Milano Fashion Week A/I 2024-25, quarto giorno. Giro di boa. Il nostro viaggio lungo le traiettorie delle Fashion Weeks continua. Le sfilate del 24 febbraio sottolineano una delle parole chiave delle tendenze moda: consapevolezza. Sia pur in modi anche molto differenti, le nuove collezioni presentano una donna che non solo è riuscita a definirsi e acquistare sicurezza, ma sa perfettamente quale mondo vorrebbe. E marcia a grandi passi per raggiungerlo. Trovando forza nei vestiti, che sono sì espressione ma anche protezione. Quello che indosso mi rappresenta e custodisce.
Il minimalismo si conferma una corrente vigorosa, ma in questa fase stiamo scoprendo quante forme possa assumere. Anche a tal proposito, è in atto una grande sperimentazione. Ciò che stiamo vendendo in passerella ci piace. E coinvolge.
Ermanno Scervino
La collezione Ermanno Scervino Autunno-Inverno 2024/2025 è un’indagine. Sul corpo femminile, sugli abiti che ne rivelano le forme e al contempo le proteggono. Sul linguaggio del corpo, che può esprimere più o meno sicurezza. In questo caso, davanti a questa donna, la sicurezza in sé è tanta. E la moda diventa strumento di autodeterminazione. Coniugando spigoli e rotondità delle femminilità, Ermanno Scervino ridisegna i confini dei propri codici, aggiungendo un blando tocco di mistero.
In passerella appaiono giacche a clessidra, cappotti spigati con spalle scese, abiti bustier in double di lana. I completi sono composti da pantaloni oversize e giacche spencer. La sartorialità dialoga proprio con il corpo, valorizzandolo. Ma il caposaldo resta la corsetteria: reggiseni in double di lana abbinati a gonne longuette con lavorazioni a intarsio, abiti color nude impreziositi da una trapuntatura piazzata, versioni ricamate che traspaiono sotto i vestiti da sera in organza. D’altro canto, la pelle effetto cocco si trasforma in armatura - metafora della capacità delle donne di reinventarsi - per i caban a spalla larga strizzati in vita, i peacoat foderati in shearling e gli abiti bustier.
Ferragamo
Anche Maximilian Davis, direttore creativo di Ferragamo dal 2022, trova ispirazione nel passato. Ma va molto più indietro di altri, arrivando fino agli anni Venti. E, naturalmente, fa pure una “visita” negli archivi della maison. La collezione è giocata sul nero e sulle tonalità legate alla natura: dal verde oliva al marrone, dal tortora al prugna.
La forme sono decise, a tratti scultoree, oppure morbide e avvolgenti. In alcuni casi, le proporzioni sono volutamente distorte e restituiscono un effetto quasi surreale. Da una parte tessuti pesanti, dall’altra tessuti lievi. Tutto sembra raccontare di un’emancipazione, un bisogno di protezione e un tanto atteso riscatto che simbolicamente trovano compimento nelle luccicanti paillettes di pelle laminata.
Dolce&Gabbana
Il messaggio che Stefano Dolce e Domenico Gabbana lanciano alla Milano Fashion Week A/I 2024-25 è chiaro: il tuxedo merita di uscire dalla nicchia ed essere indossato più spesso. I due stilisti lo rendono protagonista della loro collezione, anche proponendolo in differenti versioni: cropped, bolero, oversize, in velluto. La giacca da smoking diventa persino cappotto e robe manteau con fianchi imbottiti.
Quanto agli abbinamenti, i due stilisti siciliani suggeriscono in primis quelli con la lingerie a vista e il bustier. Marchio di fabbrica, per loro. E altri marchi di fabbrica, come gli slip dress e le trasparenze, fanno la loro apparizione in passerella. Insieme a generose dosi di oro e argento.
Jil Sander
Un minimalismo che potremmo definire futuristico, ma in realtà già presente (del resto è davanti ai nostri occhi) caratterizza la collezione Jil Sander Autunno Inverno 2024-2025. La sperimentazione passa dall’uso del colore e dalle forme: ampie ma allo stesso tempo morbide e avvolgenti.
Il duo creativo Lucie e Luke Mier scommette anche sulla fluidità, su linee genderless e democratiche: perfette per qualsiasi bodyshape. E gioca con gli accessori, come ben dimostrano le handbag effetto parrucca, la stola integrata nei capospalla, i foulard con frange e paillettes e i cappelli a mo’ di cuffia.
Missoni
L’iconico mondo colorato di Missoni si fa a righe, più che mai. Righe verticali, orizzontali, oblique. Dritte, storte. Che diventano connessione tra passato e presente, omaggio all’heritage della maison ma anche prove tecniche per il futuro prossimo. Righe dal forte impatto estetico e dalla potente valenza simbolica.
Righe che sono anche incontri di colore e materia, in un dinamismo che coinvolge tutti e che interpretiamo come un invito. A muoversi, viaggiare, sognare.
Bottega Veneta
Alla Milano Fashion Week A/I 2024-2025, Matthieu Blazy porta l’idea di rinascita: quella che caratterizza la nuova collezione Bottega Veneta e prende forma attraverso lavorazioni che simulano le fiamme, spalle ultra larghe, layering, capospalla protettivi e avvolgenti. “L’eleganza della resilienza”, dice Blazy.
La complessità della materia, aggiungiamo noi. Che qui raggiunge livelli davvero elevatissimi, per un esito raffinato, essenziale ma imponente. Il corpo è quasi sempre celato, eppure risulta sempre come presenza forte. La paletta è sostanzialmente sobria, composta perlopiù da tonalità terrose e naturali ma anche delicati pastelli. Non c’è bisogno di urlare per farsi sentire.