Naomi Campbell, Cindy Crawford, Linda Evangelista e Christy Turlington: le mitiche top model che hanno contribuito a scrivere la storia degli anni ‘80 e ‘90. Belle, bellissime, irraggiungibili. Una sorta di incrocio tra umano e divino; donne capaci di ipnotizzare tutto il globo con una sola falcata. I Millennials le ricordano perfettamente, le generazioni successive hanno comunque imparato a conoscerle. E poiché non smettono di affascinare, e lo stesso vale per le loro singole storie, ecco che The Super Models - la docu serie AppleTV+ a loro dedicata - si preannuncia uno dei maggiori successi della stagione.
Alla scoperta delle Stelle
È un viaggio nel tempo che va molto oltre il mero racconto. È un viaggio alla scoperta di queste magnifiche ragazze provenienti da luoghi diversi che si ritrovano nella Grande Mela. E non solo costruiscono pezzo per pezzo un percorso professionale senza eguali, ma riescono a far squadra. Diventano amiche e complici, si proteggono a vicenda, mantenendo lontana anni luce qualsiasi rivalità o gelosia. Così, la loro luce si fa più forte. Raggiungono una notorietà che valica i confini dell’industria moda, supera anche quella dei brand per cui posano e sfilano. Diventano icone indiscusse. Protagoniste di sogni collettivi. Capaci pure di spianare la strada alle top model venute dopo di loro.
E ancora oggi sono in prima fila, sia pur in modo diverso. Sono attiviste, imprenditrici, si dedicano a cause filantropiche, portano avanti campagne di sensibilizzazione a favore delle donne e dell’inclusività. Contro il razzismo. Si concedono qualche incursione sulla scena fashion e, manco a dirlo, ogni volta è un successo in più.
Gli inizi
Le 4 protagoniste di The Super Models si raccontano senza filtri, sguardo in macchina e fierezza che esce da ogni poro. Ma anche tanta semplicità, che stupisce piacevolmente. “Non ho mai pensato – rivela Cindy Crawford – di fare la modella, non sapevo nemmeno che fosse un vero lavoro”. Infatti aveva vinto una borsa di studio per studiare ingegneria chimica alla Northwestern University. Invece è arrivata da una piccola cittadina dell’Illinois alle passerelle e alle copertine più prestigiose del mondo. “Mio padre credeva addirittura che fare la modella potesse significare prostituirsi. Così, i miei mi hanno accompagnato al primo vero appuntamento di lavoro”.
Naomi Campbell sognava di diventare attrice e ballerina, ci stava provando sul serio anche se non con risultati eccelsi. Un bel giorno la talent scout Beth Boldt l’ha vista alla stazione della metropolitana Covent Garden e la sua vita è cambiata in uno schiocco di dita. La Turlington stava pulendo una stalla quando un fotografo l’ha notata e messa in contato l'agenzia Ford Models. L’unica che ha sempre sognato di fare questo mestiere è Linda Evangelista, ma di certo non immaginava di raggiungere una notorietà planetaria.
Filmati di archivio, amarcord e sorprese
Le interviste a tu per tu con le quattro divine sono intervallate da foto e filmati di archivio, anche tanto materiale inedito e questa è forse la cosa più bella. Scopriamo che a soli 5 anni Naomi Campbell è apparsa in un video di Bob Marley, le rivediamo tutte insieme nel video di Freedom! '90 - celebre brano di George Michael - e riusciamo a comprendere meglio la profondità del legame che le unisce: “la famiglia che hai scelto”, come dice Campbell.
Non è soltanto un ripercorrere la loro carriera, dunque. Ma è uno sguardo che si allarga a tutti gli aspetti della loro vita e della loro essenza. “Non si trattava di moda – si sente dire nel trailer – bensì di donne: ecco cos’è una top model”. E allo stesso tempo, è uno spaccato sulla società di quei tempi. Sull’universo moda di quei tempi. Ok, lo diciamo: The Super Models è da non perdere.