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12 sfumature di… anfibi per l’inverno 2022

Anfibi
04-01-2022
Iconici, campioni di versatilità. Praticamente indistruttibili, continuano a conquistare intere generazioni. Ma quante varianti esistono di questi affascinanti boots? E soprattutto: quali sono già tue e quali presto lo saranno?

Regalano un twist grintoso e glam a qualsiasi outfit. Proteggono dal freddo e dalle intemperie, sono intramontabili e super comodi, durano una vita. Gli anfibi arrivano dall’ambiente militare, hanno trovato in Klaus Martens colui che ne ha compreso pienamente le potenzialità (sì, ci riferiamo al "padre" dei mitici Dr Martens), negli anni ‘60 e ‘70 sono stati il simbolo della controcultura underground, dei ribelli, degli artisti, dei militanti.

Poi, gradualmente, hanno perso il loro potere come emblema. Più in generale hanno perso appeal. E la conferma eclatante è arrivata proprio dalla pesante crisi dei Dr Martens, iniziata nel 2000 e andata avanti per diverso tempo. Nel 2007, il colpo di scena: il marchio è stato rilanciato sul mercato globale ed è stato un grande successo. Come prima, più di prima. Non solo.

È da questo ritorno in scena che tutto l’universo moda ha cominciato a guardare gli anfibi con occhi diversi. La loro anima cool è emersa con potenza e ha conquistato parecchi brand, anche luxury. Oggi gli anfibi sono più in voga che mai e anzi, passerella dopo passerella, stagione dopo stagione trovano sempre nuova linfa. Ma quante varianti esistono? Tante, tantissime. Un ripasso è cosa buona e giusta. E noi scommettiamo che ti darà nuove ispirazioni.

Classici

Non possiamo che cominciare con gli anfibi classici e quindi chiamare in causa i 1460 della Dr Martens, capofila indiscussi. Il primo modello fu lanciato sul mercato l’1 aprile 1960 (ecco spiegato il nome) dall’azienda britannica Griggs, che aveva acquistato il brevetto da Klaus Martens e Herbert Funck.

Con qualche piccola modifica, ma sostanzialmente si trattava degli stessi scarponcini ideati da Martens, caratterizzati da una suola con cuscinetto d'aria e 8 buchi. Forse ti stupirai, ma non erano neri. Bensì rosso ciliegia. All’inizio furono indossati da postini, poliziotti, operai. Però nel giro di pochi anni, e anche grazie a Pete Townshend, il chitarrista del gruppo rock The Who, divennero iconici. E lo sono tuttora. Con gonne di ogni lunghezza, pantaloni e persino outfit eleganti, i classici anfibi restano sempre un jolly.

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Al ginocchio (o quasi)

A seconda del brand, arrivano al ginocchio o poco sotto. Potremmo definirli il risultato della combo fra gli anfibi classici e gli stivali stringati e per chi li sceglie c’è un dictat ben preciso: metterli in mostra. Questo significa che per completare il look sono concessi soltanto minigonne e shorts. E pantaloni skinny, che si possano infilare nei boots.

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Total white

Sono una rivisitazione degli anfibi bianchi ma con lacci e suola gommata nera, molto più diffusi. In questo caso non c’è alcuna alternanza black&white: tutti gli stivali, dal primo all’ultimo millimetro, sono candidi come la neve. E s’inseriscono egregiamente nella tendenza monocolore che continua a fare proseliti con quell’allure metropolitan chic. Naturalmente puoi abbinarli in mille altri modi, però questo candore merita comunque una sottolineatura!

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Colorati

Il rosso ciliegia è rimasto un must, ma nel frattempo gli orizzonti si ampliano senza soluzione di continuità. E i colori degli anfibi virano verso l’infinito. A questo punto, perché non osare con una tinta bold? Magari il rosa, nuance ufficialmente approvata dallo street style anche per la stagione invernale. Fra le alternative più interessanti mettiamo il verde, l’arancio e il blu.

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Maxi platform

Le scarpe platform continuano a sedurre la Gen Z e, di conseguenza, a essere una ricca fonte d’ispirazione per l’industria moda. E come potevano mancare gli anfibi in queste vesti? Permettono di guadagnare anche parecchi centimetri senza rinunciare a un elevato tasso di comodità. Le fashion addicted hanno emesso il verdetto: lo street style più trendy deve passare anche dagli anfibi con suola oversize. Che, fra l’altro, possono diventare la ciliegina sulla torta per chi ama il look tomboy.

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Con stampe floreali

Gli anfibi con stampe a fiori sono un richiamo a cui le più romantiche non possono resistere. E contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono affatto meteore. Anzi, fanno presenza ormai da un po’. Non inflazionati, non comuni, il che è un ulteriore punto a loro favore. Come abbinarli? Come vuoi. Ma il top è la combo con gonne e vestiti lady like e bon ton. Il contrasto diventa continuità.

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Con i ganci

I ganci in metallo accentuano l’anima grunge degli anfibi: i mom jeans, infilati dentro o con risvolto, formano ad esempio un sodalizio perfetto. Ma si può anche puntare sulla contaminazione stilistica, abbinando questi boots al più classico dei tailleur. Libera la creatività, non sbaglierai.  

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Chunky

Come le platform, anche le suole chunky sono ormai un must per le it-girls. E se è vero che da sempre gli anfibi hanno una suola carroarmato, è vero pure che i fashion trend conducono verso una strategica esasperazione di questa caratteristica. Il risultato? Anfibi dal piglio deciso e dalla grande personalità, concepiti per catturare gli sguardi. Vanno a nozze con capi ultra casual e mini skirt, però puoi anche alzare il tiro completando l’outfit con indumenti più classici e chic. Per esempio una gonna midi o pantaloni a gamba larga e vita alta.

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Le vie del monogram sono infinite (o quasi): può contraddistinguere la goffratura, coincidere con un lettering in metallo o collocato sulla fascia superiore della scarpa, arricchire la fibbia, campeggiare a mo’ di gioiello. In tutti i casi, gli anfibi con logo sono la risposta ideale per le più esigenti. Per chi ha qualcosa da… dichiarare. E ama distinguersi. Queste versioni esigono di essere messe in risalto, anche con capi super chic ed estrosi al punto giusto.

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Con tacchi alti

Se sei un’irriducibile dei tacchi alti e al contempo subisci il fascino degli anfibi, non temere: le interpretazioni contemporanee del mitico stivaletto stringato faranno contenta anche te. Contemporanee, sì, ma come spesso accade l’eco di tempi lontani diventa musa ispiratrice. Ed ecco che il pensiero va, per esempio, al Moulin Rouge e alle ballerine di can can. Gioca con questa impronta retrò, sarà la tua carta vincente.

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Con catene e borchie

Anche in questo caso i codici estetici del passato hanno un ruolo evidente, però la distanza temporale è decisamente minore: gli anfibi catene e borchie ci riportano ai periodi in cui le subculture punk e metal hanno raggiunto la massima diffusione, influenzando anche il mondo della moda. Sono pieni di grinta, ma per nulla aggressivi; è una versione ingentilita, mettiamola così. Quelle applicazioni non simboleggiano più una ribellione, hanno semplicemente un forte potere decorativo. Un consiglio: scegli una borsa molto sobria, che non distolga l’attenzione.

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Con fibbie e zip

Ultimi ma non ultimi, gli anfibi con fibbie e zip laterale. Che da una parte hanno qualcosa degli stivali per moto, e dall’altra una forma più sinuosa rispetto alle altre tipologie. Sia la zip che la fibbia, infatti, consentono una maggiore aderenza alla gamba che “snellisce” lo stivaletto. L’optimum per chi non si tira indietro quando si tratta di rinnovare o rendere più originale i proprio outfit, ma in fondo conserva un debole per lo stile più classico.

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Continuiamo a parlare di scarpe, cambiando però completamente genere: che ne dici di un focus sulle Mary Jane, tornate in voga e più glam che mai?

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