Fashion culture

Milano Fashion Week Primavera Estate 2025: collezioni che raccontano una donna camaleontica

Milano Fashion Week Primavera Estate 2025
25-09-2024
Tendenze moda tra novità e conferme, sì. Ma anche i fari puntati su una donna che ha raggiunto nuove consapevolezze e sicurezze.

Le sfilate di New York e Londra sono state piatti ricchi, non c’è che dire. E adesso è giunto l’appuntamento più atteso, che manda in fibrillazione non un’unica città ma un Paese intero. Anzi, pure gli altri Paesi. Signore e signori, si è alzato (e poi abbassato) il sipario sulla Milano Fashion Week Primavera Estate 2025. Sfilata dopo sfilata, è sembrato di assistere a un racconto. Come se tutti i brand fossero parte di una staffetta creativa, a prescindere dalle differenze tra l’uno e l’altro e dalle caratteristiche che definiscono le varie identità.

Protagonista di questo racconto, una donna camaleontica. Innamorata dello stile retrò; forse perché ha qualcosa di magico, ma anche di rassicurante e familiare. Allo stesso tempo, una donna che cerca nuovi modi per esprimersi, che ormai è insofferente agli schemi e alle etichette, che vola sulle ali della fantasia e delle sperimentazioni. Ali, sì. Perché questa stessa donna ha anche sete di leggerezza, e sa che può placarla proprio grazie alla moda. Con il modo di vestire. Da qui, inevitabile premere l’acceleratore sulle contaminazioni, sui mix&match non solo stilistici ma anche cromatici e materici. Com'era inevitabile, anche per la prossima bella stagione, resteranno in scena le trasparenze, i micro short, le alternanze di vedo e non vedo. L’utilizzo di tessuti lievi come lo chiffon e il tulle. E poi il pizzo, il crochet, l’organza.

Voglia di mostrare il corpo. Senza però costringerlo per mezzo di aderenze e fit quasi soffocanti. Prevale il contrario, prevalgono i volumi morbidi e fluidi, che assicurano libertà di movimento. Perché la settimana della moda milanese può essere descritta con mille aggettivi, ma c’è un sostantivo che ne rappresenta la sintesi perfetta: libertà.

Fendi

Kim Jones, direttore Creativo della linea donna Fendi, con la collezione PE 2025 rende omaggio ad Adele Casagrande, fondatrice della maison con il marito Edoardo Fendi. Era il 1925, e gli anni Venti diventano quindi una decisa impronta stilistica. Che fa il paio, naturalmente, con uno sguardo contemporaneo. La palette è sobria e raffinata, le trasparenze trionfano e “travolgono” praticamente ogni capo, dalle camicie alle gonne. A proposito di gonne, degne di nota sono quelle che ricordano canotte… a testa in giù. E poi una nuova versione della Mamma Baguette, le ballerine, i micro shorts, gli scarponcini utility abbinati a pezzi eleganti, in tessuti lievi e decorati con cristalli. Il mix&match è magistrale.

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Midi dress sheer con decorazioni di cristalli e perline, scarponcini utility, Mamma Baguette (FENDI)
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Camicia trasparente con decorazioni di pietre, gonna midi, ballerine, calzini trasparenti decorati (FENDI)
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Cardigan slim, micro shorts, ballerine, calzini trasparenti decorati (FENDI)
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Abito con gonna effetto canotta rovesciata (FENDI)
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Iceberg

Alla Milano Fashion Week Primavera Estate 2025 sfila anche Iceberg, festeggiando il 50esimo anniversario. La passerella si accende di colori vivaci, a tratti audaci. Che passano anche dalla pelle scamosciata e in molti casi contrastano tra loro, creando combo di grande impatto. Le linee sono asciutte, essenziali, e danno forma a riusciti incontri tra stile urban e stile sporty. Trench, micro shorts, camicie sartoriali, maglioni a rete, gambaletti in bella vista: una collezione quite luxury con twist per certi versi inaspettati.

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Camicia, micro shorts, gambaletti, slingback (ICEBERG)
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Abito in pelle scamosciata, gambaletti, slingback (ICEBERG)
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Pullover a rete, culotte, gambaletti, slingback (ICEBERG)
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Trench con colletto e fodera a contrasto, gambaletti, slingback (ICEBERG)
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Antonio Marras

La collezione PE 2025 di Antonio Marras è ispirata ad Anna Maria Pierangeli, al suo incredibile destino. Alla dicotomia tra la Sardegna, terra d’origine, e Beverly Hills, diventata poi la sua casa. Tra i luoghi dell’infanzia, semplici e di una bellezza incontaminata, e il sogno americano che porta il nome di Hollywood. Ma dalla passerella emerge anche il racconto dell’amore contrastato tra l’attrice e James Dean, breve eppure denso di passione. Come denso di passione è il ricordo delle calde estati ad Acapulco. Una sorta di viaggio, dunque, che si traduce in una summa di stili, colori, fantasie. Si va dal disegno jacquard del Nuraghe ai fiori esotici, dalle stampe nei toni dell’ecrù e del nero - che evocano le pietre millenarie - alle palme e alle frange. Dai pizzi ai fiocchi, dai volant ai jais. Dinamismo travolgente.

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Felpa con patch, gonna e borsa con frange (ANTONIO MARRAS)
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Abito midi con gonna a triangolo rovesciato, maxi cappello con frange (ANTONIO MARRAS)
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Completo top+gonna+borsa con balze e frange (ANTONIO MARRAS)
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Completo check con gonna a ruota e giacca avvitata (ANTONIO MARRAS)
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Luisa Beccaria

Alla Milano Fashion Week Primavera Estate 2025, la collezione di Luisa Beccaria è un inno allo stare insieme. A una donna che riscopre il piacere dell’incontro, sicura di sé e a suo agio in ogni situazione. Questo desiderio di condivisione è espresso tramite motivi geometrici e floreali, lavorazioni fil coupé o con rami di foglie, sovrastampe e sovraricami in dialogo tra loro. Contrapposizioni di volumi morbidi e forme definite. Prevalgono le tonalità pastello e quelle che richiamano la terra. Sono chemisier, gonne svasate, bluse con maniche a tre quarti, abiti in pizzo, top cropped con maniche a sbuffo. Mantelle e fiocchi. Una delicatezza… Potente.

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Chemisier con cintura in vita (LUISA BECCARIA)
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Abito tempestato di paillettes con fantasia floreale (LUISA BECCARIA)
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Abito in pizzo con giacca abbinata (LUISA BECCARIA)
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Long dress bustier e mantella con fantasia floreale (LUISA BECCARIA)
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N°21

Alessandro Dell'Acqua fa della sciarpa a righe quasi un feticcio, per la collezione N°21 Primavera Estate 2025. Ce la mostra negli abbinamenti più imprevedibili: con gli abiti midi tempestati di cristalli e paillettes, i vestiti arricchiti da volant, i cappotti a trapezio stile retrò. La sciarpa a righe, così, diventa uno strumento per sottolineare quanto l’eleganza moderna possa essere originale e libera. E quanto fascino possano avere i contrasti stilistici anche molto netti. Stile retrò, dicevamo. Anche qui, una potente base creativa. Gli anni Sessanta si vedono e si toccano: la subcultura Modernism, per andare più nello specifico. Avevi mai pensato alla combo parka e paillettes?

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Parka con collo animalier, abito midi con decorazioni floreali di paillettes (N°21)
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Giacca corta, gonna midi con decorazioni di paillettes, sciarpa a righe (N°21)
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Mini dress con volant e balze, sciarpa a righe (N°21)
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Camicia sheer a maniche corta, gonna midi a vita bassa, cintura a contrasto (N°21)
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Etro

Colori vitaminici e tonalità terrose, fantasie floreali che passano anche da disegni elaboratissimi. Pietre e paillettes, pantaloni a zampa, net dress, gonne pareo e abiti svolazzanti: c’è tanto Sud nella collezione Etro Primavera Estate 2025, frutto della creatività di Marco De Vincenzo. Tanta energia e tanta libertà. Potremmo anche definirla una collezione che celebra la joie de vivre. Di sicuro, è di un’allegria potente e intrigante.

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Gonna pareo, pullover cropped con cappuccio (ETRO)
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Jorts, gilet e blazer in pelle stampata (ETRO)
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Pantaloni a zampa trasparenti e decorati, maxi cardigan (ETRO)
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Abito asimmetrico con decorazioni floreali di paillettes (ETRO)
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Roberto Cavalli

Roberto Cavalli è scomparso lo scorso aprile. Ed era naturale che il direttore creativo del brand, Fausto Puglisi, volesse rendere omaggio alla sua arte e anche alla sua audacia. Per farlo, si è lasciato ispirare dalla Sicilia, terra in cui è nato. Dal mare e dalla spiaggia, da quei colori e quei profumi. Dal bianco delle case, dalle barche dei pescatori. E naturalmente, dai principali elementi che da sempre compongono il grintoso “stile Cavalli”. Non solo. In passerella appaiono 7 supermodelle degli anni ’90 e 2000 - Eva Herzigova, Joan Smalls, Natasha Poly, Isabeli Fontana, Mariacarla Boscono, Karen Elson e Alek Wek – che indossano altrettanti capi d’archivio. Grande emozione.

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Abito fluido e sheer con stampa multicolor (ROBERTO CAVALLI)
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Completo stampa pitone camicia+pantaloni (ROBERTO CAVALLI)
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Net dress e micro short (ROBERTO CAVALLI)
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Giacca cropped doppiopetto e pantaloni dal fit morbido (ROBERTO CAVALLI)
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Genny

Sara Cavazza immagina un giardino delle delizie come origine del mondo, simmetrico a quello dipinto da da Hieronymus Bosch nel 1480. In questo giardino, traslato sulla passerella della Milano Fashion Week Primavera Estate 2025, si muove la donna Genny. La collezione è romantica e al contempo concreta, fatta di colori soavi e trasparenze. L’orchidea, simbolo della maison, campeggia su stampe macro e micro effetto pois. Ma diventa anche bottone-gioiello e dettaglio ornamentale sugli accessori. Un’idea di leggerezza e femminilità che cambia le carte in tavola, arrivando anche – per esempio – a tramutare il tailleur in un pigiama a righe. Altri elementi caratterizzanti: lo smoking di satin con lunga giacca sleeveless, il completo in organza stropicciata, i pantaloni e gli abiti in jersey con strategici tagli a corsetto sul fianco. E poi reggiseni a fiocco, bustier, perle a go-go (portate anche come bretelle!).

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Canotta trasparente, pantaloni over, bretelle di perle (GENNY)
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Tubino bianco con pietre colorate (GENNY)
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Camicia e pantaloni a righe (GENNY)
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Completo mini gonna+camicia+blazer con stampa floreale orchidea (GENNY)
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Anteprima

Anima: questo il nome scelto per la collezione PE di Anteprima. La creative director Izumi Ogino collabora con l’artista giapponese Mika Tajima, che nelle sue opere si interroga sulla natura della coesistenza tra umanità e tecnologia. Il risultato è una serie di creazioni dalla narrativa sfaccettata, che parla della bellezza dell’impermanenza e dell’importanza di abbracciare la nostra umanità in tutte le sue complessità. Che incoraggia l’introspezione e una relazione simbiotica tra uomo e natura. I motivi ispirati alla flora e alla fauna, i design minimalisti, l’eleganza sobria, le trasparenze, i materiali leggeri e stratificati: tutto è avvolto da un senso di tranquillità e un’aura di ottimismo, ogni capo diventa quasi rifugio in quest’epoca frenetica. Speranza e rassicurazione.

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Pullover con spalla scesa e pantaloni metallizzati (ANTEPRIMA)
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Maxi pull a maglie larghe e mini dress trasparente (ANTEPRIMA)
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Slip dress + net dress a contrasto (ANTEPRIMA)
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Camicia e pantaloni cargo trasparenti, bra sporty a contrasto (ANTEPRIMA)
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Prada

Siamo nell’era dell’iperinformazione. Gli algoritmi fanno la parte del leone in rete. Però noi possiamo anche scegliere, scansare le imitazioni, liberarci delle aspettative altrui. Anzi, essere liberi in senso generale. Questa la riflessione da cui partono Miuccia Prada e Raf Simons per la collezione Prada Primavera Estate 2025. E proprio per sottolineare la bellezza della facoltà di scelta e della libertà, mixano epoche e stili, attingono agli archivi della maison ma d’altro canto mandano in passerella look futuristici: tute da supereroe, cappelli maschera, gonne con oblò, reggiseni metallici. La creatività umana deve mantenere il sopravvento. L’imprevedibile è bello.

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Abito con piume, giacca sporty in tessuto tecnico, copricapo-maschera (PRADA)
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Micro shorts, top a righe, pelliccia eco animalier (PRADA)
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Camicia, giubbotto con zip e tasche, mini gonna, mocassini e copricapo-maschera (PRADA)
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Pullover slim, camicia, gonna a ruota con oblò (PRADA)
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Federico Cina

A Sarsina, paese natale di Federico Cina, fioriscono le ginestre. E quel giallo si estende ovunque, insieme alla bellezza dei fiori in questione e al loro profumo. Un’energia travolgente, ma anche un’espressione simbolica della delicatezza e della resistenza. Alla ginestra si è ispirato il designer per la nuova collezione PE 2025, restituendone l’essenza a 360 gradi. Sottolineando, tra l’altro, il contrasto tra il suo aspetto fragile e l'abilità di sopravvivere nei luoghi più inospitali. Linee rigide e strutturate si alternano a silhouette fluide e leggere, ogni abito racconta la fioritura, la palette è un omaggio allargato a tutta la morfologia del territorio in questione. La ginestra diventa così metafora del presente e della resilienza.

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Completo in maglia a righe (FEDERICO CINA)
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Completo polo+gonna con cintura a contrasto (FEDERICO CINA)
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Giacca a vento, gonna plissettata, sneakers (FEDERICO CINA)
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Completo giacca+gonna con frange (FEDERICO CINA)
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Calcaterra 

Sono invece le “connessioni” il punto di partenza (e di arrivo) della collezione di Calcaterra. Il desiderio di sentirsi parte di un sistema biologico perfetto, scandito da un ciclico ritorno all’essenza degli elementi. Proprio i 4 elementi - Fuoco, Terra, Acqua e Aria – definiscono dunque le forme, i volumi e anche la palette colori, che va dal rosso intenso al bianco più etereo. L’elemento naturale è richiamato in ogni capo, soprattutto attraverso i tessuti: sete organzate, cotoni tinti a freddo e fil coupé, chiffon di seta intrecciato a mano. Si fa sempre più definito anche il tema della leggerezza, che appare come la strada migliore per rinascere allontanandosi dalla quotidianità. Ed è così che, per esempio, anche il pantalone perde il suo tailoring, abbandonando tasche e cuciture per trasformarsi in un drappeggio naturale.

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Camicia over e pantaloni con frange (CALCATERRA)
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Camicia over, gonna con frange e cappotto (CALCATERRA)
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Abito con frange (CALCATERRA)
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Top monospalla e pantaloni drappeggiati (CALCATERRA)
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Vivetta

La collezione PE 2025 firmata Vivetta esplora lo spazio intimo di una donna, usando l’immaginazione e cercando la verità più profonda. Un po’ come scostare delicatamente una tenda. Ed è infatti una tenda a diventare quasi "musa", per rivelare una palette di colori tenui, tessuti leggeri – dallo chiffon ai pizzi – e trasparenze impreziosite da paillettes, petali 3D, minute perle. Quell’intimità è popolata anche da un mood lingerie in studi di layering, echi di vestaglie, arricciature, fiocchi e colletti ricamati. Un’ode alla femminilità, a una donna sicura di sé, ma anche magistralmente contaminata da cenni alla sartoria maschile. Gli accessori svolgono un ruolo di primo piano: copricapi che richiamano l’intreccio di tende danzanti, choker à la Lady Diana, orecchini pendenti, cinture di perle. Borse che sono veri e propri oggetti d’arte, frutto della collaborazione con Rosantica.

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Abito in pizzo, culotte, calzini bianchi e mocassini (VIVETTA)
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"Top cuscino", shorts, Mary Jane flat (VIVETTA)
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Mini dress con spalline gioiello e ballerine con fiocco (VIVETTA)
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Camicia, jeans decorati e ballerine con fiocco (VIVETTA)
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Gucci 

Oggi più che mai, la moda attinge agli archivi per definire riletture inedite, alzando il tiro nell’incontro tra passato e presente. Anzi: passato e futuro. Una ricerca che appassiona anche Sabato De Sarno, come dimostra perfettamente la collezione Gucci PE 2025. Il minimalismo imperat, il tailoring è essenziale, la palette si gioca sul nero, sui neutri ma anche su tonalità intense e quasi drammatiche come il porpora e il verde bosco. Non mancano, su un altro fronte, colori vitaminici e vibranti. In primis il verde acido, “spirito guida” della tendenza Brat di cui il brand è stato per molti versi anticipatore. Il bambù, elemento che da sempre contribuisce a identificare la moda Gucci, diventa colpo di scena: De Sarno presenta i torque bamboo, cioè gioielli bold, rigidi e indeformabili. Diventeranno virali?

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Cappotto tre quarti e borsa con frange (GUCCI)
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Slip dress in pizzo trasparente, culotte, stivali flat (GUCCI)
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Abito cut out e stivali flat (GUCCI)
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Trench in pelle, foulard e stivali flat (GUCCI)
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Emporio Armani

Se temevi che l’immagine della donna in cravatta stesse tramontando nell’orizzonte fashion, stai serena: la collezione Emporio Armani PE 2025 è una smentita forte e chiara. Proprio la cravatta, infatti, è l’elemento distintivo. Accento di stile per una serie di creazioni che – una volta in più – esaltano il carisma dello stile mannish. Il fascino androgino. Donne in giacca e (appunto) cravatta avanzano sicure sulla passerella, e anche in questo caso forte si percepisce il legame tra il presente e gli echi del passato. Poi Re Giorgio va oltre, infilando l’iconico “pezzo di stoffa” nelle camicie, abbinandolo ai top, lasciando che occhieggi da un blazer indossato a pelle. Annodandolo a mo’ di bra. Altri input che non sono passati inosservati: i gilet cargo, le maxi collane intrecciate, gli stivali flat stringati e a metà polpaccio.

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Completo mannish bianco/ghiaccio con cravatta (EMPORIO ARMANI)
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Maxi top baloon e mini skirt a pieghe (EMPORIO ARMANI)
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Abito cut out cangiante (EMPORIO ARMANI)
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Completo silver con gilet cargo (EMPORIO ARMANI)
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Ermanno Scervino

Il viaggio nel tempo continua con Ermanno Scervino che, con la collezione Primavera Estate 2025, ci riporta agli anni ’60 e ’70. Sempre mantenendo uno sguardo puntato verso il futuro. Le due dimensioni camminano di pari passo, la rilettura è necessaria per la sperimentazione. Sfilano capi iper femminili, come gli abiti midi senza spalline e quelli in candido pizzo (il pizzo, a dirla tutta, è fra le materie più utilizzate), gli slip dresses e i completi crochet. Ma chiara è la voglia di restituire qualcosa di “diverso”: pensiamo al denim lavorato con taglio al laser con effetto ricamato, al chiodo in pelle pastello con decorazioni 3d, ai tailleur con stampe lucide ton sur ton. Ode alla sensualità.

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Total look denin con effetto ricamo (ERMANNO SCERVINO)
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Abito tunica con fiori 3D (ERMANNO SCERVINO)
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Set crochet e sandali alla schiava (ERMANNO SCERVINO)
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Midi dress senza spalline effetto ricamo (ERMANNO SCERVINO)
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Ferragamo

Scaldacuore, body, collant ultra coprenti... ed è subito balletcore. Per la collezione PE 2025 Ferragamo, però, Maximilian Davis si muove tra gli anni Ottanta e il presente. Senza mai perdere di vista l’heritage della maison. Ecco dunque le scarpe da ballerina, ma con il tacco; ecco i body abbinati a trench destrutturati in tessuto tecnico. Ecco gli abiti e i capospalla balloon. E poi la comparsa di pezzi in stile urban: per esempio i pantaloni cargo, le giacche utility, le tute che s'inquadrano nel workwear. Uno spettacolo di danza contemporanea che diventa quotidianità.

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Abito monospalla con frange (FERRAGAMO)
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Abito balloon e scarpe con nastri e tacco (FERRAGAMO)
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Body, trench destrutturato, scarpe con nastri e tacco (FERRAGAMO)
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Scaldacuore, body, collant coprenti e scarpe con nastri e tacco (FERRAGAMO)
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Luisa Spagnoli

L’evoluzione di Luisa Spagnoli è sempre in atto e ci regala piacevoli sorprese. Il target è cambiato e la nuova collezione veste una donna sicura di sé, che non ha bisogno di effetti speciali per catturare l’attenzione ma al tempo stesso ama valorizzare la propria sensualità. Esprimere la propria personalità, anche. Lo fa con la leggerezza dello shantung di seta, della garza, dello chiffon. Con la maglia sapientemente lavorata che dà forma a top e pullover dai volumi ampi. Con le gonne di rafia, le tuniche, i volant e i pantaloni a zampa. Anche con una palette estremamente variegata, che si sposta dal nero, dal marrone e dal verde, al fucsia e all’arancione nelle loro gradazioni più esplosive. Una donna che si muove nella città, perfettamente a proprio agio, ma cela un animo gitano.

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mini dress a palloncino in maglia (LUISA SPAGNOLI)
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Abito effetto ricamo con maniche corte a sbuffo (LUISA SPAGNOLI)
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Abito canotta crochet e cuffietta (LUISA SPAGNOLI)
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Completo blusa+gonna in rafia (LUISA SPAGNOLI)
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Hui

Le Grand Tour: la collezione PE 2025 di Hui è un viaggio alla ricerca della Grande Bellezza, che diventa anche occasione di crescita personale. Il tradizionale itinerario tra le meraviglie d’Europa si fonde con la matrice autoctona del brand, concentrata nelle poesie a cinque caratteri di Du Fu della dinastia Tang. Le donne viaggiatrici sono muse capaci di superare le barriere di genere e reinventarsi sempre: modelli anche per noi. Presente e passato, così, si intrecciano in un potente dialogo al femminile. La semplicità e la pulizia di ascendenza occidentale si specchiano nella delicatezza della cultura orientale, restituendo dinamismo nelle forme, nelle stampe e nei colori. Il blu rimanda al cielo e al mare, poi si va alla ricerca del sole anche attraverso la lucentezza della seta. La meraviglia della natura trova espressione nei pattern pittorici, che a loro volta si fanno racconto dell’animo femminile. La moda è anche poesia visiva.

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Mini dress ruffled (HUI)
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Midi dress con rouches e senza spalline (HUI)
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Total denim corsetto+gonna midi con ricami (HUI)
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Top ricamato, camicia e micro shorts a righe (HUI)
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Bottega Veneta

Alla Milano Fashion Week Primavera Estate 2025 Matthieu Blazy, direttore creativo di Bottega Veneta, allestisce la stanza dei ricordi. La stanza di un bambino. In passerella appaiono le figure imprescindibili: la mamma, il papà, la zia che arriva per cena con un mazzo di fiori. Allo stesso tempo, i bambini giocano a fare gli adulti e il gioco passa - appunto - dai vestiti. Che vanno larghi, che sono stropicciati e/o sovrapposti, abbottonati male. L’intero guardaroba è quello di gente appartenente all'alta borghesia, ma a tutto questo si affiancano elementi originali quanto inaspettati: buffi copricapo, capospalla che sembrano maxi accappatoi, fantasie multicolor ed estrose. Blazy parla di “sincerità emotiva”, identificandola come l’unica possibilità per continuare a meravigliarsi.

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Tube dress midi effetto stropicciato (BOTTEGA VENETA)
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Camicia over a quadri, jeans over e t-shirt (BOTTEGA VENETA)
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Abito in maglia e copricapo con frange (BOTTEGA VENETA)
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Blazer overzie, gonna midi con frange e blusa (BOTTEGA VENETA)
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Aniye Records

Un po’ femme fatale e un po’ dark, la donna portata in scena da Anye Records alla Milano Fashion Week Primavera Estate 2025. Un po’ nostalgica, un po’ surrealista. Si lascia tentare dalle autoreggenti, dai bustier, dalle trasparenze, dai drappeggi. Dai cristalli e alle paillettes che regalano bagliori. Ma poi alza il tiro e fa di testa sua, sfoggiando capi dalle asimmetrie estreme, blazer privi di spalle, abiti con maniche che formano un unicum con lo strascico. Ma anche copricapi la cui ispirazione è chiaramente da ricercare nello chandelier.  Ogni passo è scandito da una grande dose di grinta, consapevolezza. Sicurezza.  

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Abito asimmetrico e cuffia di perle e cristalli (ANIYE RECORDS)
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Maxi blazer senza spalle (ANIYE RECORDS)
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Abito monospalla con manica unita allo strascico (ANIYE RECORDS)
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Mini dress bustier, pelliccia sintetica, autoreggenti (ANIYE RECORDS)
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