“Non importa che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli”: questa la celebre frase che Oscar Wilde attribuisce a Dorian Gray e che si può considerare una filosofia di vita a tutti gli effetti. Sposata, con ogni probabilità, anche da Kim Kardashian. Che, ancora una volta, è riuscita a catalizzare l’attenzione generale e dividere nettamente gli animi. Riflettori puntati, dunque, sul reggiseno coi capezzoli: si chiama Nipple Bra ed è la novità di Skims, la linea di bodywear da lei creata nel 2019. Per il lancio, Kim ha deciso di tirare in ballo un argomento scottante: il cambiamento climatico. Cosa c’entra? Te lo spieghiamo subito. SPOILER: è scoppiato un putiferio.
Il reggiseno della discordia
Eccola, Kim Kardashian, nel reel Instagram che ha praticamente fatto il giro del mondo. Occhiali da vista e aria da intellettuale (sexy), è seduta alla scrivania e guarda lo schermo del pc. Indossa un body ultra aderente e lo sguardo è subito catturato dalla forma dei capezzoli.
“La temperatura della Terra – esordisce – si fa sempre più calda. Il livello dei mari si sta alzando. I ghiacciai si stanno ritirando. Non sono una scienziata, ma credo che ognuno possa usare le proprie capacità per fare la sua parte”. Qual è la "parte" in questione? Indossare Nipple Bra, il reggiseno coi capezzoli integrati. Che simula, cioè, una tipica reazione del corpo femminile in caso di basse temperature: “In questo modo, non importa quanto faccia caldo: sembrerà sempre che tu abbia freddo”.
Sostenibile oppure no?
Il reggiseno Ultimate Nipple Bra costa 60 euro ed è caratterizzato – appunto – da una coppa puntuta che restituisce l’agognato “effetto capezzolo”. Kim Kardashian ci fa sapere che il 10 per cento dei proventi delle vendite andrà a 1% for the Planet, una rete internazionale di cui fanno parte migliaia di imprese che operano per la salvaguardia dell’ambiente. In più, parla di un “investimento per la rimozione del carbonio”.
Un prodotto davvero sostenibile o un caso di greenwashing? Secondo la piattaforma Good on you, che fa verifiche in proposito, il marchio Skims non fornisce sufficienti informazioni relative al proprio impatto sull’ambiente e, nel complesso, sarebbe da evitare.
Ma c’è anche da dire che gli apprezzamenti non mancano, anzi. Qualcuno definisce “geniale” sia il reggiseno in sé, sia la campagna di lancio. Molte donne che hanno lottato contro il tumore al seno, inoltre, salutano con entusiasmo la novità e la collocano tra i più efficaci esempi di inclusività.
Resta il fatto che tutti ne parlano. Nel bene e/o nel male, dunque, Kim ha colto nel segno. Riferendosi ai capezzoli finti, “diversamente dagli iceberg – conclude ammiccante – questi non vanno da nessuna parte”.