L’estate volge al termine, ma molti non hanno tempo per il rammarico e la nostalgia. Perché sta per cominciare un capitolo importante: si parte per l’università. E che la destinazione sia vicina o lontana da casa, non fa differenza. C’è un dilemma uguale per tutti, che coincide con la fatidica valigia dello studente fuori sede. Già. Se ci fosse il teletrasporto, verrebbe naturale portarsi dietro tutto l’armadio. Ma non è possibile. Dunque, bisogna mettere in campo alcune strategie. Si comincia scegliendo la valigia giusta, cosa tutt’altro che secondaria. E poi? Ecco una guida semplice e pratica per fare il bagaglio perfetto.
Valuta il contesto
La valigia dello studente fuorisede cambia in base al contesto, non trascurare questo fattore. Perché, a seconda dell’università (pubblica o privata, per esempio) e della facoltà, il tipo di abbigliamento può differenziarsi anche in modo netto. In linea di massima, gli studenti di Giurisprudenza ed Economia tendono a scegliere look un po’ più formali, non è affatto raro vederli con blazer e capi classici. Quelli di Lettere prediligono mise più semplici e comode, quelli delle accademie di Belle Arti sono più fantasiosi e alternativi.
D’altra parte, non sono affatto regole assolute. Giorno dopo giorno, ti renderai conto sempre meglio e deciderai se sintonizzarti sulla stessa lunghezza d’onda o meno. Nel frattempo, scegli capi versatili che risultino comunque vincenti: sobri ma non troppo, colorati ma non troppo. Mai come in questo caso, la via di mezzo è la soluzione. E puoi sempre dare un’occhiata a qualche outfit super collaudato!
Non avere fretta
Chiedersi cosa portare quando ci si trasferisce all’università ed essere assaliti dall’ansia è normale. Ma sai che c’è? Respira e razionalizza. Stai cominciando una nuova avventura, ma lo studente universitario torna ciclicamente a casa. Anche solo per pochi giorni, ma torna. Quindi, volta per volta, potrai portare con te altri “pezzi” del tuo guardaroba. E poi c’è l’asso nella manica: i mitici pacchi che riceverai dalla tua famiglia. Anzi, potresti portarti avanti e lasciar loro un biglietto con l’elenco di ciò che ti servirà a breve!
Il trucco che fa la differenza
E poi un piccolo trucco che si rivela davvero utile. Quando arriva il giorno della partenza, non indossare le prime cose che capitano. Scegli invece indumenti e accessori che sicuramente si riveleranno utili anche all’università. Meglio ancora, vestiti a cipolla per ottimizzare. Un esempio? Jeans, sneakers, felpa e giubbotto. Magari anche una t-shirt sotto. Voilà, sono già 4-5 capi che avrai con te.
La regola d’oro: less is more
Poche cose ma intercambiabili e che permettano di creare abbinamenti diversi. Che stiano tutte bene tra loro, in altre parole. È questa la regola principale che aiuta a fare una perfetta valigia della studente fuori sede. Concediti tutte le prove necessarie, metti a punto la tua selezione e alleggerisci la spirito (oltre che il bagaglio stesso). Naturalmente, organizzati in modo da creare almeno due outfit da sera. Perché all’università si studia, ma c’è anche spazio per il divertimento e le nuove conoscenze!
Dalla teoria alla pratica: un esempio
Tutto chiaro, fin qui? Bene. Adesso facciamo un esempio, buttiamo giù una “lista valigia fuorisede”. Sneakers, jeans, felpa e giubbotto li hai addosso; possiamo pensare al resto. Blazer e camicia sono doverosi, a prescindere da tutto. Aggiungiamo un cardigan (che fa anche da capospalla), un’altra t-shirt (meglio le tinte unite), una gonna a matita e una gonna a pieghe. Il trench e i pantaloni classici? Oh, yes. Un paio di mocassini, anche. L’amatissimo tubino, impeccabile per qualsiasi serata. E le scarpe col tacco, décolleté o slingback. Un maglione più pesante, perché le temperature potrebbero scendere all'improvviso, e la tua prima valigia per l’università è pronta.