22.2.2022. Data palindroma molto interessante numericamente parlando e decisamente perfetta per mettere la parola “fine” alla fashion week dalla connotazione più rock’n’roll di tutte, ovvero quella di Londra. Ebbene sì sembra impossibile ma, dopo New York, si chiude anche la seconda settimana della moda di questo fashion month dedicato alle collezioni autunno inverno 2022/23!
Come sono andate dunque le cose sul fronte della moda targata UK? Te lo sveliamo subito con un focus sulle sfilate più belle e rappresentative di questa edizione. Ma partiamo dall’inizio.
Diciamo subito che fin dal principio – data la decisione di saltare gli show dedicati al menswear - era apparso chiaro l’intento di utilizzare la manifestazione come “vetrina unica”. Ed è così che in effetti la LFW 2022 è stata una mescolanza perfetta, non solo in termini di genere ma anche di nomi (tra big ed emergenti) e di scelta legata alla modalità in cui sfilare. Il che ci catapulta di nuovo immediatamente in un format phygital perfettamente riuscito.
Sul calendario sono infatti ben 86 gli eventi fisici – tra sfilate, presentazioni e compagnia bella - mentre 61 sono coloro che hanno optato per il digitale, per cui è stata messa a disposizione una piattaforma globale accessibile anche ai non addetti ai lavori.
Quello che vediamo in passerella – a chiusa di quanto detto fin qui – è esaltazione a tutto tondo dell’unicità della persona, attraverso show estremamente contemporanei che portano sotto i riflettori pregi e difetti della modernità.
Tutto molto bene insomma ma – come già accennato (e come da nuovo trend di queste edizioni post-Covid aggiungeremmo!) – anche Londra ha i suoi assenti. E purtroppo sono nomi che si fanno sentire.
In primis Burberry, per cui Tisci aveva deciso di posticipare lo show ai prossimi inizi di marzo. E poi “queen” Victoria Beckham, che ci priva non solo della sua passerella ma anche della “prima fila” più iconica degli ultimi anni (quella con tutta la sua famiglia e Anna Wintour!) e che probabilmente opterà per una presentazione digitale ancora da definire.
Ma torniamo sulle catwalk. Ecco una carrellata dei migliori fashion show visti durante la London fashion week 2022. Are you ready?
Poster Girl
Londra è una prima assoluta per Poster Girl – it-brand fondato da Francesca Capper e Natasha Somerville, amatissimo da celeb del calibro di Dua Lipa - che rompe il ghiaccio portando sulle passerelle un’apertura davvero funny!
La collezione è incentrata su un tema molto caldo tra le catwalk del momento: quello dei Y2K, ovvero i primi anni 2000.
Ed è così che sfilano tanto cut-out e vita bassa, così come mini skirt e tutine aderentissime che si mescolano a tavolozze neon (anche questo trend davvero on fire!) e a sfumature della terra e toni metallici. Interessane poi la distribuzione dei volumi a contrasto, giocata in chiave più importante sugli accessori: come non notare gli ski-boots o i colli in pelliccia indossati con min dresses “strizzatissimi”? Un effetto wow che ci piace moltissimo!
Bora Aksu
Le influenze del tema femminista non mancano nemmeno in questo raffinato lavoro di Bora Aksu. Il designer turco infatti per questa collezione AI 2022/23 si ispira e omaggia la poetessa Christine De Pizan, nobildonna italiana che prestò servizio in Francia presso la corte di re Carlo VI e a cui sono attribuiti proprio alcuni tra i primi scritti di stampo femminista.
Il risultato è una collezione dallo stile marcatamente preppy e dalle influenze parigine, percepite soprattutto nell’uso degli accessori e nei tocchi di voile.
Baschi, cappellini annodati sotto il mento, mantelle e maxi colletti ricamati completano abiti con le immancabili balze (ben nota cifra stilistica del designer) e tailleur. E il tutto viene velato da una leggera aurea noir che rende l’insieme più contemporaneo e dal piglio vagamente rock.
Nensi Dojaka
Occhi puntati sulla nuova star del fashion system, Nensi Dojaka. Ebbene, la vincitrice dell’edizione 2021 del LVMH Prize for Young Designers non delude e continua a mietere vittime tra le it-girls (ma non solo!) con una collezione che conferma i codici estetici che caratterizzano la giovane designer, ma che inserisce un pizzico di sperimentazione (che non guasta).
L’autunno inverno di Dojaka non perde il suo tratto sensuale e ladylike. Si muove infatti su trasparenze, lacci e tagli che accarezzano le forme femminili con una certa eleganza e con linee di una pulizia mai scontata. Ma lo fa puntando sull’inserimento di elementi nuovi e non esplorati nella scorsa collezione, come la combo body e pantaloni.
Anche la scelta di tavolozze e materiali appare differente. Nensi Dojaka infatti ci conquista con l’utilizzo inedito di lustrini, velluti e pelle e ci lascia senza fiato con le sue nuove sfumature di nude e con un vinaccia a dir poco sontuoso.
Richard Quinn
“Una lettera d’amore alla silhouette e all’artigianato”. Così Richard Quinn ha descritto i veri protagonisti della sua collezione autunno inverno 2022/23 presentata a Londra: i cappelli.
Lo stilista ha in effetti portato in passerella uno show in cui i copricapi hanno fatto da padroni assoluti della scena, tra maxi-hat e cappucci che si trasformano in autentici prolungamenti della figura. I cappelli diventano quindi elementi centrali nella struttura del look, non più delle appendici che lo arricchiscono semplicemente. Da qui si sviluppa un tema che si snoda su contrasti importanti. Vediamo sfilare infatti cocoon coat e tailleur dalle stampe floreali in versione macro mixati a pezzi in vinile super-sexy. Ovviamente ognuno con il proprio immancabile copricapo.
Simone Rocha
Il talento più romantico della moda Simone Rocha torna in passerella con tutti gli elementi tipici della propria cifra stilistica - come perle e fiocchi - ma li remixa in chiave dark andando a comporre uno stile gotico-femminile come sempre davvero affascinante.
Per l’occasione la designer prende spunto da Children of Lir, una favola noir irlandese che riesce a portare in passerella e a far vivere letteralmente attraverso le fibre delle proprie creazioni.
Il grande protagonista della sfilata è il nero, che si alterna a un unico antagonista: il bianco latte. Gli altri (lievi) accenti cromatici sono pochissimi e ben calibrati. Ne consegue un insieme di look caratterizzati da un contrasto estremamente grafico tra le nuances utilizzate. Le linee restano invece ampie e sontuose, con capi giocati su stratificazioni di mood e materiali differenti (tulle, fiocchi e balze si fondono con la pelle e con il vinile, ma anche con elementi contemporanei come il balaclava). Davvero una favola gotica dal taglio contemporaneo, non c’è che dire!
Roksanda
Con Roksanda, tra le sfilate di chiusura di questa fashion week londinese, torna in passerella il sartoriale. Abiti scivolati e fluidi che sembrano usciti da un sogno solcano la catwalk, caratterizzati da un’eleganza tipica del genio creativo che mette in campo la semplicità.
La collezione è caratterizzata da un uso molto raffinato del colore a blocchi, con cromie dirompenti che contrastano magistralmente con i nude.
L’autentica chicca dell’autunno inverno 2022/23 targato Roksanda? I pezzi in collab con Fila, capi giocati “a tutto volume” su grandi ampiezze e tagli impalpabili che spingono l’acceleratore su cromie sorprendenti e super-funny.