Less is more, “meno è più”: questa la regola base dello stile minimal. Che esiste da sempre, sì. Ma che da un po' di tempo è diventato praticamente irrinunciabile, trovando nel quiet luxury la sua espressione più raffinata. Il look minimalista è fatto di un’essenzialità curata in ogni dettaglio, di una semplicità estrema e al contempo ben studiata. Di tonalità neutre, tagli fluidi, silhouette democratiche ovvero pronte ad accogliere e valorizzare qualsiasi bodyshape. Di capi facilmente intercambiabili: possono bastarne 3-4, per dire, per creare almeno 4 outfit differenti. Necessari, ad esempio, sono la t-shirt bianca, i jeans a gamba dritta e un blazer grigio. Oppure blu notte. Qui, però, vogliamo parlare di stile minimal retrò. Una (ri) lettura leggermente diversa. Molto affascinante. Lo dimostra il crescente consenso lungo le traiettorie dello street style.
Cos’è lo stile minimal retrò
Il minimalismo sta vivendo la sua golden age. Ma c’è da dire che anche lo stile retrò miete successi, soprattutto nella Gen Z. È sufficiente shakerare: ecco il minimal retrò. Per cercare linee pulite e quel low profile che faccia rima con classe, dunque, dobbiamo andare indietro nel tempo. Ma non troppo. Possiamo fermarci tra gli anni Novanta e gli anni Duemila: periodo che, del resto, è un inesauribile serbatoio di idee anche per i designer. E basti pensare alle più recenti sfilate.
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Attingere al guardaroba di mamma e papà è un’ottima idea, ma lo è anche fare un giretto nei negozietti e negli e-commerce specializzati in second hand. Evitando però fronzoli, colori troppo accesi, grafiche e stampe eyecatching, fantasie audaci, lavorazioni elaborate. Tienilo a mente: non è soltanto stile retrò, non è soltanto stile minimalista. È una combo.
I pezzi chiave
Passiamo dalla teoria alla pratica e affrontiamo il seguente dilemma: “Stile minimal retrò: come vestirsi?”. Perché è questa la domanda che ti ronza in testa, of course. Allora cominciamo, sempre nel rispetto dell’ormai celebre less is more. Pochi ma buoni. Una camicia bianca, anche dal taglio maschile o con le maniche un po’ vaporose. Un blazer dalle spalle squadrate, una gonna midi plissettata. Un tubino nero, quasi scontato dirlo. Una pencil skirt.
Pantaloni a gamba larga (che tra l’altro sono tra i trend dell’inverno 2024) e a sigaretta, morbidi cardigan (anche cropped), dolcevita e pullover tricot. Trench e cappotto lungo classico. Scarpe? Mocassini e slingback in cima alla lista, ma non dimenticare le francesine e le sneakers Adidas: Spezial o Gazzelle in primis. Una it-bag da portare a mano o a spalla. Diremmo che è tutto.
Quanto a colori, come dicevamo, sono da prediligere quelli neutri e gli acromatici. I basic insomma. Nero e bianco sono in cima alla lista, naturalmente; insieme ai beige e alla scala dei grigi. Ma anche qualche tonalità polverosa ha diritto di… accesso. Prevalgono le tinte unite, tuttavia sono ammesse sobrie fantasie. Principe di Galles, pied de poule e gessato, per intenderci. Bene, può già bastare così.
Dulcis in fundo, una selezione ad hoc!
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