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Milano Moda Uomo AI 2023: gli show più belli della fashion week maschile

Milano Moda Uomo AI 2022/23
19-01-2022
Pezzi genderfluid, libertà espressiva e tanto colore: i nuovi codici estetici visti sulle passerelle maschili della MFW sono una vera rivoluzione stilistica! Ecco cosa ci è piaciuto e il racconto delle sfilate più rappresentative

18 gennaio 2022. Cala il sipario sull’ultima edizione di Milano Moda Uomo dedicata alla prossima stagione fredda: è decisamente tempo di bilanci!
Partiamo col dire che, quella a cui abbiamo assistito, è stata una Fashion Week dal calendario decisamente insolito e marcatamente phygital, scandito da un mix di show fisici (23 per la precisione, tutti concentrati nei primi quattro giorni), esperienze digitali (a cui invece Camera Moda ha dedicato la chiusura), nomi sorprendenti, backstage blindati e assenze eccellenti.

Partendo dal fondo non c’è bisogno di ricordare forse che il grande assente di questa MFW è stato proprio Giorgio Armani, fin dall’inizio dell’era Covid il più attento alla conversazione sulla situazione pandemica e sul ruolo della moda in questo momento storico. Re Giorgio, con l’alzarsi dei numeri legati alla variante Omicron, aveva fatto sapere infatti che avrebbe annullato le sfilate maschili di Milano e quelle di Haute Couture a Parigi, mettendo al primo posto salute pubblica e sicurezza. Come sempre un modello a cui rifarsi, anche nell’assenza.

Ma veniamo al sodo: gli spunti interessanti in questa settimana della moda dedicata al menswear ci sono stati eccome, a partire da una visione maschile più libera e creativa, giocata su un’autodeterminazione estetica che sa uscire dagli schemi. Al centro troviamo quindi temi come il genderless e la capacità di costruire codici stilistici nuovi di zecca, per un uomo che (finalmente) può scegliere cosa essere e come apparire.

E quindi eccoci al racconto delle sfilate dei nomi più rappresentativi viste nel corso di questa settimana di Milano Moda Uomo dedicata all’autunno inverno 2022/23. Qual è stata la tua preferita?

Ermenegildo Zegna

Il sipario si alza su Ermenegildo Zega e sul suo direttore creativo Alessandro Sartori, che per questa collezione parte dal concetto di metateatro e di una moda da vedere “dal vivo”, ma sempre più proiettata verso una commistione tra generi. Ebbene, Zegna apre decisamente le danze con stile, portando in passerella un menswear fatto di pezzi ibridi e trasversali, facili da combinare e da vivere.

La grande novità è rappresentata dal classico tre pezzi – giacca, pantaloni e camicia – reinventato da Sartori in ottica styling-modulare (un po’ come tutta la collezione del resto) e proposto in un unico materiale, con i pezzi vendibili anche separatamente. Una menzione d’onore va poi ai maglioni dall’effetto “rammendato”, assolutamente abbinabili ai pantaloni della triade classica.
La palette? Si muove principalmente tra nuance naturali e basiche, come il nero, il panna e varie shades della tavolozza-terra, per poi sfociare in sorprese fresche e contemporanee come il carta da zucchero.

Dsquared2

Ispirazioni anni ’70 contaminano capi sportivi e decisamente contemporanei. È la visione di Dean e Dan Caten, i gemelli alla guida creativa di Dsquared2, che portano in scena un menswear fatto di stratificazioni e mix interessanti tra capi genderless e intercambiabili.

Piumini (o per meglio dire piumoni!) XXL si portano con camice check oversize, maglioni giganteschi dalle lavorazioni artigianali, poncho imbottiti, cargo-pants, bermuda più ghette tecniche e così via. Tutto regolarmente portato a strati un pezzo sopra l’altro e tutto coloratissimo, mixato sapientemente con accessori come maxi zaini (in collab con Invicta come altri pezzi della collezione), occhialoni colorful e immancabili cappelli in lana dai pattern boho.

Fendi

Estetica anni ’20 e tanti, tantissimi accessori. L’uomo Fendi di Silvia Venturini riparte da logiche classiche e pesca dal guardaroba femminile tradizionale per dettagli sorprendenti, ma mai esagerati.

E quindi ecco sfilare un nuovo modello estetico maschile che si concentra su dettagli raffinati e si muove fuori dal solito concetto di sartoriale. Ben vengano dunque giacche e cappotti strutturati dalle linee oversize e completati da colli in pelliccia, pull in lana scollatissimi e dress in maglia con tanto di accessorio in perle. Ma anche Mary Jane declinate in versione dandy con orologio sul cinturino, maxi pochette e borse, gioielli maschili (con collari in maglia strepitosi!) e persino il primo portafogli dedicato alle criptovalute! What else?

Dolce & Gabbana

Questa Milano Fashion Week maschile è stata caratterizzata da più presenze eccellenti sulle passerelle, spesso rappresentanti in carne ed ossa di un’idea precisa di “maschile” da parte dei designers. Ebbene, una presenza su tutte è stata di certo quella di Machine Gun Kelly (il rapper statunitense legato all’attrice Megan Fox) che svela durante lo show di Dolce & Gabbana diversi completi, tra cui uno in seta bianca e gioielli per le labbra (che – ci scommettiamo - saranno presto dei cult!), e che ha portato sulla catwalk la sua estetica così prorompente e ben definita.

Va in scena dunque uno show dedicato a musica e metaverso (visto come prolungamento della realtà conosciuta) e rappresentato da giochi di volumi, forme e pattern. E qui ecco che – insieme ai capi e agli accessori giocati principalmente sui codici stilistici della Gen-Z – arrivano in passerella anche alcuni temi cari ai più giovani, innanzitutto quello della sostenibilità e del genderfluid. Via libera quindi a faux-fur realizzate con materiale non impattante, paillettes, ski-set XXL da portare anche in chiave urban e tanto rosa come colore cardine dell’armadio mannish.

Milano Moda Uomo AI 2022/23
Credits: Getty Images

Etro

Uno show dal sapore freschissimo quello proposto da Kean Etro per il menswear targato FW 2022/23. Si tratta – per stessa descrizione del designer – di un viaggio culturale di “school-boy” provenienti da una rassicurante (quanto noiosa) vita borghese, pronti a partire per sperimentare il mondo e le prime trasgressioni giovanili.

Oltre ai riferimenti estetici per capi e accessori – bellissime le lavorazioni della lana cotta o a taglio vivo, i foulard, i pantaloni in velluto e le stampe che rimandano al mondo della natura – qui troviamo spunti grooming interessanti, come i capelli portati lunghi e un po’ “wild”.

Prada

Raf Simons e Nostra Signora della Moda Miuccia Prada portano in scena Body of Work, sfilata menswear AI 2022/23 presentata al Deposito della Fondazione Prada. La collezione omaggia l’abbigliamento da lavoro al quale si vuole conferire nuova dignità e valore, attraverso le logiche e il linguaggio delle produzioni sartoriali. Ed è così che pezzi universali scoprono una nuova formalità da declinare in più situazioni!

Milano Moda Uomo AI 2022/23
Credits: Getty Images

Troviamo in passerella dunque job-uniforms e capi come parka, bomber e pullover, reinterpretati grazie all’utilizzo di materiali pregiati come pelli preziose e nuovissime sete “tecniche”. Le palette giocano su classici come il grigio e il blu, spesso proposti in monocromo e illuminati da sprazzi di tinte neon e vivaci, mentre i tagli si fanno geometrici e puntano sull’enfatizzazione di spalle e vita.
Anche qui in passerella troviamo un cast che include personalità che vanno ben oltre il mondo della moda: tanti sono i nomi provenienti da Hollywood, uno su tutti Kyle MacLachlan.

JW Anderson

Parola d’ordine: osare! Ecco aprirsi il sipario sullo show più colorato e creativo dell’intera fashion week maschile, quello presentato dallo stilista britannico Jonathan Anderson, già a capo della direzione creativa di Loewe.
Per l’occasione il designer ha sfilato con il suo brand per presentare la collezione uomo e la Pre-Fall donna 2022, portando in scena uno show senza mezze misure che sembra quasi un party.

Maglie dalle lavorazioni tridimensionali, smanicati knitwear zeppi di spille e decorazioni, set in pailettes luccicanti e canotte a rete sono trai i grandi protagonisti di una collezione maschile audace che punta tutto sul piacere del divertimento. A completare gli style ci sono infatti accessori davvero extravaganti, come i peluche in maglia a forma di elefante o i piccioni (che nello specifico vogliono celebrare Milano) che diventano clutch originalissime e (nel bene e nel male) già iconiche!

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