Settembre, mese della moda che verrà. Come di consueto, si comincia con la New York Fashion Week Spring Summer 2024. Dalla Grande Mela si leva una voce sola: le tendenze per la prossima stagione sono all’insegna del minimalismo. Di un’essenzialità senza tempo che però fa anche rima con seduzione e sensualità. Perché se le linee sono asciutte e/o morbide, se i colori sono tutto sommato sobri, restano in scena quei mood che adesso sono imperativi: trasparenze, cut out, lingerie a vista. D’altro canto, la maggior parte dei brand conferma il carisma dello stile mannish e delle silhouette genderless. E tutti puntano sulla qualità, sull’estrema cura di ogni particolare, in molti casi sugli impeccabili tagli sartoriali. Ci sono eccezioni? Certo che sì. Perfetto così, le eccezioni hanno sempre un ruolo importante.
Ma nel complesso, la donna che sfila a New York risponde a un identikit ben preciso: si piace e vuole piacere, ma prima di tutto esige di sentirsi libera. Se stessa. Comoda, quando possibile. Raffinata, chic, innocente, enigmatica. Una donna che, nella semplicità, sa essere camaleontica. E, al momento opportuno, confondere le acque.
Coach
Coach apre ufficialmente la New York Fashion Week Spring Summer 2024 e Staurt Ververs festeggia i primi dieci anni alla direzione creativa del brand. La collezione portata in passerella, per molti versi, è una sorta di recap di quanto creato finora. Con le rivisitazioni del caso. Protagonista assoluto è lo slip dress, e Ververs sembra voler mostrare quanto versatile possa essere. Lo propone in pelle, lungo o mini, ma anche in raso e con un design asimmetrico e in tulle effetto vedo-non-vedo. Tornano in scena gli abiti realizzati con una maglia dalle trame larghe, che fanno della lingerie il vero focus del look. E poi blazer oversize ancora in pelle ma anche in denim; trench e chiodi sintonizzati sul mood dark/rock e ampie giacche doppiopetto in pelle scamosciate. Con o senza frange. Ai piedi, stivali biker o ballerine. Una donna grintosa e consapevole.
Helmut Lang
L’atteso debutto di Peter Do per Helmut Lang ha diviso gli animi: chi lo plaude, chi ritiene debba ancora definire la strada da intraprendere. Di certo, il designer vietnamita mira a dare continuità al minimalismo del maestro Lang, rileggendolo però secondo la sua visione della moda contemporanea. La sfilata è pensata come un viaggio in auto lungo le strade degli Usa, il leit motiv sono le fettucce colorate che ravvivano trench e completi e ricordano le cinture di sicurezza. Non mancano le citazioni, come le t-shirt parlanti e le camicie alla rovescia su cui sono stampati slogan del poeta Ocean Vuong (con cui Lang ha collaborato), ma anche gli ampi tagli sartoriali tipici degli anni Novanta. La camicia si fa ultra sottile, il dinamismo arriva dai tailleur con stampe all over, i maglioni sono slim e lunghi. L’essenzialità passa anche dai colori: nero, bianco, grigio e tonalità terrose. Con qualche spruzzata di tonalità più accese.
Ralph Lauren
La New York Fashion Week Primavera Estate 2024 segna il grande – e attesissimo – ritorno di Ralph Lauren. In passerella sfila una donna sofisticata e romantica, gipsy ma senza eccessi. Che ama i colori brillanti, però conosce bene anche l’eterno fascino del bianco e del nero. Si lascia sedurre dall’oro, seduce con corpetti e pencil skirts. Alterna poncho e gonne con balze a chiodi, paillettes, abiti cut out. Catturare l’attenzione è un’arte, la moda è gioco. E per svelarne tutte le potenzialità creative, non occorre arrivare agli eccessi.
Proenza Schouler
Da Proenza Schouler non ci sono dubbi: il minimalismo trionfa. E lo fa nel segno dello stile più classico. Nonché di un lusso curato in ogni dettaglio. Un low profile che passa dalla più elevata qualità. Sì, è questa una delle più perfette espressioni del quiet luxury. Dunque sono tailleur, pantaloni sartoriali, maglie e maglioni girocollo, cappotti monopetto squadrati. Le (sobrie) tinte unite dominano con fierezza; poche eccezioni che si traducono in delicate sfumature pastello. Ma non mancano tocchi che mescolano le carte: borse di piume, sapienti cut-out, doppie cinture e un abile dosaggio di maxi paillettes. E le infradito portate con i collant.
Tory Burch
La moda di Tory Burch è – da sempre – effortless, chic, sostanzialmente democratica. Ma la stilista statunitense, per la sua collezione P/E 2024, ha deciso di alzare un po' il tiro. Senza tradire i suoi codici, anzi sottolineandoli. Reinterpreta dunque i grandi classici mixando accenti retrò e futuristici; peculiari diventano quindi quelle crinoline che coincidono con i bordi degli abiti, rendendoli quasi scultorei. Ma anche i completi stile anni Quaranta con i colletti rigidi, i coprispalla che sembrano lievitare, i blazer privi di colletti e i vestiti senza maniche e con cappa incorporata. Affascinanti esperimenti.
Carolina Herrera
Se da una parte Carolina Herrera sposa a sua volta la causa del less is more, dall’altra subisce il fascino del Balletcore. E dall’altra ancora, manifesta la volontà di confermare alcune tendenze girlish quali le trasparenze, il corsetto, gli abiti cut out, le fantasie floreali. La palette della sua collezione Primavera Estate 2024 è raffinata e ampia; comprende anche i pastelli e l’energico giallo. E poi? Poi la Herrera riporta in scena i pois e i look pantless, fashion mania del momento.
Michael Kors
Guardando alla Primavera Estate 2024, Michael Kors non ha dubbi: i pizzi e il crochet confermeranno il loro fascino, derivante da una sapiente combo di seduzione e romanticismo; sarà ancora cut out e sarà ancora minimalismo. I colori neutri guadagneranno quotazioni anche sotto il sole rovente, e ciò vale in primis per il nude. Gli accessori balzeranno in primissimo piano, e prenderanno (anche) le sembianze dell’oro. Ma torneranno anche le borse in paglia, come dimostra la nuova Julie presentata proprio in quel di New York. Poi il contrasto: Micheal Kors lo identifica come un'altra delle cifre stilistiche nella bella stagione che verrà.
Chloé
La donna di Gabriela Hearst per Chloé è intrigante. Austera ma seduttiva. Indossa un blazer classico e lo abbina con camicia e pantaloni trasparenti; passa da un candido completo mannish a un abito canotta in pelle argentata, da un poncho multicolor a un mesh dress con applicazioni 3D. Si diverte con capi dalle silhouette imprevedibili e poi s’infila in un vestito da vera dark lady, con maniche a pipistrello. Esplora le infinite vie del minimalismo con un curiosità che spesso si traduce in effetti speciali.
Collina Strada
Collina Strada è la voce fuori dal coro della New York Fashion Week Primavera Estate 2024. Lei sceglie il fronte opposto rispetto al minimalista e all’essenzialità. Crea una collezione estrosa, bizzarra, fatta di patchwork, strappi, cut out, asimmetrie. Layering volutamente esasperati e una sorta di studiata casualità. Non priva di accenti che ci riportano indietro di secoli, fino all’età vittoriana, per poi proiettarci nel futuro. Restare indifferenti è impossibile.