La seconda serata della 72esima edizione del Festival di Sanremo nasce (e decolla!) sotto il segno della sua co-conduttrice: la giovane e talentuosa attrice italo-senegalese Lorena Cesarini.
35 anni, nata a Dakar da madre senegalese e padre italiano, Lorena è cresciuta a Roma e – per chi ancora non la conoscesse – è nota al grande pubblico principalmente per la serie TV Suburra. Almeno fino a ieri!
Nel corso della serata infatti Lorena non solo ha convinto (a proposito: bravo Amadeus, ottima scelta!), ma ha letteralmente incantato il pubblico, quello dell’Ariston e quello a casa.
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Lo ha fatto piano piano, con intelligenza ed eleganza, mostrandosi a poco a poco e svelandosi in tutto il suo splendore. A partire ovviamente dal toccante monologo – e qui la giovane attrice romana si commuove a più riprese (ma soprattutto commuove!) – in cui tocca il difficile quanto necessario tema del razzismo attraverso racconti personali, riflessioni e la lettura di brani tratti dal libro Il Razzismo Spiegato a mia Figlia, di Tahar Ben Jelloun. Un discorso potente, che arriva dritto come una freccia, ma anche delicato come una carezza. Ebbene, solo questo sarebbe bastato a farcela amare con tutto il cuore!
Ma ovviamente il Festival di Sanremo è anche (soprattutto in effetti!) un fatto di costume: ecco quindi che il messaggio di Lorena Cesarini torna, riproposto anche attraverso la sua immagine e filtrato da un’eleganza innata e indiscutibile. Lorena è infatti un’icona Nappy, termine che unisce le parole Natural e Happy per indicare un movimento nato negli anni ‘60 quale incoraggiamento per le donne a vivere con leggerezza e gioia la propria estetica, in modo – per l’appunto – naturale.
E quindi ecco che Cesarini porta sul palco beauty look che si muovono in questa direzione – con capelli non stirati e make-up mai troppo marcati – che fanno da sostegno a scelte d’abito di una raffinatezza assoluta, ma mai scontate e certamente tutt’altro che noiose.
Affiancata dalla bravissima stylist Rebecca Baglini, Lorena Cesarini interpreta look molto diversi tra loro, ma tutti incredibilmente coerenti e ben portati dalla 35enne romana che ammalia e – a tratti – stupisce. Il ritmo dei look è come diviso in tre blocchi distinti: due abiti gioiello a base nude, un long dress audace e - per chiudere - due vestiti cut-out. La scelta è ricaduta principalmente su jewellery Bvlgari e su abiti firmati dalla maison Valentino. Tutti tranne uno, ovvero il cosiddetto "elemento di rottura": uno slip dress dall’allure a sorpresa, firmato Fausto Puglisi per Cavalli.
E quindi ecco una carrellata dei 5 long dresses visti sul palco dell’Ariston; a noi hanno lasciato letteralmente a bocca aperta, tu cosa ne pensi?
Abito gioiello nude
Lorena Cesarini scende per la prima volta le scale del Teatro Ariston con una sofisticata creazione della maison Valentino, un abito gioiello dalle linee pulitissime in crépe color nude, reso preziosissimo da un motivo di perle e paillettes. Completano l’opera (è davvero il caso di dirlo!) scarpe firmate Roger Vivier e gioielli Bvlgari.
Abito in tulle ricamato
Arriva il momento del secondo look: Rebecca Baglini non sbaglia un colpo e veste Lorena ancora in Valentino, di un elegantissimo long dress in tulle avorio, con un prezioso ricamo floreale di un bel rosso brillante che fa letteralmente vivere l’abito. Una sola parola: raffinata.
Abito animalier
Siamo a circa metà serata. Fino a qui gli abiti indossati da Lorena Cesarini sono stati delle vere e proprie apparizioni, sempre misurate e molto sofisticate.
Pare dunque sia arrivato il momento di una scossa che scaldi l’atmosfera, e Lorena lo fa magistralmente: con un abito lungo e scivolato a stampa animalier Roberto Cavalli by Fausto Puglisi. Vestito iconico peraltro, già indossato nientepopodimeno che da Kim Kardashian e Cindy Crawford, a cui Cesarini riesce a dare un’anima leggera – graffiante certo – ma sempre molto elegante.
Abito cut-out nero
Dopo “l’abito che non ti aspetti” si cambia registro e, come se di fatto l’animalier avesse fatto da spartiacque tra due blocchi look nella struttura della serata, ecco tornare in scena i long dresses Valentino.
Il quarto look è infatti un abito nero e fasciante, con un importante motivo cut-out asimmetrico. A completare l’insieme un meraviglioso tocco cromatico: il collier Bvlgari incastonato con pietre colorate. Da togliere il fiato!
Abito cut-out in paillettes rosse
Ultimo look, ed è ancora Pierpaolo Piccioli ad occuparsi dell’abito che chiuderà la serata numero due.
Ecco quindi Lorena che scopre ancora il fianco mentre scende nuovamente le scale del Teatro Ariston, con un abito cut-out completamente rivestito di paillettes rosse. Una visione bellissima e sempre ben a fuoco, completata da un twist di grinta: il collier a forma di serpente (Bvlgari ovviamente!).