«Sexy, bold e inclusiva»: così Karoline Vitto descrive la collezione con cui ha debuttato alla Milano Fashion Week Primavera Estate 2024. Location, il quartier generale di Dolce&Gabbana in via Broggi; perché quest’anno il duo creativo ha scommesso proprio su di lei. Una scommessa vinta, non ci sono dubbi. Karoline Vitto supported by Dolce & Gabbana è un inno alla femminilità libera, alla voglia di sedurre, alle curve morbide mostrate con fierezza. Ma è anche sperimentazione, in certi casi rivoluzione. La designer brasiliana ci ha davvero stupito con effetti speciali.
Karoline Vitto alla Milano Fashion Week: una collezione inclusiva
Hanno sfilato soltanto modelle curvy, fra cui Ashley Graham. Non c’è da meravigliarsi: Karoline Vitto valorizza da sempre la forme morbide e naturali. E incoraggia le donne a prendere consapevolezza del proprio fascino, qualunque sia la taglia. Conta ben poco, quella.
Sintonizzandosi con l’estetica di Dolce&Gabbana, per la collezione Primavera Estate 2024 Vitto punta su dettagli cut out, aderenze e trasparenze. E poi alza il tiro, portando in scena idee che proiettano la moda nel futuro prossimo.
Il debutto di Karoline Vitto alla Milano Fashion Week è segnato da abiti stretch, gonne e persino costumi da bagno sono arricchiti da elementi metallici modulabili, ormai tra i simboli della sua moda. In pratica, si possono stringere o allargare come si desidera. Il vestito si adegua al corpo, non viceversa. Quel metallo, inoltre, mette l’accento proprio sui profili del corpo.
Poi il tubino in jersey con spalline regolabili e monete (scovate nei mercatini dell’usato) che fungono da charms. E ancora, long dress e top effetto smagliato, reggiseni asimmetrici, bra animalier, vaporose camicie cropped con spalle scese. La somma sorpresa si raggiunge con i “jeans senza taglia”, i primi nella storia. Come sono fatti? Con giochi di gancetti ed elastici, a loro volta si fanno più stretti o larghi a seconda delle preferenze.
Un dialogo continuo con il corpo
Le creazioni di Caroline Vitto mirano a “dialogare” con il corpo, sottolineandone le linee qualsiasi esse siano. Le seguono, le assecondano e a loro volta sono dal corpo stesso valorizzate. In uno scambio dinamico e privo di titubanze.
L’ispirazione? Le donne. Tutte le donne. Perché se è vero che manda in passerella tendenzialmente modelle curvy, è anche vero che celebra ogni bodyshape. Il suo è un omaggio all’autenticità, prima di tutto. La sfilata è stata un successo. Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono ormai infallibili talent scout.