La moda può e deve essere più etica e puntare alla sostenibilità, un messaggio importante che l'attrice Emma Watson ha ribadito all'Earthshot Prize Awards di Londra. E quale miglior modo per ribadire la sua posizione se non con un look creato ad hoc per l'occasione?
Sono lontani i tempi di Hermione, la piccola secchiona della scuola di magia di Hogwards e inseparabile amica di Harry Potter. La splendida Emma è cresciuta, scrollandosi di dosso quell'immagine e trasformandosi in una donna forte e di solidi principi. Ma soprattutto non perde occasione per sfruttare la sua celebrità per lanciare messaggi positivi per le donne e il Pianeta.
Una bella lezione di stile e impegno quella di Emma, da cui dovremmo assolutamente prendere esempio, anche nel nostro piccolo.
Un abito, dieci abiti
Per chi non lo sapesse, gli Earthshot Prize Awards si propongono come evento internazionale di punta per la sostenibilità ambientale ed Emma Watson è sempre stata una paladina dei diritti green.
Di certo, dunque, non poteva mancare alla cerimonia di premiazione e la sua presenza non è passata inosservata, soprattutto per l'incredibile look che ha scelto. I presenti hanno potuto ammirare questa giovane e splendida attrice con un abito-top realizzato per lei da Oxfam. Nessun marchio di lusso né tessuti pregiati o provenienti da chissà dove: Emma ha sfilato sul red carpet con un look chic ma soprattutto etico.
L'abito di Oxfam urla da ogni singola balza: "Ricicliamo!": è stato realizzato cucendo insieme dieci abiti da sposa recuperati dalla charity, ricostruiti in modo da creare un lungo top asimmetrico che lascia scoperta la schiena.
Con l'eleganza delicata che la contraddistingue, Emma ha fluttuato sul red carpet completando l'outfit con un pantalone a zampa d'elefante di colore nero e stivali plateau in stile Buffalo, in linea con la tendenza del momento.
Emma, icona di stile e personalità
Giovane, bella e di grandi principi. Emma Watson rappresenta appieno quella generazione di artisti internazionali che impiegano energie e risorse per il bene altrui. L'attrice inglese in particolare ha sempre sostenuto i diritti delle donne e si batte contro la violenza di genere, le discriminazioni e contro chi, nel silenzio generale, per troppo tempo ha contribuito alla rovina del nostro Pianeta.
Emma crede fermamente che tutti noi possiamo (e dovremmo) ritagliarci un ruolo, anche piccolo, nel grande processo di cambiamento che - si spera - giunga ai risultati sperati. Ed è lei a farlo in prima persona sin dal 2011, quando creò la capsule collection totalmente green ed ecosostenibile Pure Threads, avvalendosi della preziosa collaborazione di Alberta Ferretti.
Ma l'impegno di Emma Watson non si è fermato qui. Nel 2017 ha creato l'account Instagram @the_press_tour in cui condivide con i follower (attualmente più di 300mila) tutti gli outfit sostenibili da lei stessa indossati in occasione di cerimonie ed eventi internazionali.
Iconico l'abito di Calvin Klein indossato da Emma al Met Gala del 2016, realizzato con tre diversi tessuti, intrecciati con filati ricavati da bottiglie di plastica riciclate. Senza dimenticare, poi, quando fece capolino su Vogue Australia nel 2018 con lo splendido cappotto-vegan della stilista Stella McCartney.
Il ruolo (importante) nel consiglio di amministrazione di Kering
Emma Watson negli anni è diventata un'indiscussa icona di bellezza e di stile. Senza mai rinunciare alla sua semplicità, il modello di bellezza che ci propone è delicato, mai sopra le righe e soprattutto etico. Attivista e ambasciatrice per le Nazioni Unite, da poco più di un anno è entrata a far parte del consiglio di amministrazione di Kering.
Di che dobbiamo sorprenderci, vi chiederete. Eppure sappiate che è un incarico non da poco quello di cui la bella Emma è stata insignita. Kering è il gruppo fashion di (stra)lusso guidato da François-Henri Pinault, che gestisce alcune delle maison più importanti del mondo. L'attrice è presidente del comitato per la sostenibilità, di fatto una guida per la promozione di iniziative green e sostenibili che limitino inquinamento e sprechi nel mondo dell'Alta Moda.
Gli Earthshot Prize Awards
Chiudiamo con un'approfondimento sugli Earthshot Prize Awards. Abbiamo già detto che la loro rilevanza in fatto di sostenibilità ambientale è enorme, ma è giusto precisare che hanno anche un obiettivo piuttosto ambizioso (ed encomiabile): portare a termine entro il 2030 cinque obiettivi che miglioreranno la vita di tutti noi e delle generazioni a venire. Ogni soluzione vincente riceverà un finanziamento di 1 milione di sterline per supportare e soprattutto realizzare queste ingegnose innovazioni.
Un premio riservato a chi dimostra impegno, dedizione e si batte fattivamente per il cambiamento. Perché è facile riempirsi la bocca di battaglie nel nome della salvaguardia del Pianeta, ma è nei fatti che si riconosce chi dà una spinta effettiva a tutto questo, al di là dei bei discorsi e dei paroloni.
La cerimonia di premiazione si è svolta all'Alexandra Palace di Londra alla presenza del Principe William e della moglie Kate Middleton, da sempre in prima linea per la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del Pianeta. Anzi, il premio è finanziato e promosso proprio dalla Royal Foundation dei Duchi di Cambridge, istituita nel 2009.
Le parole del Principe William riassumono appieno lo scopo dell'iniziativa:
La Terra è a un punto di svolta e ci troviamo di fronte a una scelta netta: o continuiamo come siamo e danneggiamo irreparabilmente il nostro Pianeta, oppure ricordiamo il nostro potere unico di esseri umani e la nostra continua capacità di guidare, innovare e risolvere i problemi. Le persone possono ottenere grandi cose. I prossimi dieci anni ci presentano uno dei nostri più grandi test: un decennio di azione per riparare la Terra.