Fashion culture

Chi era Madeleine Vionnet, stilista visionaria

Madeleine Vionnet
22-01-2022
Chi era Madeleine Vionnet? La stilista visionaria e pioniera della moda che vestiva le donne per valorizzarle e renderle libere, con leggerezza ed eleganza
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Potremmo definirla come colei che ci ha liberate tutte dal corsetto nell’uso quotidiano dell’abbigliamento femminile (e già solo per questo dovremmo ringraziarla in coro). Ma Madeleine Vionnet, è stata molto, molto di più.

Una pioniera della moda e una stilista che ha saputo inventare un nuovo modo altamente rivoluzionario di tagliare e dimensionare i tessuti. Donando agli abiti un movimento mai visto, simile a quello dell’acqua, capace di valorizzare e celebrare la fisicità della donna senza più mortificarne le forme. Con un raffinato buon gusto e con la determinazione necessaria per scardinare le regole e aprire nuove strade a chi sarebbe venuta dopo di lei. Ma andiamo per gradi e scopriamo che era davvero Madeleine Vionnet e in che modo ha saputo rivoluzionare la moda nel corso degli anni.

Madeleine Vionnet, la nascita di un’icona

Madeleine Vionnet nasce in Francia nel 1876, ad Aubervilliers, da una famiglia molto povera. Il suo approccio con la moda non fu accanto a grandi firme o stilisti di fama ma, al contrario, iniziò dai gradini più bassi, a soli dodici anni come apprendista nel laboratorio di una merlettaia. Da qui, dopo un matrimonio celebrato a soli diciotto anni e la morte del suo primo figlio, decise di abbondonare la vita famigliare ormai rotta e si trasferì in Inghilterra. Iniziando a lavorare nella lavanderia di un manicomio nel Surrey.

Ed è proprio in questo Paese, l’Inghilterra, e in particolare nell’attiva città di Londra e nell’atelier della sarta ufficiale della corte inglese Kate Reilly, che Madeleine Vionnet iniziò realmente il percorso che l’avrebbe portata a diventare una delle più grandi e rivoluzionarie stiliste degli ultimi anni.

Non ci mise molto, infatti, a capire che il posto giusto per costruire il suo futuro nella moda non poteva che essere Parigi, in cui arrivò piena di determinazione e di un talento che stava per scoppiare, nel 1900. Qui ebbe modo di apprendere la vera arte della sartoria nello studio delle sorelle Callot. Dove Madame Gerber, la titolare, le insegnò come confezionare haute couture e come crearne un business. E arrivando poco più tardi a creare la sua prima collezione supportata da Jacques Doucet, stilista francese e collezionista d'arte.

Una linea giovane per le giovani, fluttuante. Fatta di tessuti leggeri, senza più bustini, capaci di avvolgere e valorizzare il corpo della donna con eleganza e armonia. Senza costringerli e mortificarli. Ed è da qui che, nel 1912, aprì la sua prima boutique, proprio a Parigi. La città che le donò fiducia e fortuna. E in cui ebbe modo di mostrare per la prima volta il suo enorme talento.

La moda, i viaggi, le persone

Ma la sua impronta nella moda stava solo iniziando. Dopo un viaggio a Roma in cui si appassiona alle sculture e alla figure delle divinità greche, la sua idea di forma e dimensione subisce un nuovo cambiamento. Arrivando ad alleggerire ancora di più gli spessori dei suoi abiti, rendendoli sempre più simili al movimento dell’acqua e del vento.

Un approccio alla moda e all’abbigliamento femminile che la avvicinò a figure del calibro Paul Poiret e Chanel, con i quali condivise la lotta contro il bustino e tutto ciò che andava a costringere la figura della donna. Battendosi a suon di linee e tessuti, per far si che ogni ragazza fosse libera di celebrare il corpo come meglio crede senza la necessità di addobbarlo con accessori, merletti o tutto ciò che era stato imposto fino ad allora.

Un mood che si fece largo negli anni a venire anche grazie all’importanza che la forma fisica iniziò ad avere in quel periodo. Spingendo la stessa Madeleine Vionnet a creare un nuovo modo di tagliare gli abiti, elaborando e rinnovandosi con un taglio a sbieco ovvero eseguito in diagonale di 45° rispetto alla classica direzione di trama e ordito. Una rivoluzione che mette un punto alla rigidità delle linee e degli abiti solitamente proposti. Accentuando, invece, la sensualità e femminilità del corpo in ogni sua parte.

Madeleine Vionnet, visionaria e pioniera

Ma non solo. Perché Madeleine Vionnet non ha portato una ventata di fresca innovazione solo nella moda vera e propria. Ma anche in tutto ciò che le girava attorno.

Fu lei, infatti, gelosa delle sue creazioni (a buon diritto), a lottare attivamente contro la contraffazione dei suoi abiti, apponendo la sua impronta digitale sulle varie etichette, fotografandole e catalogandole una ad una. Ma non è finita qui.

Perché Madeleine Vionnet era anche una donna attenta e gentile verso le persone con cui collaborava. Arrivando a fornire alla sue oltre mille dipendenti, dei servizi utili alla loro salute tra cui un medico, un dentista sedie con poggia schiena per agevolare il lavoro e una mensa. Insomma, una donna e stilista dalle mille sfaccettature, aperta, innovatrice sotto molteplici punti di vista. Sempre dalla parte delle donne e, per questo, amata ieri come oggi. E per tutti gli anni che verranno.

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