La lotta contro il tumore al seno passa in primis dalla prevenzione e dell’informazione. Ma la sensibilizzazione e la testimonianza hanno un ruolo tutt’altro che secondario. Anzi, sono a loro volta determinanti. Ecco allora che la mattina del 19 settembre, il Foyer dell’Aula Magna dell’Università Bocconi è stato location di una sfilata decisamente speciale. Ideata da Cancer Culture (organizzazione no-profit fondata e guidata da pazienti affetti da cancro al seno) con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana e il supporto del Camera Moda Fashion Trust. Parliamo della sfilata I/DEAL.
Le modelle d’eccezione
L’evento ha inaugurato la Milano Fashion Week Primavera Estate 2024, portando l’attenzione su un tema di primaria importanza: il tumore al seno. Modelle d’eccezione, venti donne che hanno vinto la lotta contro la malattia. Con coraggio e determinazione, accettando anche i momenti più bui.
Gioiose e belle, hanno mostrato con orgoglio il loro corpo. Le creazioni portate in passerella sono state selezionate dalla stylist Amelianna Loiacono e portano la firma di numerosi designer fra cui ActN°1, AndreaAdamo, Cormio, Federico Cina, Magliano, Marcello Pipitone, Marco Rambaldi, Maxivive, Niccolò Pasqualetti, Tokyo James e Vitelli.
I proventi della vendita dei biglietti della sfilata I/DEAL, organizzata dall’agenzia creativa Art+Vibes, saranno destinati a due fondazioni oncologiche, la Fondazione Ieo-Monzino e la Fondazione Piemontese per la Ricerca del Cancro.
La forza delle donne
“Siamo onorati – ha dichiarato Carlo Capasa, presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana - di patrocinare questo evento, che porta sul palcoscenico internazionale della Milano Fashion Week un argomento che interessa milioni di donne sul nostro pianeta”. Capasa ha poi sottolineato come eventi del genere possano mettere in luce “quanta forza e quanta consapevolezza le donne sono in grado di far crescere in loro e dimostrare anche nelle situazioni più dolorose”.
I/DEAL è stato una perfetta occasione “per celebrare la vita – è il commento di Beth Fairchild, presidente di Cancer Culture - e ricordare che il cancro non definisce il paziente. Portando un messaggio di speranza alla comunità, con l’utilizzo di diverse espressioni artistiche, attraverso questo progetto speciale ambiamo a aumentare la consapevolezza, ispirare il cambiamento e far luce sulla realtà della malattia”.
Non è la prima volta che Cancer Culture allestisce un fashion show. Ha infatti creato questo format nel 2017, con un debutto alla New York Fashion Week seguito da eventi in cui sono stati raccolte centinaia di migliaia di dollari per supportare istituti e fondazioni impegnati nella cura del tumore al seno.