzina e quello a cui sta dicendo sì non è il primo, allora sarebbe meglio optare per la tavolozza dei pastelli.


07 I colori da bandire per gli invitati

Con tutti i colori che esistono al mondo, andare a vestirsi proprio nelle nuance che storicamente vanno bandite quando si è invitati a un matrimonio è il colmo. Quindi o l’hai fatto apposta o non ci sono scuse.

Ormai anche i paracarri sanno che il bianco e il nero sono tinte da riservare solo ed esclusivamente agli sposi (e al prete/sindaco, se proprio vogliamo).
Ergo: zero total white e zero total black. Anche se con l’abbronzatura che magari porti ancora come eredità dell’estate il bianco ti starebbe d’incanto e il nero nasconderebbe quell’eventuale chiletto in più preso a inizio autunno, non pensarci nemmeno!

L’altro colore da non prendere in considerazione è il rosso, secondo molti perché si tratta di una tinta troppo passionale. Ma più che altro il motivo riguarda il tono acceso e sgargiante di questa nuance. Quindi come il rosso pure qualsiasi altro colore particolarmente forte andrebbe evitato. Rosa shocking e verde fosforescente da scartare insomma.


08 L’importanza della location per il dress code

Per un dress code a prova di critica, non basta seguire le regole del galateo e gli ultimi trend della moda per coniugarli in un esercizio di stile da chapeau. Bisogna sempre considerare anche la location. A seconda di dove verrà celebrato il matrimonio, il look cambierà sensibilmente.
Se è in campagna sarà fuori luogo un abito con strascico, se il ricevimento è sulla spiaggia gli sposi potranno stare a piedi nudi e le mise degli invitati saranno più easy. Le cerimonie che pretendono il rigore maggiore sono quelle che si svolgono in città. E tra la cerimonia religiosa in chiesa e quella civile in municipio, l’etichetta richiederebbe maggiore eleganza per la prima. Nonché maggiore sobrietà, quindi niente spacchi, scollature e spalle scoperte (le spalle scoperte vanno evitate anche durante il rito civile, al massimo aggiungete un coprispalle da indossare durante la funzione).


09 Un outfit cromaticamente vario

Abbiamo visto prima come i look monocolore (specialmente con accessori ton-sur-ton) siano spesso i preferiti delle mamme degli sposi, quindi assolutamente da non contemplare. Non solo perché potresti sembrare dell’età della mamma degli sposi ma anche perché le regole del galateo impediscono di vestirsi come le genitrici dei co-protagonisti.
Quindi gli outfit in tinta unita non sono sempre una buona idea. Meglio preferirgli un look cromaticamente vario. Un’ottima alternativa sono gli abiti con stampe (se il matrimonio è di giorno), una garanzia di tripudio di colori che non risulterà né monotono né eccessivamente sgargiante. Via libera per i motivi floreali e a pois, scordati invece le stampe animalier (troppo audaci e aggressive per l’occasione).

Però c’è anche chi non va pazza per i tessuti con motivo annesso, quindi la via dei capi con tante colorazioni è la strada più facilmente percorribile.
Punta sulle tinte più di tendenza del momento, facendo attenzione alle combinazioni: i colori si devono abbinare bene, in maniera armonica o comunque in un color block che non risulti un pugno in un occhio, ecco. E ricorda che l’outfit cromaticamente vario deve comunque rinunciare ai tre colori off-limits: bianco, nero e rosso.


10 I pantaloni sì ma occhio al tessuto

Se non ti senti a tuo agio con la gonna o vuoi comunque essere più comoda, pratica e con quel tocco “mannish” che ci piace tanto, ok. Mentre la sposa dirà il suo fatidico sì al suo principe azzurro tu potrai dire il tuo ai pantaloni eleganti.
Abbinali a un top raffinato ed è fatta. Della serie: finché morte (del tessuto, dopo troppi lavaggi) non vi separi! Non sbagliarti però a indossare un tailleur da lavoro: il look con i pantaloni deve essere molto elegante, inequivocabilmente da cerimonia, quindi opta sempre per tessuti preziosi, ad esempio la seta. Da evitare sono le stoffe troppo casual, ad esempio il lino o il denim. Un compromesso tra abito e pantaloni è la jumpsuit elegante. Sceglila in azzurro tenue, con una texture leggermente satinata tipica del raso, e quel giorno avrai anche tu il tuo principe azzurro lì ad abbracciarti. Se già non hai un +1 che merita, chiaramente.

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