“I tacchi alti fanno diventare una donna il 25% più dominante, il 50% più sicura di se stessa e il 100% più sexy”: questa frase l’ha pronunciata proprio lei, l’eterna Marilyn Monroe. E non possiamo che essere d’accordo. Però vogliamo aggiungere che tutti i tacchi, non soltanto quelli alti, ci regalano qualcosa. Permettono di valorizzare gli outfit in ogni occasione, sono un’impagabile ciliegina sulla torta. Rispecchiano il nostro stile e la nostra personalità. Ogni tipo di tacco ha un nome, che lo descrive e spesso racchiude anche una piccola storia. Quanto sei ferrata sull’argomento?
Banana
I tacchi a banana sono alti ma comodi, perché piuttosto spessi. La forma morbida e curvilinea è ispirata, appunto, a quella dell'esotico frutto. Di certo non passano inosservati e rappresentano una scelta praticamente obbligata per chi ama sdrammatizzare i propri outfit con una nota di giocosità e ironia.
Blocchetto
Questi tacchi sono il risultato di un perfetto mix fra stile e comfort. Non sono molto alti, generalmente raggiungono i 6 cm al massimo. Nella maggior parte dei casi hanno la forma di un quadrato, anche se non mancano versioni cilindriche o a trapezio. Con i tacchi a blocchetto, puoi stare in piedi una giornata intera come se niente fosse!
Blocco
Si deduce subito: sono i cugini dei tacchi a blocco. La forma è la stessa, a volte più slanciata. Ma la differenza sostanziale sta nell’altezza, come minimo pari a 8 cm. I tacchi a blocco sono campioni di versatilità, nel senso che si rivelano perfetti per qualsiasi tipo di scarpa, dagli stivali alle décolleté.
Campana
L’altezza è variabile, ma in tutti i casi si tratta di tacchi eye catching, per certi versi scultorei. Il nome, ancora una volta, la dice lunga: i tacchi a campana, infatti, si caratterizzano per le linee svasate che si aprono verso il basso. Le relative scarpe stanno letteralmente bene con tutto, aggiungono sempre un quid di originalità. Provare per credere!
Cono
Sì, in effetti fanno venire subito in mente in cono gelato. Due i pregi principali: il più che soddisfacente grado di comodità (anche se molto dipende sia dall’altezza, sia dalla punta) e quell’impronta retrò che non stanca mai. Sì, i tacchi a cono sono delle vere e proprie icone e non risulteranno mai né fuori luogo, né fuori tempo.
Cubano
Un grande classico. Che caratterizza le scarpe utilizzate per determinati balli, in primis quelli latino americani, ma col tempo si è rivelato ben più duttile: ecco allora che il tacco cubano viene applicato a stivali, sandali, décolleté, Mary Jane. Ha una forma sagomata e una base piuttosto larga che lo rendono super comodo.
Italiano
Impossibile farne a meno. Chic e raffinato, il tacco italiano raggiunge altezze notevoli ed è anche molto sottile. Quindi richiede un po’ di allenamento e non è il massimo della comodità, vero, però il gioco vale decisamente la candela. È cilindrico e presenta lo stesso diametro dall’inizio alla fine. Da non confondere col tacco a spillo.
Kitten heels
I tacchi da gattina. L’ideale per chi deve fare ancora un po’ di pratica ma anche per chi si prepara ad affrontare una giornata piuttosto impegnativa e allo stesso tempo non ritiene azzeccate le scarpe basse. Non solo. I kitten heels non vanno oltre i 5 cm e di conseguenza sono perfetti per qualsiasi outfit da giorno, a prescindere dal contesto. E possono regalare grande soddisfazioni pure di sera, con quella loro eleganza innata. Audrey Hepburn, che di bon ton ed eleganza dava lezioni a tutti e continua a farlo, li adorava.
Luigi XV
Questi tacchi si chiamano così non perché furono inventati durante il regno di Luigi XV – stiamo quindi parlando del Settecento - ma perché il sovrano in questione li portava sempre. Sono arrivati fino a noi, senza perdere fascino. Nella parte superiore, la forma ricorda quella di una clessidra. La principale peculiarità, in ogni caso, è la curva concava. L’altezza non va oltre i 10 cm.
Rocchetto
Il rocchetto è quel piccolo cilindro di legno, che si allarga in coincidenza delle due estremità, intorno al quale si avvolgono i filati da cucine: forse già lo sapevi, forse no, ma in ogni caso ecco spiegato l’origine del nome di questa tipologia di tacco. Larghi nel punto di appoggio e in corrispondenza dell’attaccatura, più sottili nella parte centrale, i tacchi a rocchetto possono essere alti o piuttosto bassi, anche di soli 4 cm. Però danno sempre un tocco vintage alla scarpa e sono iper femminili!
Spillo o stiletto
I tacchi a spillo possono raggiungere i 12,5 cm e rappresentano un’universale nonché infallibile arma di seduzione, ma bisogna esercitarsi un po’ prima di “uscire allo scoperto”, altrimenti il rischio di apparire goffa – altro che femme fatale! – diventa fin troppo concreto. Prenditi del tempo, concediti qualche camminata dove non ti vede nessuno e nel giro di qualche giorno prenderai anche tu la patente dello stiletto! Già: si chiama anche così, proprio come il pugnale dalla lama sottile, lunga e appuntita. Non bisogna però confonderlo col tacco italiano: al contrario di quest’ultimo, partendo dall’attaccatura diventa via via più sottile.
Texano
Sono i tacchi degli omonimi stivali, quelli in stile cowboy che hanno riconquistato un posto d’onore fra le tendenze moda autunno-inverno. Sono molto spessi, hanno una base ampia che si restringe leggermente verso la superficie di appoggio, formando una sorta di trapezio rovesciato. Queste caratteristiche, unite a un’altezza contenuta – siamo mediamente fra i 3 e i 5 cm – conferiscono un mood grintoso e accattivante. Comodità? Massima.
Virgola
É il frutto del genio di Roger Vivier, il “Fragonard della scarpa”. Colui che ha inventato anche lo stiletto, per capirci meglio. Consapevole che proprio quest’ultima creazione, pur essendo di grande impatto, non avrebbe potuto diventare di utilizzo quotidiano, cominciò a rimuginare su un’alternativa che fosse più comoda e “amica” della colonna vertebrale, ma ugualmente d’effetto dal punto di vista estetico. Dopo diversi tentativi, nel 1963 realizzò le prime scarpe con i tacchi a virgola, la cui forma così particolare è resa possibile dall’inserimento di un piccolo pezzo di acciaio curvato. Il tacco a virgola è un’altra inossidabile icona.
Zeppa
Non possiamo non concludere questa carrellata con la zeppa. Un tipo di tacco indissolubilmente legato al nome di Salvatore Ferragamo: fu lui, negli anni Trenta, a creare il primo modello. Che era in sughero, quindi robusto ma allo stesso tempo ultra leggero. Il fatto che formi un unicum con la suola, assicurando al piede un sostegno uniforme, lo rende inoltre ultra comodo. Le scarpe con la zeppa rappresentano un capitolo importante nella storia della moda Made in Italy e non hanno mai conosciuto tramonti. Anzi, col tempo i designer hanno sperimentato l’utilizzo anche di altri materiali, ottenendo sempre risultati super glam.
E dopo i tacchi, i cappelli: ecco tutti quelli che devi conoscere!