La moda ha sempre avuto un ruolo di primo piano nella definizione dei canoni di bellezza. Tale potere, si sa, non di rado è coinciso con messaggi tutt'altro che positivi. Ma è ormai da un po’ di tempo che, per fortuna, le cose stanno cambiando.
Vero, si viaggia tra alti e bassi, e l'ultimo fashion month ci ha fatto domandare se non sia in corso una triste retromarcia sul tema. Ma la verità è che in altri momenti storici non avremmo nemmeno notato una diminuzione di rappresentazione dei corpi e dell'estetica, abituati come eravamo a un unico standard. Questo vuol dire che sì, la strada è ancora lunga ma la sensibilità di chi guarda sta finalmente evolvendo.
Merito anche di nuove icone: pensiamo alle modelle curvy, alle grey models; pensiamo a Sofia Jirau - modella con la sindrome di Down - e alle modelle transgender.
Ed è proprio a queste ultime che vogliamo dedicarci, perché le loro storie e la loro determinazione rappresentano un tassello fondamentale nella lotta per un mondo più inclusivo e libero. Ma più di tutto vogliamo ringraziarle. Sono donne che portano avanti da tempo una rivoluzione difficile e importantissima. Donne fiere, splendide dentro e fuori, animate da un coraggio ammirabile, da cui tutti dovremmo prendere spunto. Che con la loro stessa storia dimostrano quanto sia urgente abbandonare tutti i pregiudizi legati all’identità di genere e andare oltre, nel segno dell’inclusività e dell’uguaglianza.
Molte di loro hanno trascorsi di violenza, abusi, sofferenza. Tutte sono mosse da una determinazione che fa traballare anche il più convinto e feroce detrattore. A guardarle ci si incanta. Ascoltarle – perché parlano, eccome se parlano! – è un’emozione ma anche una grande lezione di vita.
La bellezza cambia volto, anzi ha il volto di tutti. Senza paletti, regole, limiti. E il merito va anche a loro, le modelle transgender.
April Ashley
La prima modella transgender della storia è stata April Ashley, nata nel 1935 a Liverpool e scomparsa lo scorso dicembre. La sua è stata una vita intensa, costellata di tormenti ma anche di grandi vittorie. Ha vissuto momenti terribili nei quali è stata costretta in manicomio per un periodo e ha pensato più volte al suicidio. Con il trasferimento a Parigi, però, le cose sono cominciate a cambiare.
Prima è arrivato il successo con gli spettacoli di drag queen. Poi, tornata a Londra, April ha cominciato a lavorare come modella ed è stata un’ascesa continua. Tutti gli stilisti e i fotografi più noti dell’epoca volevano lei, il che l'ha portata persino a comparire sulla copertina di Vogue.
Nel 1961 il Sunday People ha reso noto a tutti il suo status, da una parte facendole perdere diverse opportunità lavorative, dall’altra incrementandone la notorietà. Due anni dopo è stato celebrato il matrimonio con il nobile Arthur Cameron Corbett, ma nel ’70 l’unione è stata annullata proprio perché April era nata uomo. Da allora, lei ha vissuto negli Stati Uniti, per rientrare a Londra solo nel 2005 e diventare un’attivista per il riconoscimento dei diritti delle persone transgender. Nel 2012 la Regina Elisabetta l’ha insignita della massima onorificenza del Regno Unito, cioè la medaglia dell'Ordine dell'Impero britannico.
Caroline Cossey
Britannica, nata nel 1954. Meglio conosciuta come Tula, è stata la prima modella transgender a posare senza veli per Playboy ed è stata anche la Bond girl nella pellicola Solo per i tuoi occhi, accanto allo 007 Roger Moore.
La sua carriera stava prendendo quota quando i tabloid hanno svelato il suo “segreto”, dandole il tormento. È stata dura. Anche Caroline, come April, ha pensato più volte di farla finita.
Poi però è riuscita a reagire, affrontando a muso duro stereotipi e pregiudizi. È diventata paladina dei diritti della comunità LGBTQIA+, ha ottenuto belle soddisfazioni con il suo lavoro di modella e nel ’92 ha sposato David Finch, con cui ancora vive in Georgia.
Ha salutato con grande sollievo il Gender Recognition Act, promulgato dal Regno Unito nel 2004. Non ha mai smesso di portare avanti le sue battaglie.
Lea T
Bella, anzi bellissima. Una delle modelle transgender più amate e famose. Lea T è figlia del calciatore brasiliano Toninho Cerezo. Ha cominciato a lavorare come modello a 23 anni, periodo in cui si trovava ancora a fare i conti con mille timori che le impedivano di affrontare la realtà. Poi ha preso il coraggio a due mani, riuscendo finalmente ad accettarsi. Merito anche dello stilista Riccardo Tisci, suo inseparabile amico, che non solo l'ha confortata e incoraggiata, ma l'ha anche scelta come testimonial della campagna invernale Givenchy 2010. Quella T è dunque un omaggio a lui e al loro legame.
Lea è stata una delle prime modelle dichiaratamente trans, ha sfilato sulle più quotate passerelle internazionali e ha posato per gli obiettivi fotografici più prestigiosi. Sempre in prima fila per la lotta ai pregiudizi, ha più volte raccontato la sua storia, senza nasconderne dolori e difficoltà. Non solo, Lea è anche un’incrollabile ambientalista.
Oggi ha 41 anni e ha da poco debuttato come designer, collaborando con Tisci nella creazione della pre-collezione F/W 2022 di Burberry (di cui lui è direttore creativo).
Geena Rocero
Classe 1983, al contrario di altre modelle transgender, Geena Rocero ha nascosto per ben 12 anni la sua identità trans. A tutti, anche alla sua agenzia. Ma sarebbe un grande errore giudicarla, perché certi percorsi – soprattutto interiori – sono lunghi e complessi.
In ogni caso, nel 2014 si è pubblicamente liberata del fardello che portava faticosamente dento di sé e ha recuperato il tempo perduto, fondando l’associazione Gender Proud, che non solo lotta per i diritti delle persone transgender ma si adopera anche per incoraggiare il dialogo all’interno delle famiglie.
Geena è nata nelle Filippine, neanche 18enne si è trasferita a San Francisco. In più di un’occasione ha raccontato dell’emozione provata nel ricevere la patente con il suo nome di donna: “Quel documento è stata la mia licenza di vivere”.
Valentina Sampaio
Brasiliana anche lei, classe 1996, oggi è la più richiesta tra le modelle transgender. Ha debuttato nel 2016 in occasione della San Paolo Fashion Week, ipnotizzando di tutti. Miete un successo dietro l’altro: ha posato per le copertine di svariate riviste (tra cui Vogue Paris, Elle Brazil e Harper's Bazaar Spain), è stata la prima modella trans di Victoria’s Secret e Sports Illustrated, è stata un volto di L'Oréal Paris e alla fine del 2021 Giorgio Armani l’ha arruolata tra le protagoniste delle campagne Armani Beauty 2022.
“Ammiro – ha dichiarato il celebre stilista - la sua volontà, il suo impegno e la sua determinazione. Valentina non ha paura di parlare e le sue parole sono importanti e toccanti”. Sì, perché anche Valentina non perde occasione per scendere in campo e sensibilizzare l’opinione pubblica: “L’unico modo per cambiare le cose – ha detto - è lottare per la dignità e l’inclusione”.
Leyna Bloom
Classe 1993, nata e cresciuta in uno dei quartieri più poveri di Chicago, Leyna Bloom ha sempre avuto determinazione e forza da vendere, nonostante un passato fatto non solo di difficoltà estreme, ma anche abusi.
È un granitico punto di riferimento nel mondo dell’attivismo, anche per le altre modelle transgender; non trascura mai di fare la sua parte. Intanto la carriera procede a gonfie vele. Il suo traguardo più importante, almeno finora? È stata la prima modella transgender nera a posare per Sports Illustrated Swimsuit Issue. Anzi, sua è stata anche la copertina!
Teddy Quinlivan
Ha 27 anni, arriva da Boston e l’ha detto lei stessa: “Tutta la mia vita è stata una lotta”. A scuola è sempre stata vittima di bullismo, suo padre la insultava e picchiava; dopo aver denunciato pubblicamente un’aggressione subita sul posto di lavoro, ha ricevuto “una serie di porte in faccia”.
La sua carriera nel mondo della moda è cominciata “in incognito”, nel senso che all’inizio ha tenuto segreta la sua identità trans. Poi ha parlato. Si è liberata. Era il 2017.
Alcuni marchi non l’hanno più cercata, è vero, ma in compenso nel 2019 Chanel l’ha scelta come volto della linea beauty. Un primato, anzi molto di più: “Questa è una vittoria – è stato il commento di Teddy - che riscatta tutto quello schifo”. Da allora il corso è mutato, oggi Teddy è corteggiatissima da creativi e fotografici. Ed è anche tra le modelle transgender che più si battono per l’inclusività e l’abbattimento delle rigide distinzioni di genere.
Hunter Schafer
Americana, nata nel 1988, è figlia di un pastore della chiesa presbiteriana. Si è diplomata presso scuola di Arti Visive della North Carolina ed è stata addirittura semifinalista agli US Presidential Scholars Program. Poi ha iniziato a calcare le passerelle, sfilando per le maison più prestigiose a livello mondiale: citiamo Prada, Miu Miu, Dior e Versace, ma l’elenco è ben più nutrito.
Nel 2019 ha debuttato come attrice, vestendo i panni di Jules Vaughn nella serie tv Euphoria. Nel 2020 Queerty ha inserito anche il suo nome tra quelli degli eroi “che guidano l’America verso l’uguaglianza, l’accettazione e la dignità per tutte le persone”. Hunter Schafer è un vulcano di energia e ha l’animo da leader, questo ormai è chiaro a tutti. Approfondire la sua storia è qualcosa che arricchisce davvero.
Andreja Pejić
Ha trent’anni, è bosniaca naturalizzata australiana. È stata scoperta da un talent quando lavorava da McDonald’s; grazie alla sua fisicità androgina, nel 2011 ha sfilato sia per la collezione donna di Jean-Paul Gautier che per la linea uomo di Marc Jacobs. Ed è in quell’anno che la sua carriera è decollata.
Nel 2017 Andreja è stata la prima modella transgender arruolata dal Make Up For Ever. Ha posato più di una volta in abbigliamento sia maschile che femminile; ha conquistato le copertine di diverse quotate riviste come Vogue Francia. Una piccola curiosità? Sfiora i 190 cm di altezza, e di autentica bellezza aggiungeremmo noi!
Hari Nef
A soli 24 anni, Hari Nef ha raggiunto grandi traguardi. Tra le modelle transgender, è stata la prima a firmare un contrato con la IMG Models e a posare per la copertina di British Elle. Ha lavorato per una serie di brand a dir poco noti come L’Oreal, Gucci, Mansur Gavriel.
Si è laureata in teatro alla Columbia University, ha lavorato come editorialista ed è anche un’attrice in ascesa: ha recitato, tra l’altro, in un episodio di And Just Like That, reboot di Sex&The City. Ha un enorme seguito sui social e sì, possiamo già definirla un’icona del movimento LGBT.
Emira D'Spain
Questo 2022 è cominciato alla grande per Emira D’Spain: a lei spetta il titolo di prima modella transgener nera ingaggiata da Victoria’s Secret. Un altro importante passo lungo la strada dell’inclusività.
Anche star di TikTok, Emira ha 25 anni, è nata a Dubai e cresciuta a Dallas per poi mettere radici a New York.
Il suo ingresso nel mondo della moda risale a pochi anni fa, ma possiamo tranquillamente dire che questa splendida fanciulla sta letteralmente bruciando le tappe.
Consapevole della propria influenza sui social, inoltre, dà il suo importante contribuito alla grande opera di sensibilizzazione portata avanti da molte sue colleghe.