Cecilia Rodriguez passeggia per le vie di Milano con i suoi amati Jack Russel, Ercole e Aspirina. Si gode l’aria primaverile, è felice e non fa nulla per nasconderlo. Non potrebbe, d’altra parte. Perché la felicità traspare dal suo volto, dalla voce, da ogni fibra del suo essere. Il grande giorno, il matrimonio con Ignazio Moser, è sempre più vicino. I preparativi fervono, ci sono mille cose da fare ma lei non si lascia prendere né dall’ansia, né dallo stress. Si gode pure questi momenti. E poi c’è una novità sul fronte lavorativo, che la elettrizza e di cui va fiera: sta per essere lanciata la capsule collection PE 20024 realizzata per Shein. La seconda, dopo il successo dell'operazione co-branding del 2022.
L’amore di Cecilia per la moda arriva da lontano, e oggi proprio la moda rappresenta la parte più importante della sua vita professionale. L’abbiamo affiancata nella sua passeggiata e ci siamo fatti raccontare un po’ di cose, a 360 gradi. SPOILER: l'energia di Cecilia Rodriguez è contagiosa!
Qual è il tuo rapporto con la moda, cosa significa per te scegliere i capi e gli accessori giusti?
Per me la moda è innanzitutto un mezzo per esprimersi e mostrare la propria personalità. Nella massima libertà. Ma ha anche il potere di influire sullo stato d’animo. Ogni mattina, quando mi sveglio, decido come vestirmi con la consapevolezza che gli abiti – come gli accessori – possono davvero migliorare la giornata. Se il mio umore non è al top, cerco di tirarmi su proprio con l'outift. D’altra parte, aggiungo che scegliere cosa indossare è una cosa che mi diverte a prescindere. Credo debba esserci sempre una componente giocosa.
Quanto è importante la comodità?
Tantissimo! Ecco, io devo assolutamente sentirmi a mio agio con ciò che indosso. Ti confesso una cosa: mi è capitato di non sentirmi comoda, anche con un abito splendido. A una cena, per esempio. E sai cosa ho fatto? Sono rimasta seduta per tutto il tempo, senza neanche andare in bagno (ride, ndr)!
Quali sono i must have nell'armadio di Cecilia Rodriguez?
Un capo che ti salva sempre è la giacca. Quando non sai cosa mettere, te ne infili una ed ecco che trasmette subito un senso di eleganza. A me piacciono anche quelle maschili e lo sa bene Ignazio; infatti gliele rubo spesso! Poi amo i capi oversize, di qualunque tipologia. Sono strategici: ti aiutano se ti senti gonfia, tanto per dirne una; ti aiutano a camuffare quel chiletto in più o anche in meno. Io, per esempio, agli occhi di tante persona sono piuttosto magra. Una bella giacca e risolvo!
Sei da sempre una convinta sostenitrice della moda inclusiva.
Assolutamente. Tutti abbiamo il diritto di indossare ciò che vogliamo. Se a un uomo piace una maglia corta che lascia scoperta la pancia, ben venga. L’inclusività è fondamentale. A me non importa cosa mettono gli altri, non giudico. E credo che tutti dovrebbero pensarla così. Rispettare l’altro e rispettare noi stessi: è questa la cosa che conta veramente.
L’inclusività era il fil rouge della capsule Cecilia Rodriguez X Shein SS 2022. E lo è anche per questa seconda collezione: capi accessibili che mirano a valorizzare tutte le donne.
Sono un’imprenditrice nel settore moda, possiedo due brand fashion e di conseguenza mi confronto spesso con il pubblico. All’inizio, proprio parlando con le persone, è emersa l’esigenza di avere a disposizione taglie più grandi. Chi vive “dietro le quinte”, come me, deve pensare al consumatore finale e cercare di accontentare tutti. Questo è l’unico modo per andare… oltre. In questa seconda capsule abbiamo inserito i capi più diversi: abiti, shorts, gonne, camicette, pantaloni, suit set. Di tutto per tutte. E le taglie vanno dalla XS alla 4XL. Non voglio deludere neppure le donne dal fisico molto esile.
Hai creato quattro mood: decorazione floreale tridimensionale, color smudge, chic suit e abiti classici. Hai immaginato quattro donne diverse?
Voglio specificare, e lo faccio con orgoglio, che ho creato questa collezione con il supporto del mio stylist Matteo Stellini. Non ho pensato esattamente a quattro donne diverse; piuttosto a quattro “ruoli” di una stessa donna. Quattro contesti e situazioni differenti. Per esempio c’è il vestito per una giornata in spiaggia, il look per l’ufficio, quello per il tempo libero. Insomma: nella mia testa c’è una super donna, come tutte noi, che cambia pelle continuamente!
Condividi questa grande passione per la moda con Belen, insieme avete realizzato diversi progetti tra cui il brand Me Fui.
Abbiamo ereditato questa passione dalla nostra famiglia: sai che la mia bisnonna era una stilista? Disegnava e cuciva vestiti solo per nostra madre e per noi, è vero, ma ti posso assicurare che erano splendidi. E nostra madre faceva tende, tovaglie, cose del genere. Io e Belen, già da bambine, prendevamo degli scampoli e ne ricavavamo abitini, camicie, bluse. Me Fui è nato così: quasi per gioco, un giorno abbiamo comprato tessuti con paillettes; da brave argentine, ci è venuto naturale pensare a qualcosa che avesse un mood vacanziero e così sono nati i primi bikini. Belen aveva però poco tempo, per cui ha lasciato che me ne occupassi principalmente io.
A noi puoi dirlo: hai mai rubato qualcosa dall’armadio di Belen?
Se vuoi sapere la verità, ha iniziato lei a rubarmi i vestiti (ride, ndr)! Eravamo bambine, io avevo questa t-shit rosa, corta, di Barbie. E lei se l’è presa. A distanza di molto tempo, quando l’ho raggiunta in Italia, ho visto la sua cabina armadio: mi sembrava un sogno! Ti racconto anche questa: una volta mi sono portata in Argentina un suo maglione e ho pubblicato sui social una foto in cui lo indossavo. Lei mi ha intimato di togliermelo e restituirglielo, io mi sono rifiutata e l’ho bloccata su Facebook!
… Poi l’hai sbloccata?
Ma sì! Oggi ci scambiano gli abiti senza problemi, anche se c’è da dire che abbiamo due stili piuttosto diversi.
Sei un modello per molte ragazze, ciò che indossi diventa fonte d’ispirazione. Che effetto fa?
Mi fa piacere. Al di là del lavoro che faccio, penso di avere uno stile di vita normale. Sano. E spero che questa sia una cosa positiva.
Questo è un periodo veramente speciale della tua vita.
Io e Ignazio stiamo coronando questo nostro amore. Un amore che penso sia difficile trovare al giorno d’oggi. Lui è la persona che aspettavo, è tutto ciò che ho sempre voluto. In un mondo in cui tutto va veloce, grazie all’esperienza del Grande Fratello abbiamo avuto una grande fortuna: la possibilità di fermarci, guadarci dentro e negli occhi, conoscerci a fondo. Abbiamo avuto tutto il tempo necessario per capire che potevamo costruire qualcosa di grande. E adesso è arrivato il momento meraviglioso. Il momento giusto, di super consapevolezza.
Siete alle prese con i preparativi.
Sì, ci sono mille cose da organizzare. Bisogna anche prendere decisioni relative agli invitati. Ma sai che c’è? Quel giorno, voglio intorno a me soltanto le persone che mi vogliono bene davvero.
Sappiamo che preferisci non svelare nulla a proposito del tuo abito da sposa. Ma in generale, come dovrebbe essere secondo te il look per il grande giorno?
Non credo ci siano regole, ogni sposa deve semplicemente sentirsi a suo agio. E non deve accontentare nessuno, se non se stessa. Io ho in mente quest’abito da quando ero piccola, e l’ho fatto realizzare esattamente come lo volevo. Punto e basta. Quindi il mio consiglio è questo: non lasciatevi condizionare, è il vostro giorno. Nessun compromesso per compiacere gli altri. Non c’è cosa più bella che indossare un abito e dire “Mi sento bene!”.