Riconoscere il sottotono del proprio incarnato è il primo passo per determinare le nuances vincenti da inserire nel guardaroba. Ecco come capire se si hanno colori caldi o freddi
Pelle e palette, aka la coppia che ti fa bella!
Ti sei mai chiesta in base a cosa scegli il colore dei capi, del make-up o dei capelli? Probabilmente peschi tra i tuoi colori preferiti, tra le tavolozze moda della stagione in corso, oppure - più semplicemente - ti affidi al tuo istinto o al consiglio di un’amica. Già, quante volte ti sei sentita dire frasi del tipo: “no, quel colore ti sbatte”. O ancora: “quella tinta ti ringiovanisce, sei luminosa!”. Dei casi? Noi non crediamo. Perché, in realtà, è una questione di sottotono.
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Se ti dicessimo che individuare i colori giusti per sé è (anche) una questione "scientifica"? Sai cos'è l'armocromia? Una scienza, appunto. Che analizzando la pelle, gli occhi e i capelli permette di individuare i colori perfetti per ciascuno di noi. Ci spieghiamo meglio: le nuances che indossiamo interagiscono fisicamente con il nostro sottotono pelle, ed è proprio da questo rapporto così stretto che dipende la palette più giusta o quella più penalizzante per noi. Ecco perché ti raccontiamo di cosa si tratta, andando a vedere le caratteristiche di un incarnato caldo e di uno freddo e svelando i colori più adeguati per l'uno e per l'altro.
I principi base del sottotono in Armocromia
Impossibile barare: secondo l'armocromia tutto è collegato al sottotono di incarnato, che può essere caldo (leggermente ambrato o dorato) oppure freddo (latteo, olivastro o rosato). Tutti facciamo parte di una di queste due macro-categorie: scoprire a quale si appartiene è importante perché il colore ha un grande potere sulla percezione del viso e dell'immagine della persona in generale.
Il principio di base è molto semplice: i colori in contrasto col proprio sottotono tendono a enfatizzare imperfezioni come le rughe, le discromie della pelle, le occhiaie. Al contrario le nuances in armonia col proprio sottotono di pelle attenuano le imperfezioni, illuminano e rendono l’incarnato più omogeneo, come se indossassi un magico strato di cipria. In poche parole regalano quel je ne sais pas che fa esclamare agli altri: “WOW, hai qualcosa di diverso?”, quando magari hai semplicemente azzeccato il colore giusto di t-shirt!
Indipendentemente dalle proposte del fashion system quindi, inizia ad avere un approccio più consapevole al colore: scopri con noi il tuo sottotono di pelle e - di conseguenza - la palette con cui dipingere all’istante il tuo guardaroba.
Le caratteristiche del sottotono caldo
Come riconoscere un incarnato caldo? Sicuramente dal colore di base della pelle, ma va detto che anche il tono che la carnagione assume dopo l’esposizione al sole può aiutare a individuare il proprio gruppo di appartenenza. Chi ha un sottotono caldo ha infatti una pelle che vira al giallo – tendenzialmente ambrata tutto l’anno - la quale, anche quando molto chiara, si abbronza bene e non si scotta arrossandosi. L'abbronzatura in questi casi, anche quando non intensa, risulta dorata e molto piacevole diventando un indicatore molto evidente di incarnato caldo.
Sebbene sia la pelle che decreta il proprio sottotono, è facile che chi possiede un sottotono caldo abbia delle "tracce" di calore (ramate, color cioccolato, dorate) anche nelle sfumature dei capelli oppure nell'iride degli occhi. Infine una prova del nove famosa in fatto di analisi del colore – un po’ datata, ma che va sempre bene per iniziare - è quella delle vene: osserva l'interno del tuo polso, le vene virano verso il verde oppure verso il blu/viola? Se la risposta è “verde” avrai con molta probabilità un sottotono di pelle caldo.
Tra gli esempi di star con incarnato dal sottotono caldo troviamo rosse naturali con le lentiggini alla Emma Stone, bionde miele dorato con gli occhi chiari e intensi stile Margot Robbie, castano dorate alla Drew Barrymore o more intense come Eva Mendez. Cosa significa? Che i colori scuri (sia di carnagione che di iride e capelli) non decretano necessariamente un sottotono caldo e che esiste anche la combinazione pelle chiara sottotono caldo!
Sottotono caldo: colori ideali e colori da evitare
La regola vuole che chi ha un sottotono caldo venga valorizzato maggiormente dai colori affini – ovvero caldi - soprattutto intorno al viso (capelli, trucco, gioielli e top). In buona sostanza, se il sottotono pelle caldo chiama colori caldi, cosa succede se invece gli si accostano colori freddi? Accade che si spegne, il suo valore (calore, luminosità) perde di forza e l'incarnato – ahinoi - si ingrigisce.
Per chi ha un sottotono caldo le nuances da preferire sono quelle della terra, della natura e del sottobosco. Pensa ai colori che si sprigionano in primavera e in autunno: neutri come il crema, il beige, il tortora, il cipria e il cammello; brillanti come il rosso corallo, il turchese, il giallo canarino, l'arancio, il verde smeraldo e alcuni punti di viola come l’orchidea; scuri come il marsala, il ruggine, il verde foresta, il caffè e l'ottanio.
I colori da evitare invece sono il nero (il più freddo in assoluto!) e tutte le sfumature estremamente fredde come l'azzurro cielo, il grigio grafite, il blu elettrico, il rosa baby e il fucsia.
Lo stesso concetto vale per la scelta dei colori del make-up, dei capelli e degli accessori, che devono essere anch'essi caldi e avvolgenti: un rossetto dovrà essere rosso corallo invece di rosso lampone, dei colpi di luce dovranno essere biondo dorato o ramati invece che biondo nordico, e i gioielli o bijoux dovranno essere in oro giallo o rosa e non in oro bianco o argento.
Le caratteristiche del sottotono freddo
Chi ha un sottotono freddo invece ha una pelle tendente al lattiginoso o al rosa, ma anche al verde o al grigiastro.
“Com’è possibile?”, ti starai probabilmente chiedendo. Ebbene, come abbiamo già visto, scuro non è sinonimo di caldo. Questo vuol dire che, oltre alla scontata pelle di porcellana, anche l’incarnato olivastro di norma (al contrario di quanto si possa pensare) fa parte del gruppo “sottotono freddo”.
Ecco poi altri indizi importanti da considerare per individuare questo tipo di pelle: si arrossa facilmente per sforzi ed emozioni (ma anche per una ceretta!), spesso si abbronza con fatica scottandosi, oppure - per le più scure - l'abbronzatura, più che risultare dorata, è color mattone. La prova vene? Al contrario del sottotono caldo, virano al blu violaceo. I capelli - se chiari - vanno dal biondo cenere al biondo nordico, se scuri invece passano dal castano fuligginoso al nero corvino.
Alcuni esempi di pelle dal sottotono freddo sono le bionde naturali molto chiare alla Elle Fanning, le cenere luminose come Bianca Balti, le castane scure con incarnato chiaro alla Keira Knightley, le more dalla pelle olivastra - ma lunare - alla Salma Hayek.
Sottotono freddo: colori ideali e colori da evitare
La regola – esattamente come per i colori caldi - vuole che chi ha un sottotono freddo venga valorizzato maggiormente dai colori affini – ovvero freddi - soprattutto intorno al viso (capelli, trucco, gioielli e top).
Se una persona con un sottotono freddo indossa nuances opposte, cioè calde, accade che l'incarnato si spegne, e le eventuali imperfezioni (macchie, rossori, rughe, discromie) tendono ad accentuarsi.
I colori per sottotono freddo da preferire, dunque, sono anch’essi freddi: se neutri il bianco ottico, il grigio grafite chiaro, il rosa e l'azzurro pastello; se brillanti il rosso lampone, il blu elettrico, il fucsia, il viola indaco, il giallo limone; se scuri il nero, il blu navy, il grigio antracite, il testa di moro, il verde smeraldo, il bordeaux.
Va da sé che le sfumature dalle quali stare alla larga (o da utilizzare con misura) per le pelli con sottotono freddo sono quelle tinte tipicamente autunnali e calde come il cammello, il color cioccolato, il ruggine, il verde oliva o l'ocra.
Per la scelta del make-up, del colore di capelli e degli accessori vale ovviamente lo stesso principio. Possiamo affermare che un rossetto dovrà essere rosso lampone invece di rosso corallo, che i colpi di luce dovranno essere biondo cenere o nordici e non biondo dorato o rosso ramato, e che i gioielli o i bijoux dovranno essere in oro bianco, argento o platino e non in oro giallo.
Il valore del colore: ad ogni tono la sua luminosità
Bene, il primo passo è stato fatto: hai individuato il tuo sottotono e – di conseguenza – le palette di colori che più ti si addicono. Ma non finisce qui!
Un altro aspetto importante da valutare riguarda il valore cromatico. Cosa si intende per "valore del colore"? Indichiamo di fatto la luminosità delle cromie, in parole povere se una nuance è più chiara o più scura. Va da sé che ogni incarnato ha il suo preciso tono e che a ogni tono dovranno essere abbinate sfumature con valori simili, per evitare che il colore sovrasti o spenga chi lo porta.
Un'immagine dal complesso cromatico chiaro (pelle chiara, occhi chiari, capelli molto chiari) chiama colori tenui, che rispettino questa naturale delicatezza d'immagine e il contrasto basso tra gli elementi. Viceversa, colori intensi e molto brillanti risulterebbero ridondanti perché finirebbero per essere percepiti prima della persona stessa!
Questo ovviamente non significa che chi ha toni bassi debba rinunciare del tutto ai colori brillanti, ma in questo caso andranno lasciati solo per piccoli "accenti", possibilmente lontani dal viso (scarpe, borsa, cintura).
Per lo stesso principio un complesso cromatico scuro (pelle olivastra o intensa, occhi e capelli molto scuri) vuole tonalità che gli assomiglino e che riescano a sostenerne l’intensità, mentre un'immagine dal complesso cromatico medio, ovvero che sta esattamente nel mezzo tra il chiaro e lo scuro (pelle medio-chiara, capelli castani, occhi medio-scuri), vuole tonalità mediamente intense.
Analisi professionale: cos’è il draping
Pensi di essere riuscita a individuare il sottotono del tuo incarnato e il suo valore? Lo sappiamo, non è così semplice!
Se non sei (ancora) riuscita nell’impresa, non disperare: sappi che è solo questione di tempo e impegno, nonché del giusto approccio alla materia. Esiste infatti un metodo professionale per farcela senza possibilità di errore: l'analisi cromatica che adottano i consulenti di immagine per analizzare i propri clienti.
L'armocromia test più diffuso ed efficace si chiama "draping" e consiste nel giustapporre sotto al viso alcuni drappi di tessuto di tinte differenti e in una determinata sequenza, per rilevare la reazione della pelle in relazione ad ogni colore usato. Questa sequenza precisa viene presentata a coppie di colori una dopo l'altra ed è quanto di più preciso esista per individuare le tonalità amiche e smascherare quelle nemiche. E quindi per scovare sottotono e valore di un incarnato, ça va sans dire.
I drappi utilizzati sono opposti per temperatura, valore e intensità e mostrano molto bene la differenza tra un colore "amico" che valorizza la tua pelle, e un colore "nemico" che invece la penalizza. Diventa decisamente più facile capire per esempio a chi stanno bene i colori freddi e quelli caldi, a chi stanno bene i colori pastello e così via, andando poi sempre di più nello specifico. Pronta ora a immergerti nel magico mondo del colore? Esiste solo una controindicazione: genera dipendenza e non potrai più farne a meno, noi ti abbiamo avvisata!