Le collezioni Primavera Estate 2023 parlano chiaro: le trasparenze hanno raggiunto l’apice del successo. Da N°21 ad Alberta Ferretti, da Fendi a Bottega Veneta passando per il fast fashion, sono tanti i brand che puntano sul vedo-non-vedo. Anzi, a dirla tutta sul vedo e basta. E il seno diventa protagonista di questo svelare. Mostrare con fierezza e senza timori. Free the nipple, lo chiamano. Letteralmente, libera il capezzolo. Però attenzione: non è soltanto una tendenza moda. Free the nipple è un movimento. Che potrebbe tradursi in una nuova, cruciale tappa nel lungo percorso per rivendicare i diritti femminili e la libertà di essere donna.
Cos’è il movimento Free the nipple
La campagna Free the nipple non è una novità. Le origini risalgono al 2012, ovvero al periodo in cui Lina Esco lavorava all’omonimo film (uscito due anni dopo), che racconta di una folta schiera di donne determinate a "liberare" il capezzolo e depenalizzare il topless femminile. La realtà si è sovrapposta al narrato, a quei tempi parecchie manifestanti sono scese in pizza a seno nudo rivendicando un ideale diffuso.
Il nocciolo della questione è il seguente: perché gli uomini possono e le donne no? Perché esibire il capezzolo maschile è una cosa “normale” mentre quello femminile dev’essere celato? Perché mostrarlo è ancora qualcosa di scandaloso oppure, ben che vada, messaggio di seduzione e provocazione? E ancora: possibile che il seno debba sempre essere sessualizzato o al massimo associato all’idea di allattamento?
La nuova versione
A distanza di una decina di anni, dunque, la campagna di sensibilizzazione ha ripreso vigore ed è diventata più attuale che mai. In una nuova versione, però. Adesso non si tratta di mettersi in topless, bensì di indossare tessuti trasparenti e lievi: tulle, seta, chiffon. Rete e maglia larga. Validissima alternativa sono i reggiseni micro, decisamente in ascesa.
All’immaginazione si lascia ugualmente poco, ma rispetto al passato il modus è più raffinato ed elegante. Non meno efficace, d’altra parte. La moda si è fatta trovare pronta con un’infinità di proposta e il messaggio è diventato un trend. Ma lo sappiamo bene e lo ribadiamo: qui non sono in ballo soltanto l’estetica e l’essenza fashion. L’estetica diventa un fondamentale veicolo, comunicazione. Un’altra rivoluzione riguardante le donne.
Instagram e Facebook: via la censura?
Insomma, potrebbe essere la volta buona. Questo status di tendenza potrebbe agevolarci parecchio. Essere libere di mostrare il seno senza finire sul banco degli imputati: ecco cosa si chiede e si auspica. E forse uno dei più grossi ostacoli sta per dissolversi.
Come sai, da sempre i social censurano le immagini dei capezzoli femminili. Con estrema rigidità. Ovviamente, ciò non vale per gli uomini. Comunque: i componenti dell’advisory board di Meta, colosso statunitense che controlla sia Instagram che Facebook, hanno chiesto ai manager esecutivi di modificare le linee guida dei contenuti. Cioè di togliere le censure. Stiamo a vedere.
Le celebrities che hanno sposato la causa
Sono parecchie le star, di casa nostra e non, che si collocano tra i sostenitori del Free the nipple. Ricordiamo con sommo piacere la risposta data da Aurora Ramazzotti a chi l’ha condannata per quel cardigan indossato senza reggiseno; pensiamo a Victoria De Angelis, tra le paladine più ferventi. E naturalmente a Chiara Ferragni, che sembra non poter più fare a meno degli outfit sheer.
E poi Miriam Leone, Elodie, Miley Cyrus, Rihanna, Cara Delevingne, Kendall Jenner, Julia Fox, Bella Hadid: l’elenco si arricchisce senza soluzione di continuità. Le celebs vogliono dare un ulteriore input. Si tratta di decidere se riceverlo o meno.