Alti, anzi altissimi. Gli stivali cuissardes vestono la gamba arrivando fin sopra il ginocchio, in alcuni casi a metà coscia; sembrano quasi carezzarla. A seconda delle stagioni si affermano sulla scena fashion con più o meno decisione, però sostanzialmente non tramontano mai. Ergo, a prescindere dai trend del momento fanno sempre valere il loro fascino. Non sono amati da tutte? Forse sarebbe più esatto dire che non tutte riescono subito a indossarli con lo spirito e nel modo giusto. Perché se è vero che possono risultare fin troppo sfrontati, è anche vero che ciò accade solo quando non si azzeccano gli abbinamenti. E quando, sia pur a livello inconscio, si parte da un pregiudizio. In realtà lo stivale cuissard può diventare – facilmente - sinonimo di grande eleganza e valorizzare la fisicità di ogni donna, non soltanto di chi ha ricevuto in dono da Madre Natura gambe snelle e chilometriche. Ci vuole poco davvero affinché diventino nostri fedeli alleati. Provare per credere: è arrivato il momento di leggere… il libretto delle istruzioni!
I punti di forza
Gli stivali cuissardes - dal francese cuisse, ovvero coscia - sono uno dei tanti frutti della mente vulcanica di Roger Viver, l’indiscusso maestro delle scarpe. I loro antenati, però, hanno origini ben più remote: bisogna tornare indietro fino alla Francia del Seicento e ai moschettieri di Luigi XIII. Molto probabilmente Viver fu ispirato proprio dai cosciali di uso militare; in ogni caso, creò il primo paio di cuissardes all’inizio degli anni ‘60 e subito le dive del tempo – due nomi su tutti, Brigitte Bardot e Jane Birkin – ne furono conquistate, contribuendo a renderli iconici. Oggi sono più in voga che mai e la conferma, forte e chiara, è arrivata dalle sfilate autunno/inverno 2021-2022.
I loro punti di forza? L’indiscussa sensualità, tanto per cominciare. Derivante dalla forma avvolgente ma anche dall’impronta retrò e da un tocco di “fiabesco” che non si vede, ma si percepisce. E poi arrivano dal guardaroba maschile: forse in pochi ci pensano, eppure questo è un altro ingrediente di una ricetta creata per sedurre. Il fatto che non tramontino mai è un altro pregio; averne almeno un paio diventa inevitabile, sono un acquisto senza “scadenza”. Possiedono inoltre quel-non-so-che di protettivo: se da una parte dirottano l’attenzione sulla gamba e conducono l’occhio fino alla coscia, ambasciatori di una tacita malizia, dall’altra coprono. Chi ritiene di aver qualche difetto, così, si sente più sicura. Grandi amici delle donne, i cuissardes.
Quali scegliere
Gli stivali cuissardes allungano la linea della gamba, questo è il primo elemento da tenere a mente quando arriva il momento della scelta. Significa che le girls dalla statura ridotta farebbero meglio ad optare per un modello che arrivi massimo al ginocchio, per evitare il rischio di apparenti sproporzioni. I tacchi o il plateau sono d’obbligo, of course. Le più alte hanno maggiore libertà di scelta, inutile negarlo.
Altra questione bollente: ma è vero che gli over knee boots diventano insidiosi per le curvy? Dipende. Chi non ha le gambe particolarmente snelle scampa serenamente il pericolo puntando su cuissardes col gambale morbido e col tacco comodo (alto, ma anche medio), per esempio a blocco o a cono; i tacchi a spillo, o comunque molto sottili non sono una buona idea, perché creerebbero un contrasto poco armonioso col polpaccio generoso. Un altro trucco è la zip laterale, che slancia. Chi ha le gambe affusolate, invece, può scegliere anche stivali second skin, elasticizzati oppure no. Per quanto concerne i tacchi c’è carta bianca, ma d’altra parte i flat e i combact rappresentano un’ottima e trendy alternativa.
Colori e materiali
Le risposte arrivano dalle tendenze del momento, però hanno il loro peso anche… le lancette dell’orologio. Per gli outfit di giorno, vincono a man bassa gli stivali in pelle – anche scamosciati – dalle tonalità neutre, in primis marrone, beige e tortora. Però attenzione, perché si stanno facendo largo il bordeaux, il verde oliva, il prugna. E il bianco: sì, i cuissardes candidi come la neve hanno ottenuto la piena promozione dello street style.
Il nero, come sempre, è un passepartout a tutte le ore. E dopo il tramonto? Entrano in scena anche i modelli in vernice, in tessuto stretch e in velluto. Se hai voglia di stupire con effetti speciali, gli stivali metallizzati o glitterati sono la risposta. Insieme a quelli dalle tinte bold, e non possiamo non citare il blu elettrico e l’arancio.
Come abbinarli
Veniamo agli abbinamenti. Gli stivali cuissardes devono essere i protagonisti dell’outfit, questa la prima regola. E per scansare qualsiasi eccesso, c’è una semplice parola chiave: sobrietà. Tutt’altro che restrittiva, come confermano le numerose declinazioni possibili. Le combo con i pantaloni skinny e con la minigonna sono ormai classici incrollabili; lo stesso dicasi per quella con il minidress, Brigitte Bardot docet. Puoi giocare con le lunghezze degli orli completando la mise con un blazer oversize, prova! Poi gli orizzonti si aprono mostrando anche scenari inaspettati.
Ecco allora i cuissardes occhieggiare da lunghi e morbidi abiti in maglia, dotati di spacco strategico; eccoli a completare un look bon ton chic, in un sapiente gioco di contrasti. Da segnalare anche l’abbinamento con le gonne midi, per un effetto a scomparsa di gran classe, e quello con gli shorts, per le donne che non devono chiedere mai. Prendi nota: se vuoi slanciare la figura, sia le gonne che i pantaloni devono essere a vita alta.
Le vere it-girl – tu che dici? - non resisteranno alla tentazione delle mise color block, perché sanno che gli stivaloni sono la ciliegina sulla torta. Così come sanno che il sodalizio con i leggings non funziona più tanto, almeno per il momento. E che i capospalla perfetti sono quelli piuttosto lunghi, vedi alla voce cappotti e trench. Quando le temperature cominciano a salire, un cardigan lungo e via!