Esclusive, preziose ma soprattutto intramontabili e ricche di storia, vanno oltre ogni moda e stagionalità. Sono borse iconiche, veri e propri evergreen, che restano per sempre e inevitabilmente le più amate da tutte le donne, nella loro versione più classica o rivisitata in chiave contemporanea, ma pur sempre fedele alla linea originaria e di conseguenza riconoscibile alla prima occhiata. Vi sveliamo quali sono le 10 it-bag più desiderate di sempre.
‘Creatura legittima’ di Coco Chanel in persona, la 2.55 deve il suo nome alla data in cui fu svelata: il febbraio dell’anno 1955. Si racconta che Mademoiselle Gabrielle nascondesse nella patta tutte le lettere dei suoi amanti e che la trama impunturata, il tipico matelassé, si ispirasse ai giubbotti dei garzoni di scuderia che Chanel vedeva sulle piste da corsa.
In origine, quando nacque nel 1994, si chiamava ‘Chouchou’ ma appena due anni dopo fu ribattezzata Lady Dior in onore della principessa Diana che per quella borsa andava ‘matta’. È in agnello con le inconfondibili impunture "Cannage", manici da portare a mano, e charm lettering pendenti che formano il nome della Maison.
Nasce da un incontro, quello su un aereo tra Jane Birkin, appena lanciata nel cinema d’autore, e Jean-Louis Dumas, che all'epoca aveva preso da cinque anni il comando della casa di moda fondata dal suo bisnonno. Jane Birkin fece cadere dalle mani la sua agenda Hermès da cui fuoriuscì una moltitudine di fogli. Il suo vicino, da vero gentiluomo, la aiutò a raccoglierli. Lei lamentò che nessuna agenda fosse in grado di contenere tutti i suoi fogli e, al contempo, nessuna borsa possedesse un numero sufficiente di tasche. Lui si presentò e le promise di disegnare la borsa dei suoi sogni. E così è stato!
Una hobo bag in pelle da portare a spalla che prende il nome da Jacqueline Kennedy. Nelle foto sui tabloid che la immortalavano in coppia con Aristotele Onassis, dopo la morte di John Fitzgerald Kennedy, non mancava mai sulla sua spalla l’icona di Gucci. Da qui il nome della it-bag di casa.
Il bauletto, per antonomasia, è una delle borse più note della Maison francese. Nata negli anni 30 e disponibile in cinque diverse misure, è realizzata in canvas - tela gommata - con stampa logo all over. I manici sono in vacchetta naturale, un materiale chiaro che si scurisce con l’utilizzo, mentre le parti metalliche sono in ottone.
Galleria come la Vittorio Emanuele II di Milano, dove il nonno di Miuccia Prada, Mario, aprì il primo negozio. Correva l’anno 1913 e la borsa che rende omaggio all’opening è nata nel 2007 e, non c'erano dubbi, era destinata dal primo istante a diventare una delle borse iconiche che hanno fatto la storia della moda. È in vitello soffiano ed è disponibile in una variegata palette cromatica.
Come il pane francese che si porta sotto il braccio, così va indossata la Baguette di Fendi, in maniera facile e funzionale. E fu proprio questo concetto del "facile e funzionale" a ispirare Silvia Venturini Fendi, ideatrice di una delle borse iconiche della maison, anzi della borsa iconica della maison. Oggi è disponibile in tantissime varianti, che rivisitano in chiave contemporanea il suo stile minimal a seconda delle tendenze.
Si porta a mano, è in pelle e ha l'inconfondibile Y che evoca il vecchio logo Yves Saint Laurent. Nasce morbida e capiente a riprendere il fascino d'antan e l'ispirazione allo stile "Rive Gauche" che prendeva le distanze dal pomposo in favore della possibilità di attingere idee nuove dalla strada, ideologia innovativa che rese celebre la maison e lo stilista che le aveva dato il nome.
Falabella come un pony argentino, un animale da compagnia e uno dei più amati dai bambini. A dispetto dell’ispirazione, i materiali non arrivano dal mondo animale. Stella McCartney, infatti, è stata una delle prime designer a dar vita a una borsa iconica senza l’uso di pelli vere.
Design geometrico, sapore rock e versatilità sono le caratteristiche della it-bag lanciata nel 2003 dal direttore creativo Nicolas Ghesquière che proprio in quegli anni stava tentando il rilancio della Maison, da quel momento sempre più apprezzata da addetti ai lavori e non.
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