Fashion culture

Il meglio della NYFW 2022: ecco gli show più belli

sfilate NY
17-02-2022
New York, New York: all’ombra della Statua della Libertà ha preso il via il fashion month 2022! Ecco, al termine della prima settimana della moda, un bilancio delle passerelle più interessanti

11 - 16 febbraio 2022. Ecco le date (appena concluse) della sei giorni di moda newyorkese, che dà il via a un attesissimo fashion month dedicato alle tendenze per il prossimo Autunno Inverno 2022/23.
Saremo onesti: tra le quattro città protagoniste, New York sulla carta presentava il calendario che destava un po’ meno trepidazione.

Sebbene infatti ci si aspettasse con curiosità che la moda “born in the U.S.A.” riprendesse un certo filo del discorso intrapreso nella scorsa edizione sullo stile americano e sul suo sviluppo, la mancanza di grandi nomi e di certe istituzioni resta forse il vero scoglio da superare per aggiungere alla “scaletta” l’appeal che meriterebbe. Non possono non balzare all’occhio infatti le grandi assenze sul calendario: da Tom Ford a Marc Jacobs passando per Rodarte, i nomi mancanti in passerella pesano eccome!

E quindi – come da aspettative - oseremmo dire che il glamour si è consumato più fuori che dentro, intorno alle sfilate e in front row, con un alternarsi di celeb che sanno tenere vivi gli eventi e alta la curiosità (qualche esempio su tutti: Katie Holmes, Drew Barrymore, Olivia Palermo e Chiara Ferragni).

Ma veniamo al sodo e a chi questa New York fashion week l’ha fatta. Tanti i nomi nuovi, con un focus – più o meno voluto - sul design emergente e sulla sua evoluzione, con la presentazione di tutta una nuova generazione di leve freschissime. Tra i (pochi) big restano invece nomi come Proenza Shouler, Carolina Herrera e Tory Burch.

Come sono andate dunque le cose? Scoprilo con noi, attraverso il racconto dei fashion show più rappresentativi della New York fashion week 2022.

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Proenza Shouler

Un ritorno alla sartorialità che si basa sulla ricerca del materiale e sulla valorizzazione del corpo: è quanto portato in passerella a New York da Lazaro Hernandez e Jack McCollough, direttori creativi di Proenza Shouler.
La collezione AI 2022/23 vuole infatti essere un inno al femminile, con tagli ripensati in chiave vagamente ladylike e formali, ma anche interessanti e molto contemporanei.

Niente cuciture e tessuti protagonisti, per capi che abbracciano la silhouette e ne sottolineano le forme con delicatezza. Texture e colori basici proposti a blocchi sono dunque al centro, tra molta eleganza e la conferma di qualche microtrend lungimirante come il balaclava che – a quanto pare – ritroveremo anche nei prossimi guardaroba invernali.
Il look chiave della collezione? Quello portato in passerella da Bella Hadid, che sfila proprio con maglia e passamontagna in velluto e pantalone sartoriale.

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Jason Wu Collection

Estetica d’ispirazione anni ’50 e creazioni che sembrano sospese tra passato e presente. È la collezione AI 2022/23 portata in passerella dal giovane designer Jason Wu.

Abiti a fantasia bicolor (il cui pattern fa l’occhiolino al tie&dye) che si strizzano in vita per poi aprirsi a corolla, ma anche mini dresses e tailleur in tweed si fanno protagonisti assoluti dello show. Sono i dettagli, come le frange e i mix’n’match di nuances pop, a riportare in un contesto più contemporaneo l’intera collezione, che ci appare fondata sui codici di un’eleganza retrò ma contemporaneamente molto fresca.

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Altuzarra

Per Altuzarra è la seconda sfilata a New York dopo aver lasciato le catwalk parigine. Va in passerella una proposta densa di mistero (uno dei termini utilizzati proprio da Altuzarra per descrivere il lavoro portato in scena) che si ispira agli abissi dell’Oceano e alle sue meraviglie.

Sì perché le modelle sfilano come avventuriere del mare o incantevoli sirene, avvolte in macro-paillettes utilizzate come squame scintillanti, maglie fatte vivere in interessanti giochi di stratificazione e long dresses caratterizzati da tagli scivolati, dettagli cut-out e bustier.
Dominano le tonalità del mare, ovvero i blu come il navy, e la stampa tie-dye, utilizzata in lungo e in largo specialmente sugli abiti. Menzione d’onore va infine per gli accessori: oltre ai guanti molto presenti nei look in maglia, hanno suscitato grande interesse le borse concepite come “sacche”, perfette per andare all’avventura con tutto il comfort (e lo stile!) possibili.

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Carolina Herrera

Con la collezione firmata Carolina Herrera (che sfila il giorno di San Valentino) torna in passerella un tema distintivo molto caro a New York: quello del party dressing e del guardaroba femminile della buona società newyorkese. Si parte proprio da lì – dagli armadi tipici dell’Upper East Side per intenderci – per poi giocare sui singoli pezzi con “effetti speciali”.

Tanto colore pieno – usato in chiave pop e molto brillante – volumi distribuiti in modo unconventional e dettagli come macro-fiocchi o scolli a cuore sorprendenti, fanno delle creazioni AI 2022/23 di Carolina Herrera una rivisitazione del tipico “vestire glamour”, proposto secondo una visione molto più grintosa e decisamente inaspettata.

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Tory Burch

Un omaggio alla sua New York e alle sue mille personalità, quello che Tory Burch porta in passerella durante la fashion week appena conclusa, che vuole esaltare l’unicità femminile grazie a una collezione varia e versatile.
Dalla stravaganza di Brooklyn al fascino un po’ snob dell’Upper East Side non manca proprio nessuno, e il tutto viene portato in scena attraverso codici cromatici ed estetici molto precisi e ben riconoscibili.

A pezzi eclettici che spingono forte l’acceleratore su nuances vibranti e clash grafici si alternano colori più basici e capi dal taglio sartoriale bon-ton, pulito ed elegante. Il denominatore comune? I giochi sperimentali di sovrapposizione attraverso i quali i look si vanno a comporre, tutti dai tratti ultra-contemporanei e decisamente creativi.

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Gabriela Hearst

Gabriela Hearst per questa fashion week ci riporta sul tema del party dressing newyorkese, ma lo fa a modo suo.
L’eleganza tipica del “vestire glamour” si arricchisce di pattern etnici, ma anche di colori e texture meno scontate, attraverso lavorazioni crochet e sartoriali. Tanti long dresses dunque, ma realizzati all’uncinetto, con fibre naturali intrecciate sapientemente e con un occhio sempre attento alla produzione sostenibile.

Ed ecco che i capi in passerella diventano un omaggio molto intimo all’artigianato, all’arte (grazie alle influenze dell’artista Ana Martìnez Orizondo) e una grande riflessione sul tema dell’ecologia.

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Michael Kors

Anche Michael Kors - come Carolina Herrera e altri del resto – torna sul tema della New York by night intrisa di tutto il suo glamour. Tanto scintillio e una bella sferzata di energia insomma, per una moda che punta dritto all’ambizioso progetto di un ritorno al “sogno” della normalità.

I capispalla sono assoluti protagonisti della sfilata: cappotti double-face lussuosissimi e pellicce vaporose si danno il cambio sulla passerella tra tocchi di animalier, colori sfiziosissimi - come il rosa shocking e il corallo - e tonalità neutre, come il sensualissimo nude o la tavolozza dei greige. Il tutto si fonde sapientemente con long dresses cut-out in paillettes, abiti mini, boa e cuissardes grintosi, su una passerella che ci appare come un chiaro invito a vivere la “vida loca” della città!

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Collab: Malone Souliers for Sergio Hudson

Nota a margine doverosa: nella NYFW non sono certo mancate le collab interessanti. È di sicuro il caso di quella tra il brand Malone Souliers e Sergio Hudson, partnership annunciata dallo stilista durante la presentazione della scorsa collezione SS 2022 e che finalmente ha visto la luce divenendo disponibile in pre-order proprio durante questa settimana della moda.

La collaborazione include una proposta di scarpe con tacco che risulta essere un interessante e vincente mix'n'match tra l'approccio non convenzionale di Malone Souliers al tradizionale mestiere del "cordista" e quello più glamour di Hudson alla moda.
L'ispirazione per la capsule collection arriva proprio dal lavoro dedicato alla Primavera Estate targato Sergio Hudson, ovvero un immaginario di personaggi del cinema e della TV anni 90 al centro di un'escursione safari (omaggio pazzesco a Cher nel film "Clueless"!). Il risultato? Una collezione raffinata ma sexy, con un tocco spiccatamente funny!

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