Su quali colori puntare per un meeting importante? E per un public speech? Risponde la Color Psychology (la psicologia del colore) che ci indica come scegliere le tinte giuste da indossare nelle diverse situazioni professionali
Sfatiamo subito un mito: in molti casi l’abito fa il monaco. Eccome se lo fa!
Se è vero infatti che ad ogni situazione corrisponde un outfit ideale ma che spesso possiamo permettere allo stile personale di dettare le regole, è vero anche che ci sono delle contingenze che hanno paletti ben più rigidi in fatto di abbigliamento, come l’ambito lavorativo.
Il power dressing ha la sua etiquette, ma non dipende (solo) da regole formali - scritte e non - su ciò che sia più o meno appropriato indossare nelle diverse situazioni. Né (fortunatamente) si basa più sulle vecchie linee guida secondo le quali una donna, per acquisire autorevolezza nel mondo del lavoro, debba indossare necessariamente abiti mannish style. Nossignore.
Le nuove linee guida professionali sono sempre più orientate ad utilizzare ciò che indossiamo in modo strategico, basti pensare che molti importanti brand studiano il dress-code come parte integrante della loro identità.
In particolare l’utilizzo del colore sta diventando elemento di grande attenzione, in quanto importantissimo per fornire una percezione adeguata sia dell’immagine individuale che aziendale.
In questa direzione si stanno muovendo dunque anche molti manager, che si rivolgono a personal stylist per individuare outfit ad hoc per le situazioni professionali più scottanti, non solo per apparire al meglio con mise particolarmente donanti ma anche per capire come utilizzare le nuances in modo centrato e incisivo.
Attraverso la Color Psychology infatti è possibile conoscere l’output che determinate cromie generano, sdoganando l’utilizzo della tinta giusta al momento giusto.
Ecco una mini-guida alla psicologia del colore dunque, un piccolo aiuto per utilizzare le diverse palette in modo strategico e non lasciare proprio nulla al caso!
Il nero
Partiamo subito dal re dei bossy-color: il nero.
È una delle nuance più presenti nei guardaroba delle donne (e non solo), in quanto interpretato - sia nel business-dressing che nella vita in generale - come il safe-color per eccellenza.
Di lui si dice infatti che stia bene a tutte e con tutto, il che per inciso è assolutamente falso come ci insegna l’Armocromia, ma questa è un’altra storia. Di lui si dice anche che sia la scelta migliore quando si vuole andare sul sicuro e in effetti, da un punto di vista strettamente professionale invece, questo è quasi sempre vero.
Qual è l’output di un look total black dunque? Tralasciando altri significati culturali, il nero indossato sul lavoro significa ricchezza, formalità e autorevolezza. Ma anche eleganza, raffinatezza e prestigio.
Va da sé che la percezione concreta di un completo nero è quella di estrema credibilità, ma anche di charme e potere.
“Ottimo!”, starai pensando. Ma attenzione, perché in effetti anche il nero va dosato con cautela: non sempre carisma e prestigio sono le leve giuste!
Ricordiamo intanto che è del re dei bossy-color che stiamo parlando, e in quanto tale il primo consiglio è quello di giocare molto su questo colore solo se ricopri un ruolo che richieda un dress-code formale e sempre impeccabile.
Indossalo in forma di total look – su un bel tailleur pantalone ad esempio –in situazioni cruciali, nelle quali è importante che tu riesca ad importi e ad esercitare un certo fascino su chi ti circonda.
In contingenze più rilassate, che richiedano comunque un tocco di decisione e grinta, utilizzalo a dosi ridotte invece, magari puntando su un completo grigio o cammello, con camicia o top e accessori neri.
Il bianco
Una nuance che poco si usa in total look è il bianco. Eppure in certi casi potrebbe essere davvero la scelta vincente.
Questa tinta, che richiama alla mente la neve e le nuvole estive, porta con sé un’allure spirituale legata all’innocenza e alla semplicità, che trasmette calma e serenità. Ma anche un’idea di pulizia e candore. Va da sé che può essere la scelta migliore se hai una professione legata a mindfulness, alla psicologia o alla sfera femminile (magari che ha a che fare con la maternità), ma anche se operi in campo sanitario.
Non solo però. Il bianco può anche ricondurre a un’idea di precisione assoluta e rigore, il che lo rende la scelta migliore per mix sempre vincenti. Di fatto il bianco funziona infatti con qualsiasi altro colore e – a piccole dosi – in qualunque contesto. In chiave accessorio, camicia o blazer può smorzare anche i colori più decisi, mantenendo l’equilibrio perfetto dell’outfit.
Insomma, lo schema bianco più qualsiasi altra nuance è praticamente infallibile: provare per credere!
Il grigio
Un colore che fonde la forza del nero alla precisione del bianco.
Ottima scelta se lavori in uno studio o in un ufficio che richieda un abbigliamento formale. Parliamo ovviamente del grigio in tutte le sue sfumature, dal perla all’antracite.
Cosa comunichi con questa scelta cromatica? Di certo maturità e sobrietà, output dati principalmente dal fatto che si tratta di una cromia intermedia e neutra.
Ma c’è di più. Il grigio è un colore in una certa misura stimolante a livello creativo, ma soprattutto produttivo.
Scelto in chiave pied de poule o check può assumere una valenza più glamour e meno seria, ma il potere riequilibrante del grigio aiuterà a smorzare comunque un effetto non propriamente convenzionale.
A seconda che tu decida di abbinarlo con il nero, con il bianco o di inserirlo in color-mixes più accesi (ma comunque strategici) assume una valenza differente. Insomma è un ottimo gregario neutro e formale per qualsiasi altra nuance.
Il rosso
The woman in red.
È una buona idea parlando di outfit concepiti per il lavoro? Dipende.
Il rosso è un colore energico e ha un effetto stimolante. Potremmo dire che è adrenalina pura.
Non solo, perché il rouge porta con sé sempre anche una buona dose di sensualità e – in certi casi – anche un’indole passionale elevatissima, talvolta persino aggressiva. Tutto questo fa sì che sia un colore utilizzato spesso in business legati a target giovani.
Se quindi hai un ruolo non troppo formale, magari all’interno di un’azienda giovane e dinamica, il rosso potrebbe essere una buona scelta in più di una chiave interpretativa e in più di una situazione.
Ma c’è anche un’altra faccia del rosso: sapevi che è in grado di catalizzare l’attenzione? Se quindi hai un public speech, un meeting che preveda un tuo intervento o una presentazione importante, il consiglio è quello di munirsi di un prezioso alleato: un dettaglio rosso nel look, anche se molto formale of course.
Un foulard carminio, una collana corallo o un accessorio color ciliegia tra i capelli aiuterà a veicolare lo sguardo dei presenti su di te e a conferire un tocco di fierezza all’insieme.
Il blu
Da sempre il grande antagonista del nero, colui che si sceglie quando si vuole andare sul sicuro ma senza apparire troppo cupi. Colui che – da Giorgio Armani in poi - si contende a colpi di “outfit delle it-girls” il titolo di nuance più chic. Parliamo del blu ovviamente, la nuance del cielo e del mare in tutte le sue sfumature, una tinta che è stile e charme allo stato purissimo.
Per la psicologia del colore però il blu è molto più di questo, ed è anche una scelta profondamente differente dal nero se fatta in ambito professionale e non prettamente stilistico.
Sapevi ad esempio che solo-soletto è in grado di far produrre al nostro cervello ben undici tranquillanti? È senza ombra di dubbio un colore dalle proprietà estremamente calmanti, perfetto per trasmettere fiducia immediata, idea di lealtà e mettere a proprio agio l’interlocutore.
Se a tutto questo uniamo il grossissimo plus – se usato in chiave scura, come il notte – di essere percepito come raffinato ed estremamente formale, possiamo pensare di utilizzarlo come scelta vincente per un primo incontro con un cliente importante o per un pranzo di lavoro piuttosto intimo.
Per outfit chic ma un po’ più grintosi puoi invece pensare a look in blu più avvolgenti e luminosi - come un bel royal - che unirà alle proprietà intrinseche di questo colore intramontabile anche una nota glamour decisa ma non troppo rigida.
Infine per serate di gala, cene importanti ed eventi di lavoro in generale è sempre un'ottima scelta - la più sicura forse - su long dresses e haute couture: un abito blu trasmette eleganza, gusto e uno spirito disinvolto senza pari.
Il giallo
L’ultimo dei colori primari, decisamente il meno utilizzato in ambito lavorativo e non.
Ti sei mai chiesta il perché? È un colore estremamente energico e luminoso, simbolo del sole e dell’oro, che porta con sé una grande carica di positività e di curiosità. Appartiene alla sfera dell’espansione e dell’idealismo, dell’azione e della velocità. In una parola è un colore estremamente giovane, tanto che è dimostrato che più si va avanti con l’età meno lo si gradisce.
Tutto questo lo rende una scelta estremamente rischiosa, da fare in “chiave macro” solo se si appartiene ad ambienti particolarmente informali e creativi.
In “chiave micro” invece – ovvero l’utilizzo di giallo a piccole dosi – può trasformarsi in un valido alleato per creare le cosiddette "good vibes".
La carica di un piccolo accessorio giallo - inserito ad hoc magari su un tailleur di un formale grigio o di un autorevole nero - renderà la tua immagine immediatamente positiva all’interlocutore, come per magia!
Questa ricetta è particolarmente consigliata quando si vuole fare la classica “buona impressione”.
Il viola
Il colore delle regine, ricco e sontuoso. Rievoca lusso, ma anche intelligenza e acume.
Il viola è una nuance poco scontata, tuttavia fortemente spendibile per il business-dressing femminile.
Utilizzabile su abiti chicchissimi - magari in tessuti preziosi come il raso o il velluto - per eventi deluxe e particolarmente glamour, è anche una valida alternativa al nero in versioni scure e intense - come il vinaccia o il melanzana – sui tailleur quotidiani.
Questo perché, se è vero che il viola porta con sé un’autorevolezza molto meno radicata del nero, è vero anche che viene percepito come estremamente raffinato, femminile e dalla forte personalità.
Ergo potrà essere pescato dal guardaroba per quasi tutte le situazioni formali ma non cruciali, oppure senza limiti se lavori nel fashion luxory o in ambienti affini, molto attenti all’immagine.
A piccole dosi invece potrà rappresentare un tocco vincente in tutte le salse, da scegliere per camicie in seta o orecchini in pietra illuminerà anche i colori più scontati (e spesso noiosi!).