Capelli biondo cenere, occhi azzurri che brillano, e un sorriso che da solo dice tutto. Martina Strazzer è una ragazza solare e genuina, grintosa e determinata, tanto giovane quanto ambiziosa. Ed è l’ambizione, mista all’intraprendenza, che in men che non si dica l’ha resa una content creator da 1.5 milioni di followers su TikTok e 700 K su Instagram, nonché un’imprenditrice di successo.
Ironica sui social e concreta negli “affari”, Martina – classe 2000, ha appena 23 anni - è la fondatrice di un brand di gioielli tutto suo, lanciato tre anni fa e che oggi fattura 4 milioni di euro. Ebbene sì, avete capito bene: 4 milioni di euro.
Ma facciamo un passo indietro. Perché scommetto sarete curiose di sapere come tutto ha avuto inizio. Noi lo siamo stati e quando l’abbiamo incontrata al quinto piano de La Rinascente in piazza Duomo a Milano – dove Martina è approdata con uno spazio dedicato nell’ambito del progetto Jewel Market che unisce i più importanti brand di gioielli per tutto il mese di dicembre - l’abbiamo tempestata di domande. E innanzitutto le abbiamo chiesto quando e come tutto ha avuto inizio.
Martina Strazzer: gli inizi tra sogni e progetti preziosi
Siamo nel 2019, dopo gli studi scientifici Martina si iscrive all’università di biomedica, con le idee non troppo chiare su quello che volesse fare in futuro. O forse sì? Ebbene se non lo erano, le sono bastati due mesi di corsi per chiarirsele: tra i banchi dell’ateneo, infatti la passione per la materia si affievolisce sempre di più in favore di un desiderio più forte e intenso: creare qualcosa di suo nell'ambito moda.
E così nel mentre che decide di lasciare l’università, spulcia tra le sue passioni e non ha dubbi: vuole lanciare un brand di gioielli e lo chiamerà "Amabile", suo secondo nome di battesimo nonché nome della sua dolce nonna paterna che non ha mai conosciuto. (Ma che – ne siamo certi – le ha portato molta fortuna!).
Dunque, si parte? E no, non ancora. Prima c’è un ostacolo da superare, anzi… per così dire tre: “Confessare ai miei genitori che lascerò l’università, che la lascerò per lanciare un marchio mio di gioielli e che – ci sottolinea con quello sguardo di chi all’epoca sapeva che non avrebbe mai avuto rimorsi per quella decisione - quei gioielli non li venderò mica in una tradizionale gioielleria? Li venderò sui social…. Ops, come glielo dico?”.
E così tra la perplessità e la paura di ferirli, certa di dare loro una delusione, non glielo dice… glielo scrive: “Ho deciso di scrivergli una lettera”. E così tra fiumi di lacrime che sfioravano il foglio: “Gli chiedevo scusa per il dispiacere che gli avrei arrecato con le mie scelte e promettevo loro di restituirgli fino all’ultimo centesimo della retta pagata. Ma - ne ero certa - non era quella la mia strada, la strada della mia felicità”.
Una storia di perseveranza
Una scelta non condivisa dai genitori – “per mediare intanto mi sono iscritta alla facoltà di marketing” - come da molte persone vicine che non credevano nel suo progetto. Ma quella “solitudine” non è bastata a fermarla, come non è bastato a fermarla il lockdown: perseveranza e voglia di fare hanno avuto la meglio.
“Avevo in tasca solo 300 euro – erano tutti i miei risparmi e intorno a me non c’erano figure con un bagaglio imprenditoriale – insomma, partivo completamente da zero: non potevo permettermi grossi investimenti e ho dovuto racimolare un po’ di informazioni in giro per capire come funzionassero le cose nel business. E così ho iniziato a far produrre primissimi e pochissimi pezzi. Iniziavo a vendere qualcosa poi scoppia il covid, chiudono i laboratori.”
È la fine? No! Con semplicemente 14 follower su IG, Martina Strazzer investe tempo e creatività su TikTok, lo scarica e reel dopo reel in cui ironizza sugli stereotipi, la sua pagina fa il boom. E con lei i suoi gioielli.
TikTok, l'imprenditoria femminile e... Amabile
Oggi Martina Strazzer sui social racconta la sua quotidianità, i suoi sogni, le sue difficoltà. Ha una community che è uno zoccolo duro, che è anche la sua clientela. Con loro ogni giorno c’è uno scambio reciproco e diretto: “Sui social sono super spontanea e il rapporto con i miei follower si basa sul coinvolgimento reciproco: è un rapporto emotivamente stretto seppur virtuale perché c’è uno scambio continuo, di sentimenti, di momenti, di emozioni, di storie di vita vera. E infatti “Amabile” nasce proprio da questo scambio".
E proprio attraverso i social – "TikTok ha un valore inestimabile nel mio successo" – intende promuovere la presenza di donne nel mondo dell’imprenditoria, supportata proprio da un team di giovani donne under 30, che oggi sono ben 40. “Da donna imprenditrice ho avuto tante difficoltà a farmi valere, ma ce l’ho fatta e voglio che tutte le altre donne che hanno un sogno come il mio ce la facciano senza arrendersi, senza fermarsi al primo ostacolo, senza farsi buttare giù da nessuno. Cerco di trasmettere alle mie follower tutta la mia forza e la mia perseveranza, sperando di essere un buon esempio di successo e di empowerment femminile, e quando loro mi dicono che ce l’hanno fatta, è un po’ come se ce l'avessi fatta anche io con loro.”.
Insomma, Martina è una ragazza forte e “AMABILE”. E la sua storia ci dimostra che con creatività, intraprendenza e forza di volontà si può arrivare un po’ dove si vuole.